Gheddafi, per noi che abbiamo vissuto gli anni ottanta, è stato sempre un leader malvagio ed opportunista che promuoveva azioni terroristiche in tutto il mondo. I sui terroristi libici, fornitori anche di plutonio a strampalati scienziati americani che convertono auto in macchine del tempo, erano famosi per spregiudicate azioni militari per destabilizzare sia lo stesso mondo arabo che quello occidentale. Ma non è di storia contemporanea che qui si parla ma di videogiochi! Il titolo ci mette nei panni di un soldato che deve scongiurare gli assalti di questi libici armadi di coltello e bombe a mano. Contro di loro possiamo muoverci in tutte le direzioni ma non possiamo sparare lateralmente. Le orde nemiche ci assalgono, da livello a livello, in modo alternato in due sole modalitĂ : in fila indiana e caoticamente. Quando blasteremo gli sprite resterĂ per qualche secondo unâesplosione che può ucciderci, ma qui è stato commesso un grave errore che pregiudica il senso finale del gioco, ovvero fare punti. Infatti possiamo sparare allâesplosione e continuare ad incrementare lo score, senza mai affievolirsi, fintanto lâalimenteremo con il nostro fuoco. Musica presente sia nella schermata del titolo che in gioco; alquanto insignificante. Lâeffetto WOW di inserire il Colonnello Gheddafi nella trama per attrarre giocatori può magari aver spinto qualche utente dei tempi ad acquistare la rivista ma appena si gioca penso che qualsiasi entusiasmo, se proprio vogliamo usare questa parola, si spegne in pochi attimi. Ha comunque un minimo di giocabilitĂ , il nostro soldato si muove abbastanza fluidamente ma gli sprite sono monocolore e peccano dâassenza di animazione. Un gioco di cui non sentiremo la mancanza come del terrorismo di stampo libico.
In realtà la Systems ebbe una piccola tradizione nell' instant-software (giochi o programmi realizzati velocemente sulla scia di un fatto di cronaca di rilievo, vedere alla voce "instant-book"). Un altro esempio è stato Halley di Nemo Galletti, uscito in concomitanza del clamore suscitato dal passaggio della cometa. Per quanto riguarda questo "Gheddafia" non è difficile immaginare che fosse in origine un classico giochino spaziale, riadattato all'ultimo momento inserendo improbabili sprite di soldati e bombe a mano che cadono dal cielo. Non so perchè, a me ricorda l'altrettanto crapposo gioco A-Team.
Stuzzicante titolo di un giochino scritto in Assembly da qualche ignoto programmatore della Systems, probabilmente appassionato di politica estera. C'è veramente poco da dire riguardo questo 'scacciapensieri', certo di poche pretese sotto tutti i punti di vista: grafica appena abbozzata (la pic di presentazione è forse l'elemento meglio riuscito anche se il volto raffigurato, oltre a Gheddafi, mi ricorda vagamente anche Richard Pryor e Ray Parker Jr... ovviamente senza baffi), melodie ed effetti audio striduli e gracchianti, giocabilitĂ da suicidio. Da ricordare che nel lontano 1986, anno di pubblicazione del game, la Libia venne avvertita dal Governo italiano (presidente del consiglio = Bettino Crazxi) di un probabile raid aereo su Tripoli da parte delle forze armate statunitensi: palese ritorsione, ordinata da Reagan, per la responsabilitĂ della Libia nella strage di Lockerbie. La soffiata salvò la vita a Muâammar AbĹŤ Minyar al-QadhdhÄfÄŤ, meglio noto come Gheddafi. Allah O Akbar!
...un commento a caso!
Pebbles Simpatico clone di Boulder Dash, ma nulla di piĂš. Le ridottissime dimensioni degli elementi del gioco potrebbero scoraggiare i fans dell'originale, ma avere sott'occhio il quadro della situazione ha sicuramente i suoi v...rainstorm
Gioco della vecchia scuola, abbastanza difficile ma molto curioso, con strane stanze abitate da tanti oggetti e bizzarre creature. Il titolo è molto punitivo, uno di quei giochi che mette seriamente alla prova la pazienza. Le stanze (aule di una ...