Il gioco è un ibrido fra un racing game e uno shmup. Penso all'epoca fosse
concepito soprattutto come gioco di corse sui generis. Ci si muove in avanti e
lateralmente, doppio missile disponibile. Delizioso il lavoro sugli sprite e
convincenti i bgm. Il giocatore si trova davanti una bella parata di citazioni, e
se le può godere investendo i ciclisti impunemente per fare punti. Alcune parti
parecchio impegnative, che possono interessare l'appassionato shmuppista.
L'esperienza regge bene ancora oggi, senza grossi problemi. Unico neo,
l'impossibilità di andare in retromarcia (seppur comprensibile) che sarebbe
comoda per superare alcuni punti o per poter impostare routing in modo più
moderno. Tuttavia, dato il contesto, questa è una considerazione
anacronistica. Consigliato.
nel complesso è un gioco abbastanza divertente.
ci ho giocato per caso quando ero piccolo perchè mio fratello lasciò il dischetto sulla scrivania e la curiosità mi spinse a provarlo :D
Dopo un inizio alla "Spy Hunter", Crazy Car finisce per rivelarsi una divertita citazione di una serie di classici del videogioco quali Pacman, Frogger e Phoenix (vedi Screenshot).
Il gioco e' stato interamente realizzato da Carlo Santagostino con il Commodore 64 prestatogli dall'amico Andrea Perotti, nella schermata principale viene accreditato come co-autore.
In definitiva Crazy Car e' un interessante tentativo di ribaltare gli schemi classici del Seuck realizzando qualcosa di diverso.
...un commento a caso!
Spellbound gran gioco ma mette a dura prova la pazienza...Giangol
Altamente atmosferico, ti fa sentire
all'interno di questa prigione manicomio.
Bella la grafica, credibile la trama, ottima
l'interattività con l'ambiente ed i
personaggi. Troppo sottovalutato voto 8 leggi »Alex da Parma