Autore Topic: Pagina Sui Giochi "da Edicola"  (Letto 3481 volte)

Massi cadenti

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Pagina Sui Giochi "da Edicola"
« il: 26 Novembre 2005, 05:45:10 »
 In riferimento alla pagina linkata da Rob nelle FAQ, ossia questa, visto che il commento che ho lasciato lì è venuto tutto sballato come impaginazione, mi permetto di rimandarlo sul forum. Il commento era questo (leggermente integrato):

Bell'articolo, andrebbe aggiornato con un paio di note:
- Edicolac64
Erede del defunto XP64, ne raccoglie pressoché tutto il materiale, oltre a numeroso materiale inedito donato da appassionati che ancora oggi continuano a preservare le immagini delle cassette da edicola. Dedicato particolarmente ai computer :c64: (a differenza del Progetto Edicola, che è più generico su tutti gli home computer degli anni '80, compresi Spectrum e MSX), contiene una biblioteca di centinaia di dump provenienti da molte cassette da edicola e un motore di ricerca interno per i giochi contenuti nelle cassette.

- Pagina su quelle che chiamo "le cassette napoletane" (questo è mio, odio autopromuoverlo, ma devo purtroppo constatare che alcuni ne hanno addirittura scopiazzato il contenuto per postarlo altrove senza darmi i giusti crediti, quindi tanto vale che venga linkato l'originale prima che qualcun altro ne proponga una sua versione)
A Napoli oltre alle cassette da edicola "italiane" esistevano anche altri tipi di cassette che pur essendo vendute in edicola a prezzo stracciato ed essendo ovviamente piratate, mantenevano i nomi originali. In questa pagina, Massi cadenti, oltre che un tributo e un ricordo vuole fare una storia di come la città partenopea abbia vissuto l'epopea del C64 e in generale del fenomeno pirateria di quegli anni (ovviamente puoi non linkarlo e se lo fai puoi scrivere quello che ti pare come introduzione).

Andrebbe anche specificata meglio la parte relativa alla legge sul copyright. A quanto mi risulta, solo alla fine degli anni '80-inizio '90 vi fu la prima condanna per violazione del copyright sul software, il primo caso avvenne proprio a Napoli (non ho il link della sentenza sottomano, fai una ricerca con "Pompa" e "copyright" o "Pompa" e "diritto d'autore" su Google), seguita da altre condanne e retate in varie città italiane (nel 92 ricordo che si parlò pure su Zzap! del famoso Computer House di Rimini -ovviamente senza farne il nome- che tu che sei di lì dovresti ricordare meglio di me).

Prima la legge del copyright, aggiornata al software solo in tempi recenti, si basava per il software sulla vecchia versione del 1943 che riguardava la musica (aggiornata anche quella, poi), che diceva (ma vado a memoria e non ho la documentazione sottomano, bisognerebbe fare ricerche approfondite o chiedere a un legale) principalmente che cambiare alcune note di un brano, specie se nella parte principale, rendevano quel brano diverso. Quale parte più principale del titolo, quindi? :D Ovviamente cambiando il titolo il "copyright" passava in mano a SIPE, a Pubblirome e via dicendo (che ovviamente mai intrapresero azioni legali contro i tanti ragazzini che si scambiavano le loro cassette :P).

Le uniche cassette da edicola "autorizzate" erano quelle della Jackson (ricordo la serie oro in particolare) e quasi tutte quelle della Systems, anche se in un caso (c'era un post su ICE che ne parlava) quest'ultima non pagò i diritti per una cassetta che produsse.
In ogni caso, negli anni '80 il concetto di diritto d'autore era molto più fumoso di oggi, basti pensare a Gundam che quando fu trasmesso (sulla *RAI*) nessuno, e dico nessuno, aveva mai dato un soldo alla casa madre in Giappone (Bandai o Sunrise? Non voglio dire cavolate, comunque una delle due). Anche le riviste del settore, a parte Zzap!, se non favorivano direttamente, quantomeno "tolleravano" (almeno in quel periodo) le violazioni di copyright, specie quelle non a fine di lucro (su tutte proprio CCC).

