Autore Topic: Perchè Non Mi Emoziono Più?  (Letto 9003 volte)

AndreaP

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Perchè Non Mi Emoziono Più?
« Risposta #30 il: 28 Giugno 2011, 20:20:40 »
 Io in tutto questo non vedo nessun "privilegio", solo casualità. A meno di non sancire per decreto che l'intelligenza media si sia progressivamente ridotta con l'andare nel tempo (e mi sembra una pretesa un po' forte) non vedo perché anche una persona giovanissima non possa giocare con gli 8-16 bit con la stessa passione (o forse anche maggiore) rispetto a me o chiunque altro della mia generazione. Peraltro conosco molti esempi concreti di ciò.

Mi permetto di ribadire che è proprio questo clima di passatismo "egoistico" a  trasparire da molte parole del thread e che ai miei occhi pare (e lo dico con tutto l'affetto del mondo) abbastanza grottesco, proprio perché sembra presupporre una specie di attaccamento morboso verso i tempi remoti, che sono solo nostri e di nessun altro, guai a chi li tocca. I giochi sono solo giochi, mentre ho l'impressione che non si ricerchi un c64, quanto il clima di gioventù scanzonata che lo circondava. E quello su ebay non si compra, no no. Non vorrei usare una semplificazione eccessiva, ma per chi legge è facile che questo thread suoni come un "si stava meglio quando si stava peggio".

Purtroppo tra i miei molti difetti c'è quello di avere un'ottima memoria, e se dico che non vorrei mai tornare in quegli anni è proprio per tutti i limiti di allora: la difficoltà nel reperimento del software originale, la disgustosa pirateria da edicola che saturava il mercato, gli altissimi costi/prezzi, la pirateria nei centri software originali. Anche il discorso dell'utente medio assai acculturato e programmatore do-it-yourself si scontra con una realtà oggettiva in cui il possessore del c64 era un ragazzino delle medie che a stento sapeva scrivere load e run, senza nemmeno conoscerne le abbreviazioni.

Per gli appassionati di coin op come me le grafiche raster degli 8 bit apparivano spesso trasandate e fastidiose. Personalmente avrei voluto che la storia dei videogiochi si evolvesse in base alla grafica vettoriale e non quella raster, quindi anche dire che tutto è partito dal c64 è una premessa eccessiva. Per molti cultori dei giochi elettromeccanici (flipper et similia) i primi videogiochi erano sono un fastidio nelle sale giochi, perché si trattava del futuro che avanzava e sottraeva spazio alle cose a cui erano affezionati loro.

Col mio intervento volevo semplicemente far notare che la gioventù scanzonata esiste pari pari anche oggi; per essere notata però bisogna viverla da giovani, senza sovrastrutture. Non esistono primati di nessuno su nessun altro, mai.
 

francesco p.

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« Risposta #31 il: 28 Giugno 2011, 20:41:12 »
 Sono d' accordo su quanto detto a proposito di Ebay, un Commodore 64 lo si puo' comprare, tutto il contorno dal sapore scanzonato e goliardico no... di questo se ne deve prendere atto...

icav

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« Risposta #32 il: 28 Giugno 2011, 20:53:20 »
 si gli articolo 31 :)

tsm_carmine

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« Risposta #33 il: 28 Giugno 2011, 21:06:19 »
 Si stava meglio quando si stava peggio? Spunto interessante. La risposta è duplice, no e sì.

No perché il C64, rapportato agli standard di oggi, è... nulla? Zero? Aiutatemi a dire.

Sì perché eravamo più giovani e quindi fisiologicamente più sani, spensierati, ignari delle brutture del mondo. Ma anche perché all'epoca il videogioco e l'informatica erano fenomeni di nicchia e il fatto di essere tra i pochi a trarne diletto ci poteva far sentire speciali, anche se non lo eravamo assolutamente (sono d'accordo con AndreaP). Inoltre oggi viviamo in un momento storico avvilente dal punto di vista della situazione economica, politica e ambientale sia a livello globale che soprattutto per quanto riguarda il nostro paese. Il disagio relativo a questi temi dipende dalla sensibilità e dalla cultura del singolo individuo ma da alcuni sondaggi che ho letto, riguardanti i giovani, risulterebbe che anche i meno edotti ed informati si portano dentro una sofferenza più o meno grande, pur non sapendosene spiegare compiutamente l'origine.

