Mai tirar via l'integrato facendo leva sotto di esso. Ti è andata bene che si sono spezzati i piedini del chip. Spesso vengono via le piste dalla scheda oppure, ancora più facile, tiri fuori i cilindretti ramati dai buchi della motherboard. Quando si dissalda un chip bisogna arrivare ad estrarlo senza forzare minimamente, facendolo venir fuori così come è entrato.
Nel caso in cui si sia certi che il chip è difettoso oppure non si sa se funziona ma trattasi di un componente di uso comune e facilmente reperibile, conviene spezzare accuratamente i piedini uno dopo l'altro e poi estrarre i monconi scaldandoli col saldatore. Per tagliare i piedini dell'integrato serve una tronchesina con punta sottile e ad angolo. In qualche raro caso possono andare bene le forbicine per le unghie.
Per dissaldare gli integrati senza rompere nulla ci sono varie possibilità, ognuna con vantaggi e svantaggi. Innanzi tutto c'è un'enorme differenza tra il dissaldare da schede a singola faccia e il dissaldare da schede a doppia faccia o (peggio) multistrato. Con le schede a singola faccia, l'accoppiata saldatore+succhiastagno ci permette di andare praticamente a colpo sicuro. Purtroppo i nostri C64 sono a doppia faccia, quindi per dissaldare un componente ci vuole molta pazienza se si usa il succhiastagno, poiché i fori della scheda sono appunto rivestiti di rame e stagnati fino al lato opposto. Bisogna riprovare più volte su ogni piedino (ristagnandolo e aspirando) finchè non è completamente "scollato" all'interno del cilindretto. Può rivelarsi ostico qualora i cilindretti siano particolarmente stretti, come sulle schede dei Plus/4 e dei drive 1571. Quando tutti i piedini si muovono liberamente nei loro cilindretti si può estrarre il chip. A volte mi aiuto con un ago per staccare i piedini dalle pareti dei cilindretti (se la superficie di contatto è sufficientemente piccola): stacco un piedino facendo leva su quello accanto. Così tempo fa sono riuscito a zoccolare tutta la ram di uno Spectrum 48K.
La trecciola dissaldante invece non mi è mai stata di particolare aiuto.
Se poi hai intenzione di fare molti lavori di questo tipo potresti considerare l'acquisto di una stazione dissaldante, dotata di uno strumento con punta riscaldata e cava collegata a un sistema che aspira alla pressione di un tasto. Dovrebbe rendere tutto molto più semplice, ma uso il condizionale perché non ne ho mai posseduta una. Esistono poi le stazioni ad aria calda particolarmente indicate per componenti a montaggio superficiale (anche queste mai provate da me).
Una cosa che non ho mai provato e che potrebbe semplificare l'operazione è spennellare un po' di pasta flussante sui contatti, sia sul lato saldature che sul lato componenti prima di cominciare il lavoro. I residui di flussante vanno poi rimossi con alcol isopropilico.