Autore Topic: I Cloni All'epoca Del Commodore 64  (Letto 2395 volte)

Antiriad

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I Cloni All'epoca Del Commodore 64
« il: 18 Novembre 2012, 18:40:00 »
 L'ultima intervista ad Andrea Pompili ha risvegliato in me il ricordo delle polemiche sui cloni, scoppiate sul finire degli anni 80. Innanzi tutto trovo assurdo che Zzap inglese ha dato, evidentemente per rappresaglia, un voto globale del 30% a un giocone come Catalypse (di certo non inferiore ad Armalyte) mi piacerebbe leggerla questa recensione (non l'ho trovata sul sito inglese di zzap!) se la trovate postate pure il link. Mi viene voglia di dire: ma cosa leggevamo all'epoca?
In secondo luogo trovavo ( e trovo) sterili quelle polemiche fatte in un contesto assurdo dove la pirateria allegramente prosperava in diversi settori, ad esempio in  edicola e senza che nessuno facesse niente  :gerico:
Direte voi che stiamo parlandi di giochi orginali, ma i cloni sono sempre esistiti, e fin dagli albori della storia dei VG. Faccio un solo esempio: il coin-op Logger, del lontano 1982, uno spudorato clone di  Donkey Kong in tutto e per tutto simile nei livelli,con un pinguino al posto di Mario, ma si potrebbero fare tantissimi esempi in merito. Mi sono sempre chiesto: perché poi solo in quegli anni scoppiò  il putiferio? Per caso erano state toccata delle software house importanti? ( Nintendo e il caso "Giana sister").
 Oggi cosa direbbero i puritani alla Marco Auletta davanti ai tanti cloni di Doom, Warcraft etc. etc?  

saluti

A.

AndreaP

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I Cloni All'epoca Del Commodore 64
« Risposta #1 il: 19 Novembre 2012, 14:43:29 »
 La questione che sollevi è interessante. Prima di tutto la recensione di Catalypse la trovi sul sito zzap64.co.uk (assieme alle scansioni di tutto zzap64) per esempio partendo da qui: http://amr.abime.net/review_49840

Leggendola si noterà la superficialità con la quale è stata scritta, come del resto superficiali erano gran parte delle recensioni di quell'epoca, sia della redazione inglese sia di quella italiana: l'interesse verso gli 8 bit era praticamente terminato e quello è "ciò che passava il convento". Certo questo non deve essere la scusa per fornire giudizi sbagliati, ma credo che la storia abbia reso giustizia al buon gioco di Pompili la cui unica pecca, a pensarci bene, è quella di essere uscito troppo tardi. C'è anche da considerare che Armalyte era un gioco Thalamus, quindi anche questo particolare poteva aver influenzato il giudizio, volendo essere maliziosi.

I cloni sono sempre esistiti, vero, anzi nella prima fase dell'evoluzione dell'home computing erano all'ordine del giorno: ricordiamoci che quelli che tiravano il mercato erano i coin-op americani e giapponesi, dunque avere una conversione dei giochi di grido (anche non ufficiale, simile, analoga, clonata, copiata, ispirata) garantiva alte vendite alle software house. Certe società inglesi (Penso a Interceptor Micros, Anirog, ma anche SuperSoft e mille altre) erano proprio specializzate in questo tipo di prodotti (spesso anche di scarsa qualità) ma sapevano benissimo che, se si fossero spostati dalle vendite locali in UK, una causa penale sarebbe probabilmente arrivata. C'erano delle console (tipo il Creativision) i cui giochi d'azione erano praticamente tutti cloni coi personaggi cambiati degli omologhi da sala giochi.

Le cause arrivano solitamente quando ci sono molti soldi di mezzo, soprattutto per acquisire licenze milionarie: nei primi anni '80 ebbero molto risalto le cause intentate da Atari contro terzi, per esempio contro la Magnavox per K. C. Munchkin, un clone di Pac-Man, http://jsmess.textfiles.com/kcmunchkin/ oppure contro la Imagic per Demon Attack, che ritenevano troppo simile a Phoenix http://www.nytimes.com/1983/01/05/business...it-settled.html

Il confine tra ispirazione, plagio e originalità è sempre stato molto vago ed è proprio uno dei temi delle leggi sul diritto d'autore e della giurisprudenza a riguardo: si tratta di evidenziare ciò che caratterizza un gioco e lo rende diverso da tutto il resto, per cui se sostituiamo a Pac-Man un pesce e ai fantasmi delle aragoste, si tratta ancora lo stesso gioco? Great Giana Sisters è un clone spudorato di Super Maio Bros e Terry's Big Adventure no?

C'è anche un articolo su Ready64 (tratto dalla rivista K) che parla dell'argomento

http://ready64.org/articoli/leggi/idart/69/...k-1989-gennaio-

Antiriad

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I Cloni All'epoca Del Commodore 64
« Risposta #2 il: 19 Novembre 2012, 21:17:49 »
 Caro Andrea, mi trovo perfettamente d'accordo con te. L'articolo tratto dalla rivista K mi sarà sfuggito (io che ho letto tutto ready64 o quasi), comunque sapevo già delle scaramucce precedenti nel mondo dei vg, specie tra i produttori nipponici,  per questo mi sono chiesto perché tra gli 8 bit proprio in quel frangente e non prima, visto che 64 e compagnia cantante esistevano già dal 1982. Potrebbe essere che l'intervento di una major come la Nintendo su Giana Sister abbia poi dato coraggio ad Activision e ad altre software house su una questione che resta dubbia e a tratti ridicola. Ancora oggi esistono forti polemiche sul plagio, basta ricrodare cosa é successo tra Apple e samsung sugli smaprtphone, con l'azienda americana che ha accusato di plagio quella coreana, quando sappiamo benissino che il software con le icone già l'aveva l'amigaos e prima di commodore l'aveva inventato Xerox. Queste tipologie di diatribe sono esistite ed esisteranno sempre.

ciao

A.