Narra la leggenda che già nei primi anni '80 il Commodore 64 fosse sul punto di avere la sua versione, seppur non ufficiale, di Berzerk (Stern Electronics, 1980 - Arcade).
Il gioco in questione, che sarebbe poi passato alle cronache col titolo di Shamus (Synapse Software, 1983), venne però sottoposto ad una serie di continue modifiche volte a renderlo dissimile dall'originale per timore di incappare in controversie legali e la manipolazione si spinse fino al punto di renderlo qualcosa di totalmente differente dalle intenzioni iniziali.
Il fato però trova sempre la sua strada e a 15 anni dalla dissoluzione di Commodore USA, in pieno periodo post-commerciale, i reduci del glorioso passato che fu possono finalmente godere della trasposizione di un classico Arcade realizzata con estrema perizia.
Assemblato utilizzando una versione modificata del mitico game editor SEUCK (il SEUCK Redux, sempre ad opera di Martin Piper), Berzerk Redux è il classico arcade prima maniera, in cui la sostanza è tutto e l'immediatezza domina la scena.
Al contrario, è proprio la primordiale minimalità della grafica e degli effetti sonori (impreziositi però dalla formidabile sintesi vocale che il SID può offrire) a rendere ancor più suggestiva l'esperienza, riuscendo alla perfezione nel tentativo di ricreare le alienanti atmosfere tecnologiche tipiche degli anni ottanta.
Berzerk incarna alla perfezione la filosofia del videogame arcade degli albori, nato per nutrirsi di monetine; c'è un inizio, ma non un finale. La conclusione di una partita può coincidere soltanto con la morte del giocatore, trascinato in un crescendo di difficoltà sempre più esasperata finchè, prima o poi, è destinato a soccombere, vuoi per stanchezza, sonno, fame o drammaticamente per mancanza di corrente elettrica. L'unico scopo risiede dunque nella realizzazione di un punteggio più alto possibile da sbandierare di fronte a sé stessi o ad altri giocatori.
Di fronte ad una conversione così brillante, l'unico rammarico riguarda la mancanza di una versione commerciale corredata di confezione e floppy, resa impossibile dalle esose richieste sui diritti avanzate da Gary Stern, creatore del titolo originale. Il quale, però, non ha avuto nulla da obiettare sul rilascio del gioco in forma gratuita e nemmeno sulla realizzazione di una edizione limitatissima (10 copie) e accessibile soltanto a quanti hanno potuto presenziare al CommVEX, tenutosi nel 2010 a Las Vegas, Nevada.
Alla luce di questo sentimento di iper-protettività, risulta forse ancora più comprensibile il motivo per cui, sorvolando sugli oscuri Robot Run (1983, NET Software) e Cyberman (1983, J. Morrison Ltd.), fu possibile giocare a Shamus ma non a Berzerk.