Poteva non darsi anche al giardinaggio il nostro povero pazzo Alfredo? Che poi giocando uno si chiede che legami abbia questo titolo con il lavoro all’aria aperta, ci si aspetta arbusti, prati… qui c’è solo un uso del colore verde che non è proprio un’indicazione di lavoro su giardini! Io l’avrei chiamato questo gioco “folli pulizie condominiali”, più appropriato. Vi sono due schemi: nel primo dobbiamo camminare sopra a cinque piattaforme orizzontali per cambiarne ad ogni casella il colore, tipo come avviene in Miner 2049’er (US Gold, 1983) ma saremo ostacolati da strane macchinine (oche con le ruote?) radiocomandate che sfrecciano fino a precipitare di sotto. Tipico elemento da giardino un ascensore utile a raggiungere i vari piani. Fatto questo passeremo al secondo schema in cui lo stesso cambio di colore alla casella va eseguito su una scala saltando da gradino a gradino mentre precipita dall’alto la stessa macchinina di prima. Parlando di gameplay è un giochino che non è fatto male, molto fluido, richiede proprio un pizzico d’impegno ma lo si finisce in due minuti. Magari strappa qualche altra partita utile per migliorare la propria posizione in classifica. Per dovere di cronaca, che chi non avesse intercettato i tanti titoli in cui è protagonista, ricordiamo che Alfredo è in realtà l’omino del gioco Super Pipeline (Taskset, 1983), ma per evitare ennesime ripetizioni invito a leggere il mio commento espresso sul gioco “il Puzzle di Alfredo”.
...un commento a caso!
Jail Break La peggior conversione mai giocata per Commodore. Grafica penosa ed
approssimativa, collisioni tra sprites assolutamente ingestibile, senso di
tridimensionalità fuorviante, controllo in sole 4 direzioni, alto livell...janluka