Platform game in cui si comanda un intrepido cavaliere che deve recuperare 4 oggetti moderni finiti nel medioevo e consegnarli al "guardiano" del livello. I movimenti sono un po' legnosi e possiamo colpire solo i nemici all'altezza della spada (quelli a terra possono solo essere saltati); inoltre il primo guardiano ci trasformerà in una rana disarmata ma che può scendere nello stagno per recuperare il secondo oggetto, da consegnare a Nettuno. Abbastanza originale e simpatico, l'unica colonna sonora è il classico Scarborough Fair che viene proposta come sigla e inizia a sentirsi nel gioco quando siamo vicini alla fine... con la piccola sorpresa finale che spiega tutto
Eccezionale in quanto a coinvolgimento, anche
se privo di fondali, e caratterizzato da una
giocabilità un pò particolare - troppo legnosi i
movimenti, soprattutto in ambiti critici come i
salti da una piattaforma all'altra. Aveva una
strana attrattiva che non era subito palese, ma
andando avanti nel gioco ci si ritrovava in
quelle situazioni, come ha descritto
efficacemente Raffox, che lo rendevano molto
particolare, caratteristico.
La voglia di scoprire sempre di più spingeva il
giocatore ad andare avanti, per vedere quale
magica sorpresa si celasse dietro la prossima
schermata.
Concordo con Raffox (e mi complimento per la recensione, essenziale ed esauriente allo stesso tempo), questo gioco aveva una capacità attrattiva quasi inspiegabile! Il design dei livelli era perfetto, e la varietà delle situazioni non lo faceva venire a noia molto presto. Un bel gioco, da scoprire (o ri-scoprire) con entusiasmo!
Budget game prodotto dalla Ariolasoft, nome quasi anonimo che nella scena Commodore non sì è mai distinto per vidogames particolarmente qualitativi. Ma senza fare di tutt'erba un fascio, va detto che CW è apparentemente, e sottolineo apparentemente, un titolo poco appetibile: grafica molto monocromatica ed essenziale, audio e giocabilità quasi inesistente basterebbero per accantonare un'avventura platform del genere. Eppure, una volta inteso lo scopo del gioco (collezionare alcuni oggetti del futuro sparsi in ambientazioni fantasy, evitando incantesimi ed ostacoli come maghi, draghi e creature non ben definite) e dopo aver preso dimestichezza con i sistemi di controllo, può accadere facilmente ed inspiegabilmente di appassionarsi. D'altronde vedersi trasformare in rana da un mago, incontrare Nettuno nelle profondità di uno stagno e sconfiggere un drago a suon di spadate per conquistare il così detto specchio della saggezza (una tv) sono cose che non capitano in tutti i videogames!
...un commento a caso!
Snoopy Negli anni '80 vi erano titoli un po' per
tutte le età; allora la maggior parte di
noi era bambino o adolescente, ma
per il C64 c'erano anche giochi, a parer mio,
inaccessibili a questi ultimi in quanto
impone...Xandra
Gioco della vecchia scuola, abbastanza difficile ma molto curioso, con strane stanze abitate da tanti oggetti e bizzarre creature. Il titolo è molto punitivo, uno di quei giochi che mette seriamente alla prova la pazienza. Le stanze (aule di una ...