Ciao Phobos, ti ringrazio per il commento, sono Carlo Barazzetta, insieme a
mio fratello Lorenzo sviluppammo questa Briscola nel lontano 1988. Il mazzo
di carte è stato completamente disegnato da me, con molta cura, in
particolare nel disegno delle figure (jack, donna, re, jolly) e sinceramente non
vedo altri giochi di carte del C64 con la stessa cura... La scelta del mazzo è
dovuta a 2 motivi:
1) il gioco di basa di una libreria "CARD", sempre sviluppata da noi, che è una
estensione del Basic V2 e che fornisce un nuovo comando per "stampare" una
carta a video con una routine in linguaggio macchina (molto veloce) che
produce anche il "fruscìo", e quindi il mazzo era pensato per essere utilizzato
anche in altro giochi: della stessa famiglia abbiamo sviluppato anche Poker 4 e
Black Jack, tipici giochi che usano quel tipo di mazzo.
2) Da noi, a nord-est di milano, si usano appunto le carte da briscola
"milanesi/lombarde" che hanno i semi picche/quori/quadri/fiori, quindi alla
fine per noi non era così "strano" ;-)
A distanza di anni ci siamo accorti di un grosso limite di questo gioco, ovvero il
fatto che il computer giochi sempre per primo, che per lui è un vantaggio,
anche se il "motore" di gioco che abbiamo scritto è fatto in modo che sia in
grado di memorizzare tutte le carte giocate (come un professionista...) ma
non sbircia le carte in mano al giocatore umano (sarebbe stato troppo facile
vincere)...
Il più tecnico dei giochi di Briscola presenti oggi nel database di Ready64. Si nota una cura dei particolari, una buona velocità d’esecuzione e l’apprezzabile autogestione di gioco, nel senso che non occorre premere un tasto quando si deve pescare. La buona programmazione ha portato a fornire, nelle fasi della partita, indicazioni come le carte rimanenti, i punti presi, il proprio nome e un uso grafico semplice ma efficace che non si è limitato a prendere i caratteri PETSCII già pronti per i vari semi ma li ha ridisegnati come fossero una vera carta da gioco. Dal canto mio le carte sono l’unico aspetto che mi ha lasciato interdetto ma solo per una questione d’abitudine in quanto per me la briscola è un gioco che va giocato con le carte italiane, ovvero quelle con i semi: oro, spade, bastoni e coppe. L’uso delle carte francesi non è affatto errato. É una questione di tradizione territoriale e vi sono zone come l’Italia Nord Occidentale (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, zona est della Lombardia e la Toscana) dove è normale giocare con i cuori, picche, quadri e fiori. Io invece sono abituato con le carte siciliane che sono di origine spagnola che coprono, con diversi disegni ma medesime forme, il maggior numero di regioni (comprendo le più famose napoletane, le piacentine, le romagnole, insomma tutto il centro, il sud e le isole). Vi è anche in Alto Adige l’uso delle carte tedesche (foglie, cuori, campanelli e ghiande) e in ultimo un tipo tutto suo nel resto del nord, da Bologna fino a Trieste (spade a forma di scimitarra, coppe, denari e mazze di metallo). La differenza dei semi cambia anche le regole dei punti sulle figure. Se in quelli francesi il ‘Jack’ vale meno della ‘Donna’, nelle carte spagnole è l’inverso in quanto la ‘Donna’ viene prima del ‘Fante a Cavallo’.
...un commento a caso!
Impossible Mission II bel gioco,non avendo giocato il primo capitolo non ho metri di confronto però il 2 è stato un gioco che ti teneva attacato alla tv con una bella grafica e un'ottima giocabilità...kender
Imagine: the name of the game. Con questo fighissimo slogan la compagnia si
pubblicizzava a tutta pagina sulle varie riviste a inizio anni 80. Locandine dei
giochi curate e coinvolgenti, programmatori strapagati che giravano con le ... leggi »Andy/AEG
Ottimo articolo… solo una nota all’Autore dell’articolo… tra i programmatori
bolognesi “pionieri” c’ero anche io: Andrea Paselli!
Con Luca Zarri e Marco Corazza ho realizzato Chuck Rock, Over The Net,
Mystere, Halley Adventure… ...Andrea Paselli