Call Me Psycho, ovvero: "che delusione"! Quello che si presenta come un frenetico platform + shoot'em up si rivela presto un'esperienza frustrante ed al limite dell'impossibile: non c'erano alternative, data la scarsità di livelli presenti (sette, se non ricordo male) e la loro incredibile brevità (per finire il primo non dovrebbero volerci più di venti secondi). Il difetto principale è rappresentato dal fatto di non poter vedere (a meno di non imparare il gioco a memoria) cosa ci aspetta nel quadro successivo, cosa che porta spesso a terminare un salto su una mina o su un altro ostacolo; l'altro, conseguente problema, è costituito dal fatto che non sempre facile capire quali elementi del fondale sono letali per l'eroe senza prima andarci a morire su. I nemici, poi, una volta colpiti ci mettono un secolo prima di scomparire, ed il contatto è sempre e comunque (anche se non immediatamente) letale. Fino al terzo (o quarto, ora non ricordo) livello è una passeggiata, ma dopo cominciano i (grossi) problemi. Peccato, perché l'azione è fluida e veloce, e ci sono anche delle belle musiche di Mark Tait...
...un commento a caso!
Avventure di Jack Byteson, Le: Passaggio in Transilvania
Le atmosfere transilvaniche, tra l'altro già ampiamente saccheggiate dal
genere AT, sembrano aver ispirato particolarmente Arscom, che qui
probabilmente sfodera una delle sue produzioni meglio riuscite. Jack...Roberto
Xeno e' il tipico gioco che ti acchiappa e
non ti molla più. Grafica funzionale,
gameplay semplice da comprendere però
non facile da maneggiare, longevità
infinita come tutti i giochi in cui bisogna
insaccare un disco o una palla in ... leggi »Alex da Parma