Autore Topic: Nuovo Commodore 64  (Letto 54566 volte)

HOPPY

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Nuovo Commodore 64
« Risposta #120 il: 07 Aprile 2011, 22:44:43 »
 Wow...allora la stanno facendo grossa!
Praticamente sarà un C64 più potente di un AMIGA    :mavieni:  

DustBin

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Nuovo Commodore 64
« Risposta #121 il: 08 Aprile 2011, 18:13:09 »
 
Citazione da: "HOPPY"
Infatti...è proprio questo credo abbiano in mente di fare.
Effettivamente, se costasse qualcosina meno, sarei il primo a buttarci un pensierino. Ma non costa $595 ? Che, però convertito un € mi sembra tuttavia esageratino. Sicuramente, come dici tu, ci fanno pagare il logo tanto amato e in più la "fatica"  di ridarci un mito degli anni '80. Nessuno fa niente per niente...figuriamoci se si tratta di mettere in bella mostra un marchio scomparso e rifarci un business.

L'idea però c'è, e dovrebbe funzionare.
Staremo a vedere... :sgrat:
A dire il vero mi pare non ci sia un bel niente...

Citazione
Note: Commodore OS 1.0, along with emulation functionality and classic game package, will be mailed to purchasers when available. In the meantime, units come with the Ubuntu 10.04 LTS operating system on CD ready to install.

... non ha senso 'sta roba ... tanto vale tenersi il proprio PC di 5/6 anni fa e caricarci CCS64...
Stefano Palmonari a.k.a. DustBin

Hysteria

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Nuovo Commodore 64
« Risposta #122 il: 09 Aprile 2011, 10:04:33 »
 Inutile spreco di denaro

eregil

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Nuovo Commodore 64
« Risposta #123 il: 09 Aprile 2011, 11:18:36 »
 @ Hysteria

Non capisco perché, dopo aver segnalato questo link in Segnalazione News (esiste questo thread per il "nuovo Commodore 64", non è opportuno aprirne di nuovi), tu abbia cancellato tutto modificando il messaggio. Non mi pare che sia stato segnalato, perciò lo riporto perché a qualcuno comunque può interessare:

http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/0...re_64-14683431/

Devo storcere il naso davanti alla superficialità con cui l'argomento è trattato (come al solito, purtroppo) dal giornalismo "generalista". Chi non provenisse da ambienti come il nostro, dove ci si tiene costantemente aggiornati su quanto riguarda l'attività degli appassionati dei vecchi Commodore e in particolare del Commodore 64, rischia di ricevere solamente idee confuse su quanto succede. Nessun riferimento ai passaggi di proprietà del marchio Commodore, frasi ambigue come "il Commodore 64 [...] torna in produzione"... "una versione ufficiale tecnologicamente rinnovata, firmata da Commodore stessa" dànno una visione distorta di quanto sta accadendo, e rischia di diffondere nozioni falsate anche sull'operato degli appassionati.

Il mio parere penso di averlo espresso già in passato, il Commodore 64 è un computer dei tempi andati e, se può essere legittimo coltivare una passione per l'approfondimento della sua storia o per la programmazione sulla sua architettura (datata ma, se vogliamo, molto valida ad esempio a fini didattici o accademici) o anche solo per i suoi giochi, è fuori luogo cercare di farlo rivivere come se fosse parte del presente.

Utilizzarne il nome per un nuovo computer, che nulla ha a che fare con quanto detto sopra, è una mera operazione commerciale, permessa dalle leggi di mercato, ma dalla quale prendo tutte le distanze possibili.

Se si può comprendere, comunque, il caso del Commodore 64 - personalmente non approvo, ma posso capire che per qualcuno sia concepibile (forse per emotività) acquistare un prodotto che ricordi nella forma il vecchio biscottone piuttosto che realizzare la stessa cosa con un pc qualunque, trovo fastidioso ciò che apprendo dal sito di Commodore USA, ossia che è prevista anche una linea "Amiga" di media center, con i modelli Amiga 1000, Amiga 2000 e Amiga 3000... tanto per creare quanta più confusione possibile. :dotto:  
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« Risposta #124 il: 09 Aprile 2011, 18:03:17 »
 E' chiaro che é una manovra che punta al portafoglio gonfio dei nostalgici. Dunque, non si fa tanta differenza se quest'ultimi appartengono alla cerchia del 64 o alla cerchia dell'Amiga 1000, 2000 etc. etc.

Si ripropongono questi modelli stilizzati del passato mettendoci dentro un hardware moderno.

