Bellissima e puntuale descrizione del gioco da
parte dell' instancabile e preciso Phobos, poco
da aggiungere se non per sottolineare che si
tratta di uno dei titoli disponibili sul quasi
equivalente Playchoice Nintendo su hardware
Atari a tempo chiamato Max-a-Flex. Rispetto
all' originale è praticamente identico, gira tutto
molto bene. Tuttavia così come la sua
controparte non abbia avuto il successo
sperato dei rivali nipponici che proprio nel 83
stavano per dominare il mercato, va detto che
agli albori del nostro amato commodorino
questo era sicuramente un titolo goloso a
differenza dei tanti troppi platform astrusi o
legnosi che abbiamo imparato ad odiare (e poi
amare?) nelle cassette da edicola. L'unica cosa
che mi infastidisce un po' per questo titolo su
hardware biscottato originale, sono i bordi che
oltre a ridurre l'area di gioco, sono stati colorati
in modo sparaflashante per riprendere
pedissequamente il colore dell'area di gioco.
Per fortuna col Vice o con un monitor TV
idoneo possiamo allargare l'area di gioco ed è
pace fatta. Mi sarebbe piaciuto provare la
versione per Atari 5200 del 2004 ma non sono
riuscito a capire se è stata in qualche modo
rilasciata o venduta su supporto fino ad
esaurimento. Ultima nota: l'autore ha fatto un
altro gioco che è considerato un vero
capolavoro sul genere giallo/ Who Dunnit che
non ho mai avuto modo di riprendere da
adulto.
IK+ MacLean vince il confronto con Fist per KO!Velocissimo,frenetico,uno dei migliori nel suo genere prima dell'avvento di Street Fighter 2.Semplicemente imperdibile!...AggRoger
Gioco della vecchia scuola, abbastanza difficile ma molto curioso, con strane stanze abitate da tanti oggetti e bizzarre creature. Il titolo è molto punitivo, uno di quei giochi che mette seriamente alla prova la pazienza. Le stanze (aule di una ...