Categoria: Interviste
Chi non conosce il celebre VideoBasic? Pubblicato nel 1985 dal Gruppo Editoriale Jackson, Videobasic è (stato) un corso informatico costituito da una serie di 20 opuscoli in formato cartaceo ed una cassetta/disco contenente la sezione software. L'enciclopedia riscosse un buon successo e va annoverata tra le iniziative più diffuse in ambito didattico. Anche perché ne venne realizzata una versione per i maggiori home computer dell'epoca (C64, VIC20, C16, Msx e Zx Spectrum). Ogni uscita integrava la sezione cartacea con istruzioni, spiegazioni, approfondimenti e, di volta in volta, un diverso gioco. Nel ventesimo ed ultimo numero venne pubblicato un videogame particolarmente originale e curioso in grado di differenziarsi tra tutti gli altri che lo avevano preceduto: Il Boss del Mobile. Nell'intervista ad Alex Brunetti sveleremo alcuni segreti su questa importante realtà.
La componente Software del Videobasic era realizzata da SOFTIDEA, etichetta che, come apprendiamo dal colophon, racchiudeva un discreto numero di programmatori. Come puoi descrivere questa realtà?
Sofitidea non era una software house, con scrivanie e colleghi. Softidea era un negozio (al seminterrato) di computer e programmi, con quest'ultimi facenti la parte del leone negli utili, perché fino al 1995 era sostanzialmente non punito il commercio di software copiato.
Il titolare era Francesco Franceschini e lavorara con la moglie Katia Ferrari, ma non so o non ricordo con quali agganci avesse iniziato a collaborare con il Gruppo Editoriale Jackson, sono passati 40 anni!
Come avvennero invece i contatti tra te e Franceschini e la conseguente collaborazione?
Nel 1985, dopo aver comprato il Commodore 64 nel negozio di Franceschini. Ho iniziato a frequentarlo (era dietro casa mia, risiedo ancora lì) con un mio compagno per scambiare videogiochi, e ricordo ancora la sua domanda di un giorno: "ma lei gioca solo?" perché era alla ricerca di sviluppatori per questa sua necessità di predisporre la rivista.
Ho realizzato i primi numeri delle cassette del VideoBasic in versione C16, non mi ricordo più fino a quale (fino al numero 9, ndr), e ho continuato a collaboratore con il software, tra cui il Boss del Mobile.
Prima di questo tuo intervento le informazioni erano nulle in merito a Softidea. Si poteva essere portati ad immaginarla come un gruppo di amici, particolarmente preparati e intraprendenti in grado di costituire una piccola software house, poi ingaggiata dal Gruppo Editoriale Jackson, che allora era uno dei maggiori attori del movimento informatico. Mentre in realtà eravate un eterogeneo gruppo di brillanti smanettoni (che pur non si conoscevano tra loro) in grado però di realizzare un prodotto professionale completo.
Esatto, non eravamo un gruppo di amici ma, come hai rilevato, smanettoni reclutati dal Franceschini che ha sfruttato l'epoca d'oro del boom degli Home Computer, con la conseguente richiesta di massa di pubblicazioni didattiche ed enorme di giochi. Non so quanto ricavasse il Franceschini dall'operazione rivista, ma sicuramente non aveva praticamente costi: ricordo che per il primo numero "di prova" mi diede in cambio qualche copia di videogame, e solo dal successivo si passò al grande compenso di 100.000 lire che erano comunque i miei primi guadagni da studente. In ogni caso, in solaio avrò ancora i floppy con tutto il software dell'epoca!
Alex Brunetti 2023-1985
In tal caso restiamo in attesa e speranza del recupero dei tuoi cimeli e magari pubblicarli su Ready64! Com'è proseguita la tua esperienza informatica?
Nel '90 sono passato ai PC, e con Softidea ho realizzato un ultimo software allora innovativo per collegare un lettore ottico a un registratore di cassa, con tutta la gestione del magazzino, presentato allo SMAU.
Dopo qualche anno il negozio è chiuso e il Franceschini con la moglie si sono spostati non so più dove e non so nemmeno se siano ancora vivi e oggi dovrebbero avere ottanta e più anni.
Entriamo nel dettaglio della realizzazione del corso VideoBasic. Dal colophon rinveniamo la co-partecipazione di Luciano Magrini. In che cosa consisteva?
All'epoca avevo 18 anni. Luciano Magrini era il mio compagno di scuola ed ero riuscito a coinvolgerlo come "grafico": sceglieva colori, qualche orpello grafico e, se la memoria non mi inganna, disegnava gli sprite quando servivano. Onestamente dei contenuti non mi ricordo quasi nulla!
Io programmavo solamente, mi davano l'indicazione di che cosa dovessero fare i vari programmi del numero e li scrivevo. La rivista cartacea e il "montaggio" veniva fatto poi dalla Jackson.
Per quanto riguarda invece il commento sonoro?
Ricordo di un altro collaboratore che si occupava della musica, predisponeva alcuni brani, non ricordo come e di che qualità, però era mitizzato nel negozio (che si chiamava "Il Computer") e di quando in quando, mentre ci trovavamo lì la sera io e Magrini, il Franceschini e la moglie, capitava che questa ricevesse una telefonata ed esclamasse entusiasta "Il Manassi! Arriva il Manassi!!!" preannunciando la visita di questo collaboratore, direi sui 30 anni, che recava la composizione per il nuovo numero.
Sempre facendo riferimento al colophon dei fascicoli, scopriamo che il tuo nome è citato anche tra gli autori della versione del Videobasic per MSX.
Nonostante il nome blasonato, secondo me anche per quanto riguarda la gestione di Jackson all'epoca c'era un certo grado di approssimazione, sicuramente inevitabile considerati i contorni inesplorati di un settore ancora acerbo. C'era da sfruttare il momento e quindi si pubblicava a raffica senza perdere troppo tempo a stilare i nomi precisi. La versione MSX non sapevo nemmeno che esistesse; evidentemente l'averci citato può voler dire che hanno banalmente tradotto la versione C16.
Per me c'era qualche ora di lavoro la sera, comunque utile per i due soldi e utilissima per approcciare il mondo del lavoro e consolidare la mia esperienza di programmazione.
Il Boss Del Mobile
La sola idea di realizzare un simulatore/gestionale del mobilificio Aiazzone che allora spopolava è di per sé genialoide e da sola basterebbe per assegnare al Boss del Mobile una nicchia di immortalità nella produzione italiana per C64. Ha l'indubbio merito di essere uno dei pochi videogame che fotografa l'istantanea di un fenomeno di costume di un'Italia che non c'è più. L'umorismo che permeava ogni fase di gioco era particolarmente riuscito, i nomi della concorrenza esilaranti, con rimandi al Frassica di Quelli della Notte, contribuiscono ulteriormente ad ancorare il gioco allo spirito dei suoi tempi. Il pur essenziale contorno grafico/sonoro, costituito dagli intermezzi tra le varie fasi di produzione contribuiva ad immergerci nell'atmosfera del mobilificio. Soprattutto, il gioco aveva una sostanza e richiedeva una certa pianificazione e ponderazione delle scelte. La grafica e la musica di contorno seppur essenziali contribuivano a movimentare il gioco e a renderlo completo.
Il gioco originale si chiama proprio Aiazzone, la musichetta era quella di "Aiazzone, Aiazzone, per i mobili è il massimo!", così come i nomi dei concorrenti erano quelli di mobilifici noti all'epoca. Ma mi hanno fatto cambiare tutto (tranne i nomi delle emittenti TV) per evitare problemi commerciali/legali, quindi ho dovuto operare quelle modifiche e per i nomi delle altre aziende mi sono sbizzarrito con assonanze delle aziende reali (Paolo Arredamenti e Asta Sede Provinciale), riferimenti personali (ad esempio Papotto era il bidello della nostra scuola), cavolate varie e frassicate (Scasazza e "Bischis", nome con cui Frassica chiamò Nino Bixio in una trasmissione radiofonica di cui conservo un'antica musicassetta). E sì, ero e sono uno storico fan di Nino Frassica.
Potrei avere ancora il gioco originale in qualche floppy, quando avrò tempo dovrò dare una sistemata al solaio!
Che significato aveva la sequenza dell'operaio che cade in buca?
L'omino che cade nella buca non ha nessun significato, così come quello che sale le scale; volevo solo sfruttare le routine di movimento che avevo!
Esistono conversioni per altri Home Computer?
Il Boss del Mobile l'ho scritto sul Commodore 64, semplicemente perché avevo solo quello (e il VIC 20). Non so se sia stato tradotto per altre piattaforme, quanto meno nessuno mi ha detto nulla.
Quali furono le fonti di ispirazione alla base di un videogame così alternativo?
L'ispirazione mi è nata dal fatto che una volta scoperto Football Manager mi appassionai molto ai manageriali. Io sono sempre stato appassionato di calcolo, simulazione, elaborazione dati, e molto poco di arcade, quindi i miei pochi giochi erano essenzialmente di tipo testuale. Scrissi pochi giochi completi, un manageriale di Formula 1, un'avventura nel castello, questo, e qualcuno venne pubblicato ma non mi ricordo niente, dovrei rivedere il mio malloppone di riviste dell'epoca. Ne inziai centinaia negli anni, senza completare nient'altro di rilevante, che io ricordi.
Successivamente mi sono dedicato agli scacchi, che era ciò a cui giocavo fin dai primi anni '80, principalmente con Colossus 4 su Commodore 64. Tutt'oggi, nel mondo PC, gioco sostanzialmente solo a scacchi e sono autore di un programma di buon livello che si chiama Protej.
Grazie per il tuo tempo, Alex. A noi non rimane che salutarci, almeno per il momento, con la speranza di riuscire a preservare anche gli altri programmi che hai realizzato.