Mi sembra però che si stia esagerando con le critiche, d'altronde mica siamo obbligati a comprarli.

Riguardo alla questione di quando sia iniziata la discontinuità per il marchio commodore, non mi trovo d'accordo con le recenti considerazioni dell'Amministratore.

Se é vero che i realizzatori del commodore 64 abbandonarono l'azienda già nel dopo 1982, é altrettanto vero che l'azienda con a capo Tramiel e soci ha mantenuto pur con diversi errori una precisa linea aziendale fino al fallimento del 1994.

Tanti all'epoca videro nell'Amiga la continuità con il mondo degli 8 bit.
Cambiare un gruppo di persone non significa necessariamente cambiare completamente filosofia aziendale.

Aemilius

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« Risposta #125 il: 09 Aprile 2011, 19:36:14 »
 Beh, il nuovo Commodore 64 è a mio parere una indubbia ciofeca, però sono riusciti a coinvolgere la Disney in una campagna di comarketing col DVD/Blu Ray di Tron Legacy. E' indubbiamente il primo spot sul Commodore 64 da un bel po' di tempo  ;)

http://www.commodoreusa.net/CUSA_Intro.aspx

tsm_carmine

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« Risposta #126 il: 09 Aprile 2011, 22:02:28 »
Citazione da: "utente cancellato"
l'azienda con a capo Tramiel e soci ha mantenuto pur con diversi errori una precisa linea aziendale fino al fallimento del 1994.
Premesso che Tramiel lasciò la Commodore nell'84, le scelte fatte dall'azienda da quel momento in poi fanno pensare che la dirigenza non avesse idea di dove andare a parare. La linea 264 non aveva senso, specialmente il C16. Il 128 rappresentava un tentativo (malriuscito, vista la lentezza) di aprirsi al CP/M quando questo già perdeva rapidamente di importanza. Inoltre si continuava a produrre il C64, fatto che non invogliava i produttori di software a supportare le maggiori capacità del C128. Per non parlare dei PC marchiati Commodore e dei progetti finiti in un vicolo cieco come il Commodore 900, il C65 e il V364. La tecnologia Amiga fu gestita malissimo, a detta degli stessi ingegneri che la progettarono. Si continuò per anni a commercializzare macchine dalle basse prestazioni (che senso aveva produrre l'A600 fino al '93?) e poco espandibili. Le schede acceleratrici e le varie espansioni costavano tantissimo rispetto alle controparti per PC e questo è, a parer mio, uno dei motivi che portarono al fallimento della Commodore. In poche parole, avevano a disposizione una tecnologia hardware / software per molti aspetti superiore ai PC contemporanei, ma hanno permesso che in pochissimo tempo il gap venisse colmato e invertito dagli IBM compatibili. Altro fattore che voglio sottolineare sono le scelte di marketing: la Commodore non fece abbastanza per far sì che la linea Amiga venisse tenuta in giusta considerazione come macchina da lavoro. Avrebbero dovuto tenere a mente che, avendo venduto molti dei loro prodotti precedenti tramite le catene di negozi di giocattoli, forse potevano escogitare degli accorgimenti, come un marchio leggermente diverso o una diversa soluzione cromatica, per rimarcare la differenza. Infine, sempre in tema di marketing, come non citare il fatto che si tentasse di nascondere che il cuore del CDTV era in realtà un Amiga? Col risultato che molti sviluppatori, già esperti di Amiga e che avrebbero potuto rapidamente sviluppare software per questa piattaforma, in pratica se ne disinteressarono.
Riusciremo a costruire un mondo dove più nessuno osi pronunciare le parole... "lettore floppy"?

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Nuovo Commodore 64
« Risposta #127 il: 09 Aprile 2011, 23:45:40 »
 Carmine sarebbe come dire che intel ha incominciato a non essere più la stessa dopo l'uscita del deludente pentium IV che le prendeva dall'Athlon K7...questi sono  luoghi comuni che sentiamo spesso, voglio dire non possiamo ritenere un'azienda "diversa" solo perché commette degli errori.

Gli errori la commodore li ha commessi anche nella gestione Tramiel, lo stesso 64 ha dei difetti progettuali di non poco conto. E poi per quale motivo avrebbe dovuto ritirare dal mercato una macchina che negli anni '80 era uno status symbol alla pari delle Timberland e che si vendeva come il pane?
Se il 64 ha fatto il vuoto dietro di sè non é soltanto perché in quel momento era la macchina ad 8 bit più evoluta, venne agevolata anche da un momento particolare della storia dell'Informatica: la crisi delle consolle e del videogioco. Se il Nes fosse uscito in Italia nel 1983 come in Giappone certamente avrebbe limitato il booom del 64.


