A me gli articoli già presenti su ready64 (
questo e i seguenti) sembrano un buon punto di partenza per affrontare l'argomento. Per considerare il fenomeno nel suo complesso è importante per prima cosa cancellare dalla mente l'idea che abbiamo, relativamente a un mercato unico mondiale dei videogiochi: gli stati uniti e l'europa allora erano in pratica due mercati indipendenti, ognuno con le proprie peculiarità e le macchine maggiormente diffuse.
I giochi che riguardano questo fenomeno dei
doppioni sono praticamente tutti conversioni da arcade: in questi casi ovviamente erano le software house dei coin-op a decidere di volta in volta a chi vendere i diritti e per quali mercati, e proprio per questo poteva succedere che il tal gioco fosse affidato a due team completamente diversi, da vendersi in paesi distinti. Basta vedere il caso di Zaxxon e Super Zaxxon, di cui esistono due versioni, di cui addirittura una prevista solo in formato cartuccia.
In questo caso, il collegamento dei due "mondi" fu favorito anche dalla pirateria: da un certo punto in poi, oltre al cracking in sé si diffuse l'abitudine dell'importazione. In particolare erano utili le operazioni di fixing ntsc/pal e viceversa, per rendere fruibili giochi che altrimenti avrebbero avuto glitch grafici & sonori.
Il caso dei prodotti di Butler è particolare, poiché la prima versione fu quella europea della Elite, venduta poi nel mercato statunitense dalla Mindscape (credo): avendo ulteriore tempo a disposizione, Butler ebbe la possibilità di fare migliorie sul suo gioco prima della nuova distribuzione; quindi appunto più una "patch" di un gioco nuovo in sé.