"And now for something compleately different..."
Ci sono serie televisive che sembrano quasi nate per diventare videogiochi,ma decisamente non e' il caso della leggendaria ed anarchica serie umoristica inglese a cui e' intitolato il gioco in questione.
Graficamente tutto sommato fa il suo dovere: eccettuata l'orribile routine di scrolling il gioco si sforza ammirevolmente di rifarsi alle bizzarre sequenze animate create da Terry Gilliam e si serve liberamente di tutto il surreale immaginario pythoniano fatto di inquisitori spagnoli e di vichinghi;ben disegnato lo sprite di Gumby,che il giocatore deve guidare alla ricerca del suo cervello. Il commento sonoro si limita ad una manciata di effetti sonori e al celebre tema musicale della serie,che viene ripetuto ad nauseam.
Purtroppo la giocabilita' inficia irrimediabilmente la qualita' dell'intero prodotto: tolte le citazioni e le bizzarrie,il gioco non e' nient'altro che uno spara e ammazza come tanti,anzi piu' banale della media.
Tirate le somme,ci si trova davanti a un gioco che poteva e doveva essere migliore di quello che e' e che di certo non rende giustizia alla sua fonte di ispirazione,risultando meno digeribile di un piatto a base di carne in scatola Spam.
...un commento a caso!
Beach-Head Spesso si tessono le lodi del seguito di questo gioco dimenticando che tra i due
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Gioco della vecchia scuola, abbastanza difficile ma molto curioso, con strane stanze abitate da tanti oggetti e bizzarre creature. Il titolo è molto punitivo, uno di quei giochi che mette seriamente alla prova la pazienza. Le stanze (aule di una ...