Hai giustamente menzionato l'incapacità del marketing commodore di valorizzare l'Amiga come macchina da lavoro, ebbene io vedo in questa défaillance una CONTINUITA' con la precedente amministrazione che pensò il 64 principalmente come una macchina da gioco (a differenza della sinclair e del "consorzio" MSX).
Comunque l'Amiga 'commerciale' (il 500) é vero che uscì nel 1987, ma qui in Italia si é incominciato a diffondersi con una certa consistenza solo a partire dal 1989, quando il mercato era già affollato dalle consolle e dagli IBM pc compatibili,  insomma non trovò certo la strada spianata come  il 64.

Tra il 64C, il 128, l'amiga 500 e 600 c'é una certa continuità stilistica nella progettazione del telaio che non può essere messa in discussione.

Con questo non voglio dire che non ci siano stati cambi di rotta (ma in quale azienda non ci sono?), dico solo che un certo seminato dall'inizio alla fine c'é e si vede.

eregil

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« Risposta #128 il: 10 Aprile 2011, 00:24:58 »
 
Citazione da: "utente cancellato"
Tra il 64C, il 128, l'amiga 500 e 600 c'é una certa continuità stilistica nella progettazione del telaio che non può essere messa in discussione.
E questo che cosa vorrebbe dire? Ogni volta che una casa automobilistica lancia sul mercato un nuovo modello esteticamente differente dai precedenti significa che c'è stata una profonda modifica delle politiche aziendali, mentre se il nuovo modello è simile al vecchio significa che le politiche sono rimaste le stesse?

Mah...
 
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HOPPY

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« Risposta #129 il: 10 Aprile 2011, 00:33:00 »
 Allora in un certo senso è vera l'affermazione fatta prima, che la Commodore continuò praticamente d'inerzia grazie agli introiti del 64 fina al suo declino, causato proprio da una cattiva gestione del marketing e da scarsità di idee o innovazioni tecnologiche, che avrebbero fatto la differenza rispetto ai vari concorrenti di allora.
Il fatto che Tramiel sia andato via gia pochi anni dopo l'uscita del 64 e che altri progettisti seguirono tale decisione, mi sa un po di << nave in cattive acque, qui è meglio abbandonare prima che affondi >> in quanto i prodotti che vennero dopo sono proprio la prova di mancanza di strategia aziendale che ha visto la sua tecnologia, AMIGA compresa, venire superata da IBM e compagnia bella, che, a dire il vero, a quei tempi erano ancora molto inferiori.

Ma tornando al vero motivo della discussione e cioè il remake del Commodre64
(per chi non avesse seguito dall'inizio e/o è entrato in confusione),
forse la mia euforia nel vedere tale prodotto apparire come fosse un capolavoro da vedere prossiamamente nelle sale cinematografiche, è dovuta più che altro alla curiosità di vedere una macchina tale racchiusa in tale guscio che all'interno, ovviamente, ospita un PC non da poco, il tutto con un S/O ibrido.
Lo sappiamo che per emulare il C64 basta un PC anche di 4 anni fa, ma ci vuole il PC e  sua tastiera e il suo DVD-ROM ecc... E quanto è grande il vostro PC? E...dove l'avete messo l'ultimo emulatore C64? E i giochi?
Io, per esempio, a casa ho 2 PC desktop ed un portatile. Su tutti e 3 ho l'emulatore C64 (tra gli altri emulatori) e non so più quale dei 3 è configurato meglio per emularlo. Ognuno ha un hardware diverso.

Con il nuovo C64 si ha tutto in uno. Non è essenziale averlo, ma potrebbe essere un'alternativa ed un'idea nuova per combinare entrambe le cose ed in più ha il marchio Commodore!
Con questo voglio dire che se è vero che esiste questo forum all'interno di questo sito
 - e con questo vorrei complimentarmi anche con i vari moderatori e con Roberto, per avere ideato e creato queste pagine -
 è vero anche che esiste una fetta di mercato fatto da persone che sono interessati a vedere 'rifatto' un pezzo di storia, non solo informatica. E' più che altro un fatto di curiostità nostalgica. Per ognuno di noi, più o meno, il C64 ha segnato una parte di un periodo della nostra vita, altrimenti non ci sarebbe neanche questo sito.
Che sia un giocattolo costoso è fuori dubbio, così come lo è, per esempio, l'iPad. Non è essenziale, ma molti ce l'hanno, proprio molti. Purtroppo molti di questi felici possesori di iPad li vedo quasi esclusivamente giocare, ma i limiti per poterlo usare appieno sono molti.

