ScreenshotTrevor Scott: L'Idolo di Smeraldo Copertina di Trevor Scott: L'Idolo di Smeraldo
Harry l'Hippy: Easy Rider 
Viking numero 5

Negli Anni Sessanta centinaia di giovani lasciarono il
loro ambiente familiare, spesso agiato, per unirsi
alle numerose comunità di coetanei sparse un po'
dappertutto sul suolo americano, ed altre centinaia di
giovani seguirono il loro esempio oltreoceano
costituendo altre comunità simili.

Il fenomeno venne descritto come movimento di
conte-stazione "hippy", e con questo termine vennero
definiti gli appartenenti a tale movimento. detti
anche "capelloni" per la loro abitudine a portare i
capelli lunghi.

Quei giovani rifiutavano, giudicandoli falsi, i valori
della società di allora e predicavano, rispettandoli,
ideali di pace e di fratellanza oltre che di massima
libertà individuale.

Fra questi giovani pacifisti c'era Harry, che gli
amici conoscevano solo per nome: da quando aveva
lasciato la famiglia per unirsi ai capelloni,
preferiva che tutti lo chiamassero come Harry l'Hippy,
e basta.

Harry cercava di vivere il più possibile lontano
dalle città, per evitare lo "zoo", la società
prigioniera di leggi che lui rifiutava, giudicandole
ipocrite ed inutili: viveva alla giornata, ma sempre
onestamente anche se spesso veniva scacciato come un
cane randagio. Aveva trascorso molte notti dormendo
sull'erta o sulle spiagge, e non erano rari quei
giorni in cui il suo stomaco aveva visto solo acqua di
rubinetto.

Il suo scopo, nella vita, era quello di trovare la
Verità, e tutte le religioni e le filosofie onentali
lo attraevano, ma non aveva mai avuto abbastanza soldi
per tentare di raggiungere l'India: arrivarci con
l'autostop era diventato troppo rischioso e lui non
aveva neanche il fisico per difendersi da un'eventuale
aggressione, a parte la sua mentalità non-violenta.

Ma da qualche giorno si erano riaccese, per lui. le
speranze di unirsi ad una comunità che avesse i suoi
stessi ideali: un gruppo di capelloni guidati da un
noto guru indiano si era accampato a Sud della città
di RockTown ed avrebbe sostato lì per alcuni giorni
prima di ripartire alla ricerca di un luogo adatto
dove formare un "ashram".

RockTown era a un giorno di auto dalla città in cui
ora si trovava Harry: TeddyCity.

Ma le tasche di Harry erano più vuote del suo
stomaco: a TeddyCity la gente amava molto poco gli
hippy, e trovare un lavoro sarebbe stato impossibile.

Inoltre non aveva molto tempo: la comunità accampata
presso RockTown sarebbe ben presto andata via e non
era facile ritrovarne le tracce.

A parte la distanza, TeddyCity era collegata a
RockTown dall'autostrada oltre che da strade
secondarie, e nemmeno a piedi sarebbe stato possibile
raggiungerla: la polizia non permetteva di percorrere
a piedi l'autostrada, e quindi niente autostop,
soprattutto per i capelloni

L'unica soluzione sarebbe stata di trovare dei soldi e
comprare una moto usata, ma ci voleva un sacco di
fortuna: Harry ne aveva avuta poca, ultimamente, ma
chissà che il corso degli avvenimenti non
cambiasse...

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Roberto - Ready64.org
Aprile 2024

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