PS Ti confermo che l'altro webmaster del defunto XP64 si chiama GameMaster. Tutto attaccato, e non sono sicuro sulla M maiuscola visto che ormai si fa chiamare Archmage e si occupa di Ventura, gioco di ruolo autoprodotto e gratuito a cui anche il sottoscritto partecipa :D (vedi link)

PPS Credo che le nostre pagine (questa tua sulle cassette italiane e la mia sull'Alga Soft) siano nate più o meno in contemporanea (forse la tua ha qualcosa in meno... non c'è la data), ma giuro che la tua l'ho letta solo ora e come comunque puoi notare la mia è ancora piuttosto scarna. Non vedo neanche male l'idea di poterle mettere insieme, o di lasciare un trafiletto per le cassette "napoletane", sempre che tu sia d'accordo ovviamente.
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iAN CooG

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« Risposta #1 il: 26 Novembre 2005, 15:35:17 »
 
Citazione
Gundam che quando fu trasmesso (sulla *RAI*)
Questa del Gundam trasmesso sulla RAI non mi risulta, controlla un po' le tue fonti.

Citazione
Bandai o Sunrise?

Bandai per i Gadget (modellini e giocattoli) Sunrise per la serie TV
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eregil

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« Risposta #2 il: 26 Novembre 2005, 16:11:05 »
 La discussione riguarda il sito, e "tocca" anche il Commodore 64, quindi mi sembra d'uopo spostarla nella sezione (appunto) Commodore 64...

*spost'*

grazie per l'attenzione
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Massi cadenti

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« Risposta #3 il: 26 Novembre 2005, 16:43:02 »
 
Citazione da: "iAN CooG/HF"
Citazione
Gundam che quando fu trasmesso (sulla *RAI*)
Questa del Gundam trasmesso sulla RAI non mi risulta, controlla un po' le tue fonti.
Hai ragione, ho controllato meglio sul sito listacartoni.it ed era su TMC. Comunque la vicenda dei diritti è purtroppo vera :(
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koseidon72

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« Risposta #4 il: 10 Dicembre 2005, 01:14:32 »
 Scusa massi cadenti ma non mettiamo in giro voci fasulle che poi possono portare a querele, tra l'altro giustificate.

Gundam che cmq fu trasmesso per la prima volta a Roma su Quinta Rete nel 1980 e a seguire su altre emittenti locali consorziate per poi approdare ma solo nel 1982 su Tmc, non e' "arrivato" in Italia senza che la casa di importazione non ne avesse pagati i relativi diritti.

Prima di alimentare notizie assolutamente false e tendenziose, pensiamoci 2 volte perche' poi potrebbero succedere eventi spiacevoli per la non curanza di certe cose che si scrivono.

Hai una prova di quello che dici? Immagino di no e quindi non puoi certo affermare o sostenere queste cose.

Non ce l'ho assolutamente con te ma metto in guardia tutti coloro che come te incappano in delle leggerezze senza accertamenti sul reale accaduto dei fatti che poi si dimostra completamente opposto.


Ciao
 

Massi cadenti

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« Risposta #5 il: 10 Dicembre 2005, 07:42:19 »
 
Citazione da: "koseidon72"
Scusa massi cadenti ma non mettiamo in giro voci fasulle che poi possono portare a querele, tra l'altro giustificate.
Da parte della sedicente V.I.D.? Non ho problemi.

Citazione
Gundam che cmq fu trasmesso per la prima volta a Roma su Quinta Rete nel 1980 e a seguire su altre emittenti locali consorziate per poi approdare ma solo nel 1982 su Tmc, non e' "arrivato" in Italia senza che la casa di importazione non ne avesse pagati i relativi diritti.
Allora, premesso che il sito listacartoni.it lo ritengo più che affidabile perché si basa su molte fonti documentate e in ogni caso esiste da secoli (addirittura dal 1996), e riporta come data di prima messa in onda il 9 febbraio 1980 su TMC alle ore 19:10, e in più aggiunge:
Citazione
Chi l'ha visto? Le prime 26 puntate sono state trasmesse su Montecarlo dal 9/2/1980 al 5/3/1980 alle 19.10 con il titolo Gundam. Pochi mesi dopo sono state trasmesse in Italia da varie tv locali. Il resto delle puntate sono state trasmesse su Montecarlo dal 6/5 con il titolo "Il ritorno di Gundam" fino al 18 maggio. L'ultima replica di cui abbiamo notizia risale all' inizio degli anni 90 (pero' su IAC qualcuno ha detto di aver visto 1 o 2 puntate su una tv del nord Italia nel 2000). Si dice che il totale degli episodi trasmessi sia di 39 su 43. In realtà nelle registrazioni che circolano tra gli appassionati (probabilmente provenienti dalla stessa fonte, visto che ai tempi pochi avevano il videoregistratore) mancano quattro episodi (30,33,39,40 per chi ama il lotto un'ottima quaterna secca), però diversi si ricordano di avere visto all'epoca gli episodi mancanti.
Questo per quanto riguarda la data e la TV su cui è stato trasmesso la prima volta.

