Recensione di Bionik Granny Returns


Copertina di Bionik Granny Returns
Editore
TND (The New Dimension)
Anno
2010
Genere
Arcade, Colleziona
Scheda gioco
Recensore
Roberto
Pubblicata il
16 aprile 2011
Voto
6/10
Media Utenti
N/A/10


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La risata è uno dei fenomeni più caratteristici dell'essere umano; la risata distingue l'uomo dalla bestia.
Molta gente è persino disposta a pagare pur di assistere a qualcosa che faccia ridere e non a caso siamo quotidianamente circondati da film, libri, trasmissioni televisive o canzonette umoristiche.

Anche il videogioco ha spesso incrociato la sua strada con la comicità. A volte lo ha fatto in maniera clamorosamente politically uncorrect, come nei casi di Sex Games o Stroker (comicità pornografica), Commando Lybia (violenza) o Frank Bruno's Boxing (stereotipizzazione), altre volte in maniera più raffinata (Zak McKraken and The Alien Mindbenders).

Molte volte la comicità si deve alla presenza di scene e situazioni divertenti all'interno di un contesto fantasy o serio. Altre volte, come nel caso di Bionik Granny Returns (BGR d'ora in poi), ne permea le fondamenta. Si tratta di un caso atipico perchè lo scopo principale del videogioco non è far ridere ma di divertire e stimolare altre sensazioni, quali la competizione, il desiderio di esplorazione o immedesimazione.

Ciò premesso, se nel maneggiare BGR non si viene colti da risa convulse o da incontrollabili fremiti di ilarità, non occorre preoccuparsi, è tutto perfettamente normale. Parte del messaggio che l'autore ci ha voluto inviare basa infatti la sua efficacia su un inside-joke. Come si evince dal titolo, l'idea di partenza segue le orme di Bionic Granny rilasciato da Mastertronic nel 1984 e pressoché unanimemente riconosciuto come uno titoli più insulsi di sempre. Tanto da diventare oggetto di scherno nonché vero e proprio tormentone che si ripete da anni presso una parte della comunità internazionale.

bionik_granny_returns_06.png

Va assolutamente riconosciuto infatti come l'insipienza del titolo ispiratore risulti magistrale. Uscito nella linea budget (1.99 Range) nei primi anni '80, BG si dimostrò subito in grado di mettere a dura prova il senso estetico del pur meno esigente - rispetto agli standard odierni - videogiocatore dell'epoca. Commercializzare un prodotto così debole, addirittura realizzato con il Games Creator avrebbe meritato un premio alla faccia tosta. Bionic Granny non fu oltretutto l'unico esemplare; Mastertronic sfornò infatti una serie di titoli della stessa fattura: BMX Racers, Challenger, Sub Hunt 64, Space Walk, Mega Turbo 3D, Mega Space Boy 3D (laddove il termine "3D" era ovviamente utilizzato con l'elasticità tipica degli anni '80) o il tristissimo Jungle Story.

Una volta chiarita la premessa, il senso dell'esistenza di Bionic Granny Returns dovrebbe dunque apparire piuttosto chiaro. Il resto - non moltissimo - passa in secondo piano. Si tratta dunque di stabilire il significato di questo tipo di realizzazioni. Un gioco deve essere divertente e se non lo è ha fallito il proprio scopo, la propria ragion d'essere. D'altra parte resta però apprezzabile l'utilizzo di una forma espressiva dal nobile passato: la parodia.

Non faremo dunque caso più di tanto alla ripetitività dell'azione e della musica, ma apprezzeremo la capacità del suo autore di saper prendere in giro i propri limiti dimostrando di non prendersi troppo sul serio.

A rafforzare l'intento macchiettistico del prodotto, e creare una situazione di contrasto con l'essenza del gioco, si segnale la presenza di alcuni "extra": la copertina, la versione su nastro e (almeno) un paio di easter egg nascosti nella directory del disco1.

Tali bonus costituirebbero il doveroso contorno se presenti in un gioco commerciale, in questo caso però la loro funzione consiste nel fornire una cornice seriosa ad un prodotto volutamente goffo. Il perchè di questa scelta sembra evidente: vedere qualcuno inciampare fa sempre ridere, ma quando ad inciampare è un gradasso acchittato, si ride ancora di più.

Al gusto personale di ognuno si affida naturalmente il compito di stabilire se l'escamotage funziona oppure no.

Così come avviene anche nel contemporaneo UWOL anche qui, tra le altre cose, occorre raccogliere un certo ammontare di Euro per passare allo stage successivo. Si tratta evidentemente di un messaggio subliminale concepito dal Padroni del MondoTM i quali, dopo aver causato la crisi economica su scala globale, stanno cercando di rilanciare il Commodore 64 per la gioia di grandi e piccini.


1Il primo è una bitmap con musica di sottofondo, il secondo contiene invece Bionic Granny 2, realizzato in perfetto stile anni '80 con il Seuck.

Commodore 64
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