Autore Topic: Armati Software  (Letto 14435 volte)

AndreaP

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Armati Software
« Risposta #15 il: 21 Novembre 2009, 14:25:48 »
 http://www.zapster.it/news/Leader-acquisisce-Lago/738

Citazione
giovedì 14 giugno 2001 10.24

Il gruppo Leader si ingrandisce ancora con l'acquisizione di Lago, publisher nel campo della simulazione di volo. Lago, azienda fondata nel 1984, è già conosciuta in tutto il mondo, ma l'ingresso in Leader fa aumetare ancora di più la sua importanza. Lago, che è stata più volte premiata per il suo lavoro nell'ambito della simulazione di volo civile, dove si è segnalata per la realizzazione di eccezionali add-on per Microsoft Flight Simulator, ritorna sulla scena in una veste nuova.

Lago Softmail era la divisione della Lago che si occupava dell'importazione di software.

Roberto

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Armati Software
« Risposta #16 il: 21 Novembre 2009, 21:49:29 »
 
Citazione da: "utente cancellato"
Se ho ben capito, Armati non si limitava  a vende software copiato, ma lo faceva spacciandolo per originale?

I soggetti coinvolti erano 3:

1) I produttori (i vari Armati, Wizardsoft, eccetera)
2) I negozianti
3) L'acquirente finale

A chi è riferita la domanda sullo "spaccio"? Alla transazione tra Armati e Negoziante o alla transazione tra Negoziante e Utente finale?

Non ho esperienze dirette risalenti al periodo ma, che io sappia, l'utente finale era quasi sempre convinto di portarsi a casa un gioco originale. Gradisco conferma o smentita da parte di chi ha esperienza diretta:)

Per quanto riguarda i negozianti posso ipotizzare che non ci sia stata una situazione univoca. Qualcuno di questi sarà stato al corrente, forse qualche altro no. In linea di massima le Armati erano vendute in negozi di elettrodomestici e giocattolerie da personale non sempre informatissimo sulle ultime novità della tecnologia, software e videogame e che quindi potenzialmente ignorava la distinzione pirata/originale.

Però mi sembra strano che un rappresentante spacci per originale un prodotto ad un esercente e quindi propendo per una certa connivenza tra grossista e rivenditore al dettaglio.

Per quanto riguarda le Golden Software, che sono state nominate in precedenza, ho trovato qualcosina in "C:/Fuffa Da Pubblicare"



Come si vede dall'immagine c'è la firma del mitologico GIL.
Anche la grafica delle cassette è uguale in tutto e per tutto a quelle delle Special Program quindi credo si possa stabilire con sicurezza che Golden Software e SIPE avessero qualche punto in comune (a patto che non si tratti di un caso di omonimia).

Per la cronaca: ne avevo 4 cassette: due con compilation pirata in puro stile SIPE, una vergine (!) e una con un programma di Totocalcio. Quest'ultimo l'ho dumpato ed è quello da cui proviene l'immagine che ho postato.
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« Risposta #17 il: 22 Novembre 2009, 03:15:24 »
 Non ho mai conosciuto venditori che  spacciassero la copia  per l'originale.
Certo, la qual cosa sarebbe più grave della pirateria stessa, perchè a tal reato si aggiungerebbe anche quello di truffa.
Ma dico io, nessuno se n'è mai accorto ritornando indietro e prendendo per i cravattini il truffatore?

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Armati Software
« Risposta #18 il: 22 Novembre 2009, 03:39:46 »
 
Citazione da: "Wizkid"
Citazione da: "utente cancellato"
L'unica soluzione era la Lago di Como che faceva spedizioni in tutta Italia et similia (a proposito: che fine ha fatto la Lago?).
Se parliamo della stessa Lago, credo sia stata acquistata dalla Leader Distribuzioni nel 2003 o giù di li.

La Lago aveva un certo understatment nel trattare con i clienti. Mi ricordo che nel regolamento di vendita c'era scritto che se si rifiutava un ordine in contrassegno, non si corrispondeva più con il  cliente fraudolente.
Mia madre per sbaglio mandò in mia assenza (ero in gita) indietro un pacco e qualche giorno dopo addirittura mi arrivò una missiva che notificava la rottura dei rapporti  :doh:

Qualche mese dopo mi inviarono il catalogo (dei foglietti) dicendo che ero stato riammesso agli acquisti...chissà, forse avevano valutato che ero stato un buon cliente  :sferadicristallo:  

Dalla Lago acquistavo soprattutto le raccolte, il 6-pack della Elite  etc. ma anche numerosi titoli nuovi.

Wizkid

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Armati Software
« Risposta #19 il: 22 Novembre 2009, 08:52:30 »
 Io ricordo perfettamente che agli inizi, nel 1984, non sapevo dell'esistenza della pirateria per cui i giochi che acquistavo pensavo fossero originali. Durante l'inverno dell'86 dopo aver letto su Zzap! dell'esistenza di un soft center quà a Roma decisi di farvi un salto per dare un'occhiata alle ultime uscite e con mio sommo stupore mi resi conto dell'enorme differenza che c'era tra le confezioni che possedevo (Armati, Garisoft et similia) e quelle presenti in vetrina da Armonia (il nome del soft center in quesione). Mi ricordo che dopo questa scoperta iniziai a comprare solo materiale originale, soprattutto in versione badget, per ovvi motivi  :lol:
Penso che in realtà all'epoca ci fosse una grande confusione anche da parte degli stessi negozianti, se ci pensate bene c'era poca informazione a riguardo e il videogioco era ancora un prodotto troppo di nicchia qua in Italia, senza dubbio c'era anche chi se ne approfittava alla grande.
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« Risposta #20 il: 23 Novembre 2009, 00:34:50 »
 La pirateria all'epoca non era ancora sotto un effettivo ed efficiente controllo.
L' Autorita Giudiziaria non aveva di certo considerato la pirateria come una vera e propria minaccia all'economia e allo sviluppo nonché alla crescita professionale.
La Legge sul diritto d'uatore di quel periodo non erano ancora in grado di  arrecare seri problemi a "sfruttatori e villantatori" che sbucavano come funghi, tant'è che le edicole erano zeppe di queste produzioni "parallele" senza che alcun controllo venisse fatto. Di certo si potrebbe dire ai nostri tempi che gli edicolanti potenzialmente potevano considerarsi complici in quanto non di certo rifiutavano la distribuzione di tali operati: Al.Ga.Soft, FSN e altre ancora hanno cavalcato la breve ma proficua manciata di anni che ha permesso seppur in modo non proprio "corretto" la diffusione di giochi e software che altrimenti, soprattutto in alcune zone un po' remote, sarebbe stato impossibile, nonché l'ignoranza in materia che dilagava come cascate d'olio. Bisogna capire che l'ebaccia non nasce spontanea dal nulla ma le gemme sono sempre nel terreno e nelle condizioni ideali quasta cresce.
Certo le confezioni originali offrono molto di piu' che molto spesso valgono la pena della spesa effettuata...specie per chi ha particolari passioni per il ricercare l'originale.
