Tempo fa mandai a
Roberto un file PDF con un lavoro fatto da me e altre quattro persone che tratta retrogaming "puro" e potenzialmente hardware di cui la discussione la si può leggere
qui.
In effetti l'idea non è stupida, anzi, e per quanto riguarda l'italiano beh una cosa è un errore di battitura dei tasti che può capitare a tutti e una cosa il non sapersi esprimere; in ogni caso in una rivista c'è sempre una figura addetta al controllo delle stesure dei vari articoli, ma l'importante che vi siano persone disposte a lavorare seriamente e serenamente e che anche quel poco sia fatto a dovere.
Il file che ho mandato ce l'ho ancora sotto forma sorgente per Adobe Indesign, quindi modificabilissimo in tema a questo sito.
Effettivamente un'iniziativa cartacea di Ready64 sarebbe una risposta concreta a quel caos senza testa ne coda, nonché ladra di idee, della PlayPress.
Mettere le idee insieme e dividersi i compiti compatibilmente con gli impegni personali potrebbe produrre almeno inizialmente, anche un piccolo ma ufficiale inserto da integrare in qualche edizione dedicata ai videogames. Essendo Ready64 un sito riconosciuto da testate del calibro di TGM le speranze di inserimento potrebbero essere alte.
Insomma sta un po' all'impegno di tutti noi, cercando di non evidenziare troppo l"IO" o sminuendo e evidenziando gli errori degli altri: tutti siamo utili e nessuno necessario e il rispetto personale deve essere come il gergo qui vuole "bidirezionale". L'arroganza non paga ma distrugge.
Bene dopo questi presupposti chi almeno "sulla carta" è daccordo con questa prospettiva alzi la mano!