Nel 1988 ci spesi non pochi soldi in questo coin-op della Taito, la boxe mi è sempre piaciuta e questo gioco con la sua magnifica grafica e i suoi ottimi effetti sonori (che rendevano benissimo la pesantezza dei colpi) la rappresentava più che bene. Il gioco lo acquistai i primi mesi del 1992 dopo aver letto la recensione di Zzap che lo premiò addirittura con un globale di 95%. Questo voto mi fece stranire non poco visto che le altre 2 riviste inglesi che acquistavo (Zzap e Commodore Format) gli dettero rispettivamente 31% e 68%. Quindi capolovaro o gioco di boxe mediocre? Tra l'altro mi era capitato di provare la versione Amiga e non è che mi fosse piaciuta più di tanto, le foto su Zzap facevano ben sperare però. Era dai tempi del divertente Frank Bruno Boxing della Elite che non giocavo una simulazione arcade di boxe sul mio c 64, quindi dal lontano 1985.
Appena caricato il gioco rimasi impressionato dalla stazza enorme dei 2 pugili, probabilmente gli sprite più grossi che siano mai appersi su questo computer.
I personaggi dell'arcade c'erano tutti, comprese le faccie ben disegnate dei pugili. Era purtroppo scomparso l'arbitro e il pubblico era immobile. Aggiungete la mancanza delle frasi digitalizzate e degli ottimi effetti sonori del coin-op e otterrete un gioco che a prima vista può ricordare l'originale ma che purtroppo ha perso granparte della sua atmosfera. Per quanto riguarda la giocabililtà questa conversione è abbastanza fedele, i colpi dell'arcade se non ricordo male ci sono tutti e i pugili si muovono in modo fluido sul ring. Ma veniamo alla pecca principale di questo gioco, vale a dire la longevità. Vi dico solo che sono riuscito a diventare campione del mondo alla prima partita. Gli incontri da disputare sono 9 ma solo un paio di pugili riescono a dare qualche problema. Fortunatamente si può combattere contro un avversario umano, i pugili da scegliere sono ben 10. Gli darei un 86%, un buon gioco in doppio e mediocre nel single player.
Conversione impressionante per la somiglianza grafica assolutamente vicina all'arcade come anche la giocabilità.Il titolo Taito in sè non era in definitiva un videogames dotato di particolare spessore tantè che ad un certo punto in single player si finiva per annoiarsi mancando ben presto ogni interesse soprattutto una volta completato.Però niente da dire sulla realizzazione del porting davvero curata anche se decisamente indirizzata solo ai fanatici del coin op.
A me personalmente questo gioco di Boxe ai tempi mi aveva impressionato, non tanto per
la giocabilità o quant'altro, ma per il fatto che era una riproduzione quasi fedele di quello
del Sega Mega Drive (ai tempi un mio amico che l'aveva proprio per questa console si era
preso veramente male nel vedere che sul mio 64 era identica).
Una conversione che non mi esalta, non molto giocabile, la grafica anche non è delle migliori nonostante i personaggi siano molto voluminosi. Apprezzabile il tentativo di porting da coin-op a C64 ma non il risultato.
Se tralasciamo gli sprite enormi e le sfide in multiplayer, Final Blow è tanto fumo e poco arrosto.
L'I.A. dei pugili avversari è ridicola ed il gioco si rivela ben presto monotono. Buona - come spesso accade col SID - la colonna sonora.
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli