Aggiungo anche io i miei 2 bytes a questo thread.
Recentemente ho discusso con Rob in una chat sull'argomento dove mi “rimproverava”
di aver trovato aspetti positivi nella distribuzione di giochi pirata in edicola… e in effetti l’aspetto “positivo” che ho trovato è, come accennato da Rob, riferibile più alla pirateria in generale, almeno quella intesa come “gratuita” o quasi, quella della “scena” o degli amici degli amici che copiano giochi per diffondere software altrimenti irraggiungibili o almeno impossibili da visionare se non indirettamente, anche se, per quella che è stata la mia personale esperienza nei primi anni '80, mi sono drogato di cassette SIPE e simili, e francamente, non vedo come avrei potuto accedere a giri "pirata" già da subito... l’informatica non era certo quella di adesso… ma IMHO la "colpa" se la vogliamo trovare, non è riconducibile ai signori SIPE et simili…
Ricordo infatti che già ai tempi dell'Atari 2600 (si, già allora) in un negozio, di cui posso fare nomi e cognomi, “Supergames” in via Vitruvio, 38 – Milano, dove abitualmente compravo i giochi per il mio adorato Atari 2600 (mi ricordo in particolare due cartridge della Parker Brothers, Frogger e Spider Man), mi recai subito dopo aver ricevuto in regalo per natale lo Starpath Supercharger (sistema che permetteva di caricare i giochi da cassette audio sull’Atari 2600) e quando andai a comprare “Escape from the Mindmaster” mi offrirono, con mio immenso stupore, la versione “copiata” a meno della metà del prezzo… io che non sapevo nulla di cosa fosse una “copia” chiesi timidamente: “ma che differenza c’e’?”... risposta: “nessuna, a parte la copertina in bianco e nero anziché a colori (fotocopiata)”… cosa doveva fare, secondo voi, un timido ragazzino di 14 anni alle prese con i problemi di risparmio sulla paghetta settimanale? Non sapevo certo nulla ne di regole di mercato o problemi di copyright! Al contrario del negoziante che invece poteva impunemente vendere le cassette copiate guadagnandoci il doppio a scapito del produttore e del distributore!
E cosa dire negli anni successivi, anni del C64 e dello Spectrum, con gli scaffali dei negozi pieni di copie di giochi anziché di originali? Centinaia, migliaia di cassette audio copiate, dischetti per C64 pieni di compilation di giochi venduti impunemente alla luce del sole nei negozi di informatica?
Intendiamoci, non sto giustificando i “copiadores” da edicola esentandoli da colpe, sono stati approfittatori della situazione tanto quanto i negozianti tradizionali, hanno solo utilizzato un differente circuito distributivo, ma, in conclusione, la vera colpa della situazione Italiana, la dobbiamo alla mancanza di lungimiranza dei nostri governanti che allora come ora, non sono assolutamente reattivi alle novità del mercato. Non sono riusciti a colmare il vuoto normativo nel tempo utile ad un mercato vivace e in rapidissima evoluzione come quello del videogioco. E quando ci sono riusciti, se non sbaglio con una legge apposita nel 1990, la situazione era ormai “di fatto” danneggiata, dove i negozianti sono andati avanti ancora per anni a proporre dischetti copiati dei giochi per Amiga anche quando ormai era “ufficialmente” illegale. Ci sono voluti anni per arrivare ad una situazione stabile e simile al resto del mercato europeo, con la pirateria non certo scomparsa, ma relegata alla sua “naturale” esistenza (sarebbe un errore colossale negare l’evidenza e dire che la pirateria non esiste o non “dovrebbe” esistere).
Per fare un esempio, pensate se lo stesso vuoto legislativo fosse esistito al momento del lancio dei film in DVD!, altro che copie dal marocchino! Pensate ai negozi liberi di vendere copie dei film, oppure di trovare in edicola film in DVD con il titolo cambiato :lol: … come sarebbe l’attuale situazione del mercato cinematografico italiano? Non si può dire che la pirateria esistente nel mercato audio/video non danneggi in qualche modo il mercato stesso, ma resta comunque un fenomeno relegato e perseguito, lasciando liberi i produttori cinematografici di guadagnare comunque da un mercato regolamentato.
Io, appassionato di cinematografia, possiedo più di 400 DVD originali, anche se faccio parte da sempre di quella ristretta cerchia di “smanettoni” che hanno potuto sin da subito scaricare i film in DivX da Internet o copiare i DVD affittati, prima su cd e adesso su DVD-R…
p.s.
nel 1984, dopo diversi minuti di indecisione, optai per comprare comunque l’originale di Escape from the Mindmaster, un po’ perché comunque avevo già risparmiato i soldi necessari ma soprattutto perché la copertina a colori mi piaceva molto di più della fotocopia in b/n
… anche se insieme comprai subito una copia di “Rabbit Transit”…
Buona notte!