Quindi se la Commodore USA ( che non è qualla ex-Tramiel) mette sul mercato una roba che ci ricorda il 64 ma che essenzialmente è un PC, noi lo sappiamo in partenza e non ci aspettiamo certo di trovarci il VIC e il SID,non avrebbe senso.
Ognuno è libero di acquistarlo o meno, indipendentemente dalle critiche che non mancano mai, anche per queste cose banali.
Ripeto, se costasse meno e avessi tali soldini da spendere, io lo proverei volentieri.
Ma sicuramente questo non avverrà.  :headshake:

 



 

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« Risposta #130 il: 10 Aprile 2011, 00:36:35 »
 Eregil, tu cosa penseresti di Missoni che invece di fare i soliti capi con colori sgargianti producesse  una collezione tutta in bianco e nero? Non penseresti ad una discontinuità?

Roberto

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« Risposta #131 il: 10 Aprile 2011, 00:39:08 »
 
Citazione da: "utente cancellato"
Carmine sarebbe come dire che intel ha incominciato a non essere più la stessa dopo l'uscita del deludente pentium IV che le prendeva dall'Athlon K7...questi sono  luoghi comuni che sentiamo spesso, voglio dire non possiamo ritenere un'azienda "diversa" solo perché commette degli errori.
Gli errori possono essere di due tipi: contingenti e strutturali. Gli errori che hanno portato al collasso Commodore sono di tipo strutturale. L'esempio che hai riportato non mi pare calzante.

Citazione
Gli errori la Commodore li ha commessi anche nella gestione Tramiel, lo stesso 64 ha dei difetti progettuali di non poco conto.

Caso di errore contingente, dovuto a vari fattori, tra cui i ristretti tempi di sviluppo. Già detto, scritto, spiegato, riassunto, raccontato e ribadito mille volte. E' in preparazione la versione a fumetti.

Citazione
E poi per quale motivo avrebbe dovuto ritirare dal mercato una macchina che neglli anni '80 era uno status symbol alla pari delle Timberland e che si vendeva come il pane?
Non si parla di "ritirare", ma di creare un'alternativa più avanzata mantentendo la base di utenti precedentemente fidelizzati.
Cosa che la Commodore non fece con il +4, cercando di correggere la rotta con il C128 che poi però si rivelò un coltellino svizzero coi suoi 50 computer in uno.
Il C64 tuttavia, era talmente diffuso da non potersi considerare uno status symbol, almeno dal 1984 in poi e, penso, per tutto il resto della sua vita commerciale.

Citazione
"Tra il 64C, il 128, l'amiga 500 e 600 c'é una certa continuità stilistica nella progettazione del telaio che non può essere messa in discussione."

Questa se la mandi alla Settimana Enigmistica ti danno pure 5.000 Lire :)
Per collaborare, segnalare un errore (o qualsiasi altra comunicazione importante) utilizzare la pagina dei contatti:
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eregil

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« Risposta #132 il: 10 Aprile 2011, 00:43:26 »
 
Citazione da: "utente cancellato"
Eregil, tu cosa penseresti di Missoni che invece di fare i soliti capi con colori sgargianti producesse  una collezione tutta in bianco e nero? Non penseresti ad una discontinuità?
Nulla perché non mi interesso di stilisti, e il tuo paragone semplicemente non calza. Una cosa è lo stile estetico e ben altra cosa è la gestione aziendale. Ora torniamo IT.
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« Risposta #133 il: 10 Aprile 2011, 00:47:56 »
 Manca poco e qui finisce a botte...

Sapete cosa fare? Tiriamo fuori tutti i nostri C64 originali e li rimettiamo in funzione, almeno si litiga su " il mio C64 è migliore perchè monta l'8580 invece dell 6581"
 :angry:  

utente cancellato

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« Risposta #134 il: 10 Aprile 2011, 00:50:21 »
 Roberto, iL 64 fino al 1986--87 ERA fra noi ragazzi uno status symbol perché 500mila lire non tutti li avevano da spendere sull'unghia, c'era chi per risparmiare si comprava il 16 e chi non poteva proprio permetterselo.
Anche la vespa era uno status-symbol, mica solo l'Aprilia... :P