La questione che sollevi è interessante. Prima di tutto la recensione di Catalypse la trovi sul sito zzap64.co.uk (assieme alle scansioni di tutto zzap64) per esempio partendo da qui:
http://amr.abime.net/review_49840Leggendola si noterà la superficialità con la quale è stata scritta, come del resto superficiali erano gran parte delle recensioni di quell'epoca, sia della redazione inglese sia di quella italiana: l'interesse verso gli 8 bit era praticamente terminato e quello è "ciò che passava il convento". Certo questo non deve essere la scusa per fornire giudizi sbagliati, ma credo che la storia abbia reso giustizia al buon gioco di Pompili la cui unica pecca, a pensarci bene, è quella di essere uscito troppo tardi. C'è anche da considerare che Armalyte era un gioco Thalamus, quindi anche questo particolare poteva aver influenzato il giudizio, volendo essere maliziosi.
I cloni sono sempre esistiti, vero, anzi nella prima fase dell'evoluzione dell'home computing erano all'ordine del giorno: ricordiamoci che quelli che tiravano il mercato erano i coin-op americani e giapponesi, dunque avere una conversione dei giochi di grido (anche non ufficiale, simile, analoga, clonata, copiata, ispirata) garantiva alte vendite alle software house. Certe società inglesi (Penso a Interceptor Micros, Anirog, ma anche SuperSoft e mille altre) erano proprio specializzate in questo tipo di prodotti (spesso anche di scarsa qualità) ma sapevano benissimo che, se si fossero spostati dalle vendite locali in UK, una causa penale sarebbe probabilmente arrivata. C'erano delle console (tipo il Creativision) i cui giochi d'azione erano praticamente tutti cloni coi personaggi cambiati degli omologhi da sala giochi.
Le cause arrivano solitamente quando ci sono molti soldi di mezzo, soprattutto per acquisire licenze milionarie: nei primi anni '80 ebbero molto risalto le cause intentate da Atari contro terzi, per esempio contro la Magnavox per K. C. Munchkin, un clone di Pac-Man,
http://jsmess.textfiles.com/kcmunchkin/ oppure contro la Imagic per Demon Attack, che ritenevano troppo simile a Phoenix
http://www.nytimes.com/1983/01/05/business...it-settled.htmlIl confine tra ispirazione, plagio e originalità è sempre stato molto vago ed è proprio uno dei temi delle leggi sul diritto d'autore e della giurisprudenza a riguardo: si tratta di evidenziare ciò che caratterizza un gioco e lo rende diverso da tutto il resto, per cui se sostituiamo a Pac-Man un pesce e ai fantasmi delle aragoste, si tratta ancora lo stesso gioco? Great Giana Sisters è un clone spudorato di Super Maio Bros e Terry's Big Adventure no?
C'è anche un articolo su Ready64 (tratto dalla rivista K) che parla dell'argomento
http://ready64.org/articoli/leggi/idart/69/...k-1989-gennaio-