Oggi nel mondo del retrogaming si cerca soprattutto di preservare tutto il materiale originale scartando quello contraffatto o pirata ma a mio modesto parere anche quello fa storia. E' come se in un museo etnografico si mettesse in mostra solo il benessere o il bello di una comunità passata senza mettere in mostra testimonianze e reperti del brigantaggio, quando invece anche quello fa storia. Lo stesso è per le produzioni pirate soprattutto qelle più diffuse.
Poi nel retrogaming particolarmente per il C64 mi asterrei dal tirare in ballo discorsi moralisti riferiti alla pirateria e rispolverare discussioni come "originale vs pirata". All'atto dei fatti il C64 almeno in Italia ha ottenuto la sua massima diffusione proprio grazie alla pirateria e quindi ai medi utenti (me per primo) intenti solo a sfruttare il C64 come console per videogiochi ed avere quindi una softeca videoludica sempre più completa e varia. Sfido chiunque abbia avuto un c64 a dire di non aver mai rivolto le proprie risorse per cercare di arricchirsi di giochi sempre più vari alle produzioni da poche decine di migliaia di lire vendute in edicola o dai negozianti "poco corretti" che spacciavano queste produzioni per originali.
Se si fosse stati costretti a rivolgersi esclusivamente a produzioni originali, a meno di non avere prezzi stracciati, dubito che con la mentalità italiana (e mi spiace ma il qualunquismo lo abbiamo di casa in quiesto paese), il c64 avrebbe avuto lo stra-successo che invece ha ottenuto venti anni fa. Un po' come accadde in tempi più recenti alla playstation che nonostante fosse meno performante del dreamcast, nonostante quest'ultima fosse uscita per altro prima, la possibilita di modificare facilmente il blocco regionale interno sulla playstation ha permesso il suo successo quasi ai livelli del C64 in Italia.
Guarda caso oggi console di ultima generazione come PS3, XBOX360 e Wii sono quasi allo stesso livello i diffusione dato la difficoltà di poter operare modifche a queste macchine, anzi la Wii nonostante abbia un Hardware di poco supeiore ad un Gamecube e quindi di gran lunga inferiore alle controparti Sony e Microsoft, la facilità di poter operare modifiche ne ha permesso una maggiore diffusione e non soltanto per il controller.
Oggi persino i file immagini dei giochi per c64 in rete sono state dumpate dalle versioni pirate con tanto di intro, quindi mi starei attento dal discutere cosa sia meglio. Certo si lavora anche per dumpare le versioni originali dei giochi ed è un onorevole gran brutto lavo che qualcuno farà con passione per poi metterli on line per tutti ma alla fine non si è fatto in praticha meno di quello che facevano i pirati con gli originali in quanto dumpare software originale per c64 ove ancora oggi molte case rivendicano tuttora i diritti e metterlo in rete si incorre comunque nelle violazioni dei diritti d'autore visto che se pur scarico un gioco dumpato dall'originale e le scansioni dei vari manuali, non avrò mai l'originale incorrendo cosi nella violazione di tale legge che ribadisce che copiare non è illegale purché sia ad uso privato e possedendo soprattutto l'originale.
Con questo saro' andato per molti sicuramente offtopic ma era per evidenziare il discorso che anche le produzioni pirata hanno fatto la storia del c64 ed è giusto che prendano oggi un loro spazio nella memoria storica di questa macchina.
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« Risposta #21 il: 23 Novembre 2009, 12:35:03 »
 
Citazione
Con questo saro' andato per molti sicuramente offtopic ma era per evidenziare il discorso che anche le produzioni pirata hanno fatto la storia del c64 ed è giusto che prendano oggi un loro spazio nella memoria storica di questa macchina.

Nessuno ha detto il contrario. Personalmente non apprezzo per nulla i vari Special Program & C. ma ritengo utile che siano preservati, convertiti e documentati. E bravo chi lo fa.
Il fatto che ready64 non se ne occupi non vuol dire che io stesso non abbia dato in passato il mio *robusto* contributo a questa causa e se la cosa non è risaputa è solo per motivi indipendenti da me.

Citazione
Poi nel retrogaming particolarmente per il C64 mi asterrei dal tirare in ballo discorsi moralisti riferiti alla pirateria e rispolverare discussioni come "originale vs pirata".

I videogiochi sono un'opera dell'intelletto umano ed esprimono un valore artistico oppure sono un mero prodotto commerciale?
Perchè se io pirato un prodotto commerciale creo un danno di tipo economico ma se stravolgo un'opera d'arte, la mutilo, gli cambio nome, rimuovo gli autori e via discorrendo non sono un pirata, sono un *vandalo*. Un vandalo che crea ignoranza e disinformazione.

Comunque noto che quando si parla di pirateria si fa sempre lo stesso errore, ci si riferisce ad essa in maniera generale, quando al suo interno esistono grosse differenze. Cosa c'entrano i crack della scena con le compilation di Special Program? Nulla.
Cosa c'entra l'operato di un sito che preserva un videogame senza guadagnarci niente con Armati o SIPE che ci guadagnavano sopra bei soldoni? In pratica sono entrambi "pirati", ok, ma filosoficamente c'è un abisso.
Quindi riferirsi al termine "pirateria" in modo generico a mio avviso può essere fuorviante.
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« Risposta #22 il: 23 Novembre 2009, 15:04:55 »
 
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I videogiochi sono un'opera dell'intelletto umano ed esprimono un valore artistico oppure sono un mero prodotto commerciale?
Perchè se io pirato un prodotto commerciale creo un danno di tipo economico ma se stravolgo un'opera d'arte, la mutilo, gli cambio nome, rimuovo gli autori e via discorrendo non sono un pirata, sono un *vandalo*. Un vandalo che crea ignoranza e disinformazione.

Ma infatti per quanto riguarda le varie differenze nel campo della pirateria e la pirateria in senso stretto sono pienamente daccordo.
L'unica cosa è che ritengo giusto (e con questo non vuol dire essere tenuti a farlo sia ben chiaro, è solo un'opinione) che anche le produzioni "vandaliche" per C64 debbano avere la loro parte di storia nella vita del piccolo commodore e non solo, perché sono state parte di storia a tutti gli effetti. Tutto qui. Che veniva distribuito Ghost'n'Goblins per esempio sotto il nome di Zombie era un vero crimine. Ma quanti crimini hanno fatto parte della storia?  :rtfm:  
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« Risposta #23 il: 24 Novembre 2009, 16:40:09 »
 Vi dice niente una certa Niwa Soft? ;)

L'immagine non è presa dalla rete.


Certamente sì. In un magazine Italiano dedicato al mondo Commodore era presenta una intervista/reportage dove il giornalista comprava e provava diversi giochi piratati Italiani dal suddetto punto vendita...

Gli esiti, a suo dire, negativi: caricamenti sbagliati, manuali mal fotocopiati... e così via. Adesso non ho sottomano il volume, però c'è anche un'intervista ad Armati dove egli spiega la sua redenzione e l'ingresso nel mercato come Software House (ricordo visivamente un gioco su James Bond e quello sulle Bocce). Indubbio però è l'apporto dato da questo tipo di mercato, che ha spinto tanta gente ad acquistare il Commie. E tutt'ora, girando in lungo ed in largo, se ne trovano di cassette ancora imballate! Sfiderei chiunque a trovare un gioco in DOS (originale, figuriamoci pirata) ancora vergine :P

Tanti fan avrebbero prematuramente abbandonato il C64 se non ci fosse stato un flusso continuo di nuovi giochi - e questo flusso spesso era dato dai giochi pirata.

Roberto

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« Risposta #24 il: 24 Novembre 2009, 18:07:10 »
Citazione da: "Oge"
Certamente sì. In un magazine Italiano dedicato al mondo Commodore era presenta una intervista/reportage dove il giornalista comprava e provava diversi giochi piratati Italiani dal suddetto punto vendita...

Gli esiti, a suo dire, negativi: caricamenti sbagliati, manuali mal fotocopiati... e così via. Adesso non ho sottomano il volume, però c'è anche un'intervista ad Armati dove egli spiega la sua redenzione e l'ingresso nel mercato come Software House (ricordo visivamente un gioco su James Bond e quello sulle Bocce).
Commodore Gazette numero 6 del 1987, sto per mettere online scansioni+versione e-text.
E' il miglior dossier sulla pirateria mai pubblicato, a mio giudizio.

PS ovviamente l'intervista è ad Arioti, ARMATI era il "marchio".
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Wizkid

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« Risposta #25 il: 24 Novembre 2009, 18:53:52 »
Citazione da: "Uzumaki.Naruto"
Un po' come accadde in tempi più recenti alla playstation che nonostante fosse meno performante del dreamcast, nonostante quest'ultima fosse uscita per altro prima, la possibilita di modificare facilmente il blocco regionale interno sulla playstation ha permesso il suo successo quasi ai livelli del C64 in Italia.
Purtroppo mi tocca corregerti, la Playstation è uscita mooooolto prima del Dreamcast, ben 4 anni (Playstation 1994, SEGA Dreamcast 1998), quindi è ovvio che fosse meno performante, cosa che comunque non gli ha impedito di stravincere sulla console Sega grazie esclusivamente ad un parco giochi nettamente superiore in fatto di qualità e quantità. E' indubbio che la prima Playstation ha avuto a disposizione dei titoli eccellenti, molti dei quali sono tutt'oggi annoverati tra i migliori videogiochi di tutti i tempi. E' vero che la pirateria influisce sulle vendite di una macchina rispetto ad un'altra in quanto facilita la reperibilità del software per essa prodotto, ma è pur vero che è la qualità di questo software a generare tutto il fenomeno. Tutte le macchine di grande successo hanno avuto come comune denominatore l'eccelenza dei titoli per esse sviluppati, Atari VCS 2600, Commodore 64, NES, Amiga, Sega Megadrive, Super Nintendo, Game Boy (tutte le sue incarnazioni), Playstation, XBox, tutte queste macchine che ho citato hanno venduto a rotta di collo grazie agli ottimi giochi dei rispettivi cataloghi e ti stupirà sapere che fra queste ce n'è una per cui la pirateria ha infulito in modo molto marginale e guardacaso è in assoluto la più venduta di tutti i tempi, il Game Boy (pressocchè ZERO pirateria, fatto dovuto al supporto adottato per il software, ovvero le cartucce ROM).
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« Risposta #26 il: 24 Novembre 2009, 23:50:02 »
 Hai ragione mi sono sbagliato sulla data di pubblicazione. Ma in quanto a prestazioni e qualità dei titoli resto della mia idea che il dreamcast ha trovato un terreno poco fertile nonostante le sue prestazioni erano prossime alla PS2 con titoli di qualità che andavano oltre il commerciale e parlo per esperienza, ma qui non è luogo di tale discussione.

Rimanendo in tema, tralasciano qualche caso ecezionele, il C64 era in una situazione favorevole in Italia proprio perché da ottima mentalità sfruttatrice, i pirati hanno preso al balzo la stragrande propaganda pubblicitaria che a quei tempi si faceva a suo favore. Ma sebbene in sordina rispetto alle distribuzioni per il commodore, altre macchine come Spectrum e MSX, considerate macchine inferiori al C64, hanno avuto la loro cresta dell'onda in Italia proprio grazie alla pirateria: ancor di piu' per MSX in quanto non arrivava quasi nulla in Italia ufficialmente e cio che gli utenti sono riusciti ad avere, potendo apprezzare queste macchine a pieno, è proprio grazie alle varie special program, playgames, linguaggio macchina &co.
Come si puo' notare in questo caso se non fosse stato per la pirateria la diffusione di macchine "non commodore" sarebbe cessata ancor prima di quando accadde.
Poi entra il fattore economico. Gli utenti medi del C64 erano ragazzini e ovviamente era preferibile avere un C64 anziché una console dato che i titoli originali constavano le loro belle 20.000 £ o più e quindi fuori portata dai ragazzini che non osavano sempre chiedere ai genitori tali cifre all'epoca alte per potersi poi ritrovare un solo gioco.
Quindi la cosa piu conveniente era rivolgersi a produzioni pirata, garantendosi una videoteca ludica più vasta a costi contenuti: cosa non possibile con una console.
Il Gameboy è nato per una particolare utenza che non è certo quella casalinga seppur personale. Nasceva come supplemento portatile al divertimento elettronico ma non come console di base, di conseguenza le richieste di titoli, per altro contenuti nei costi, erano più modeste, quindi non interessava trovare un sistema di piratare software.
Il C64 probabilmente sarebbe rimasto ugualmente al primato anche senza pirateria, ma di certo non avrebbe raggiunto i livelli registrati di diffusione.
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« Risposta #27 il: 25 Novembre 2009, 00:37:44 »
Citazione da: "Wizkid"
Game Boy (pressocchè ZERO pirateria, fatto dovuto al supporto adottato per il software, ovvero le cartucce ROM).
Stai scherzando? I warez GB e GBA esistono da sempre, i giochi sono copiatissimi tant'e' vero che la cracking scene GB conta decine di gruppi. Ogni ROM puo' essere copiata e non e' necessario che rimanga tale.
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« Risposta #28 il: 25 Novembre 2009, 01:47:11 »
Citazione da: "iAN CooG"
Citazione da: "Wizkid"
Game Boy (pressocchè ZERO pirateria, fatto dovuto al supporto adottato per il software, ovvero le cartucce ROM).
Stai scherzando? I warez GB e GBA esistono da sempre, i giochi sono copiatissimi tant'e' vero che la cracking scene GB conta decine di gruppi. Ogni ROM puo' essere copiata e non e' necessario che rimanga tale.
Verissimo, e a questo aggiungo che c'è sempre stato un fiorente mercato di cartucce pirata (provenienti di solito da taiwan/hong kong) per snes e gameboy, e ancora prima per nes.

Andando proprio all'inizio del fenomeno, esisteva tutto un mercato parallelo di cartucce pirata persino per atari vcs, in italia si trovavano spessissimo: tanto per dire che la situazioni ha origini davvero antiche. Qualche esempio qui

http://www.atarihq.com/museum/2678/games/pirate/index.html

 

Wizkid

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« Risposta #29 il: 25 Novembre 2009, 04:26:01 »
 Raga non dite frescacce plz! Sono d'accordo che c'era pirateria pure sulle console a cartucce, ma la sua diffusione non è assolutamente paragonabile a quella dei vecchi home computer 8 e 16 bit. Per quanto riguarda le vecchie console solo 1 utente su 50 si avvaleva della pirateria, dati inconfutabili e facilmente verificabili andando a vedere il numero di giochi venduti per quelle macchine che era altissimo rispetto a quelli per computers anche per quanto riguarda titoli di poco valore. Io colleziono materiale di tutti i tipi e vi garantisco che trovare un gioco per console, anche quelle più vecchie è decisamente più facile rispetto al mazzo che mi faccio per reperire giochi per computers della stessa epoca (e non centra nulla il discorso del deterioramento dovuto al supporto ma semplicemente per il numero di copie tutt'ora disponibili sul mercato dell'usato). Prima di parlare bisogna documentarsi a mio avviso senza fare i saccenti e sparare frasi "sciocchine" per usare un termine simpatico tipo:

Citazione da: "iAN CooG"
Stai scherzando? I warez GB e GBA esistono da sempre, i giochi sono copiatissimi tant'e' vero che la cracking scene GB conta decine di gruppi. Ogni ROM puo' essere copiata e non e' necessario che rimanga tale.

I warez? te lo dico io come stavano realmente le cose: erano diffusi solamente tra chi sapeva della loro esistenza e aveva sufficiente pazienza e "coraggio" per ordinare copiatori e altro materiale dall'estero. Sono anni che sono in contatto con appassionati e collezionisti di console e tra le tante cose che difficilmente si riesce a reperire ci sono ad esempio i vari copiatori tipo Profighter o Wild Card per Megadrive e Super Nes, si tratta quindi di prodotti di nicchia, niente a che vedere con la DILAGANTE pirateria dei vecchi computers 8 e 16 bit.
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