Per quanto riguarda la vicenda dei diritti, oltre alle numerose fonti su Usenet di cui puoi anche fare a meno di fidarti, oltre al fatto che tutta IAC ne è a conoscenza ed è passato (nel 2002, quindi prima di quello per cui sto parlando) anche su IBC (unico caso di anime doppiato in italiano passato su IBC proprio perché normalmente non possono passarci da manifesto ma per via del fatto che nessuno aveva in quel momento i diritti in Italia -ripeto, parliamo del 2002, cioè prima del 2003 quando la associazione WonderZone ha iniziato a pubblicizzare il progetto- è stata fatta un'eccezione), è più difficile evitare di fidarsi di iniziative come il Progetto Restauro Gundam RX78, che dice testualmente in questa pagina:
Citazione
Nel 1980
La Olympus merchandise vende alla Vid (Video International Distributors) la concessione per l'italia dei diritti Televisivi e del Merchandise della Serie, per un corrispettivo da pagare ad un anno dalla cessione delle bobine originali.

Nel 1981
La Sunrise, a seguito del mancato pagamento dei diritti della Serie da parte della Vid, decise di bandire in Italia sia la stessa società, che la Serie sino a tempi migliori.

Visto che questi tizi hanno avuto a che fare con la Sunrise e sono attualmente i detentori dei diritti della traccia audio italiana e gli unici ad esserne legalmente titolati perché gli unici ad averla depositata alla SIAE visto che all'epoca nessuno l'ha mai fatto per non dover pagare miliardi di lire alla Sunrise (come spiegato chiaramente in quest'altra pagina), penso che ne possano sapere molto di più di chi a tutt'oggi continua a sostenere frasi come le tue (tranquillo non sei l'unico).

PS Ci sono poi altre pagine meno ufficiali, che comunque spiegano altrettanto bene la vicenda dei diritti, questa è estesa anche ai manga e agli OAV. In realtà però è poco aggiornata.
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Roberto

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« Risposta #6 il: 22 Dicembre 2005, 11:52:33 »
 Ciao Massi cadenti grazie per il tuo commento, che è certamente interessante e gradito.
Diciamo che l'articolo che ho scritto è "figlio del suo tempo", nel senso che ad esempio edicolac64 di bubusan non è citato perchè ancora non era nato, e c'è ancora il link a xp64.
Mi riprometto di aggiornare almeno i link, compreso il tuo, in un futuro che mi auguro non sia troppo lontano (prima voglio dare la priorità ad altre cose, vedi CCC e sez download).
Per forza di cose, l'articolo rimane in superficie, difatti non ritengo di essere in grado di sviscerare l'argomento da solo e nemmeno di potermi esprimere in maniera sempre corretta, vuoi per la fretta (il tempo è sempre poco per gli hobbie) vuoi per altri limiti contingenti.
Inoltre il tema si presta anche ad interpretazioni vagamente soggettive: hai voglia a dire che tali cassette erano una porcheria, che erano un furto morale e che erano buggate: c'è chi le ama, chi è affezionato dal ricordo di quei giochi che potrebbe sentirsi offeso da espressioni troppo forti. Ciò implica che ho dovuto affrontare la cosa con un certo tatto.
Una mia mancanza, me ne rendo conto a posteriori, è quella di non aver affrontato la questione dal punto di vista diciamo "imprenditoriale". E questo perchè davo per scontato troppe cose, finchè una discussione di qualche tempo fa non mi ha aperto un pò gli occhi.
Perchè i capitali italiani venivano investiti per piratare i titoli all'estero invece di sovvenzionare programmatori italiani?
La risposta è semplice, è più facile pagare un "craccatore" per sproteggere ghost'n goblins e prendere (=rubare) il gioco già fatto all'estero, piuttosto che investire nel lavoro di un programmatore che impiega 6 mesi per creare un gioco originale sulla qui qualità non vi sono grandi certezze.
Ma ora sto divagando troppo. :mattsid:  
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