In più esistono le vicende personali di ognuno, che possono aver reso il presente più o meno felice rispetto al passato.

Credo quindi che per alcuni, il C64 sia un mezzo (e magari non l'unico) per crogiolarsi in un passato che in parte sembrava e in parte era (almeno per lui) decisamente più sereno e a misura d'uomo.
Riusciremo a costruire un mondo dove più nessuno osi pronunciare le parole... "lettore floppy"?

ALEXCALTAS

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« Risposta #34 il: 28 Giugno 2011, 22:38:33 »
Citazione da: "AndreaP"
Col mio intervento volevo semplicemente far notare che la gioventù scanzonata esiste pari pari anche oggi; per essere notata però bisogna viverla da giovani, senza sovrastrutture. Non esistono primati di nessuno su nessun altro, mai.
Caro AndreaP, ho la vaga sensazione che tu abbia in parte travisato il mio ragionamento o forse mi sarò spiegato male io chissà.

Qui non si tratta affatto di primati di nessun genere e la parola privilegio cercavo di motivarla non dandone un senso di assoluta incontestabile supremazia rispetto al divertimento odierno quanto piuttosto cercando di spiegare la differenza storica e culturale dei periodi presi in esame che per me sotto certi aspetti non sono perfettamente comparabili.

E' come cercare di paragonare lo stupore avvertito dai primi possessori di automobili di inizio 900 rispetto a chi oggi usufruisce della propria utilitaria, non credo che le due cose si possano mai mettere a confronto per una buona vagonata di motivi, è fin troppo ovvio che le vetture di oggi abbiano diciamo appena qualche confort in più (in senso ironico  :lol: ) ma le stesse ormai ci appaiono come normale consuetudine e non possono certamente stupirci allo stesso modo di chi le ha viste nascere ed evolversi!

Roberto

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« Risposta #35 il: 29 Giugno 2011, 10:10:16 »
 A mio parere bisogna anzitutto intendersi sui termini che vengono usati. La definizione di Nostalgia secondo la lingua italiana è la seguente:

"Stato di malessere causato da un acuto desiderio di un luogo lontano, di una cosa o di una persona assente o perduta, di una situazione finita che si vorrebbe rivivere." (HOEPLI)

"La nostalgia (parola composta dal greco νόστος (ritorno) e άλγος (dolore): "dolore del ritorno") è uno stato psicologico di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere, spesso ricordato in modo idealizzato." (GOOGLE)

Pertanto i casi sono due: o ci si riconosce in queste definizioni, oppure non si è nostalgici ma si è qualcos'altro.
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ALEXCALTAS

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« Risposta #36 il: 29 Giugno 2011, 11:02:00 »
Citazione da: "Roberto"
A mio parere bisogna anzitutto intendersi sui termini che vengono usati. La definizione di Nostalgia secondo la lingua italiana è la seguente:

"Stato di malessere causato da un acuto desiderio di un luogo lontano, di una cosa o di una persona assente o perduta, di una situazione finita che si vorrebbe rivivere." (HOEPLI)

"La nostalgia (parola composta dal greco νόστος (ritorno) e άλγος (dolore): "dolore del ritorno") è uno stato psicologico di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere, spesso ricordato in modo idealizzato." (GOOGLE)

Pertanto i casi sono due: o ci si riconosce in queste definizioni, oppure non si è nostalgici ma si è qualcos'altro.
In questo thread mi sono definito in qualche circostanza un nostalgico ma prendendo spunto dalle definizioni di questo termine presentate qui sopra da Roberto forse è bene che faccia qualche distinzione.

Non vivo alcun malessere ripensando ai tempi andati o al divertimento raggiunto attraverso Il C64, semplicemente rivisitando quei momenti riscopro sensazioni piacevoli per ricordi a me cari a cui sono molto affezionato ma certamente non ho assolutamente intenzione di rimpiangere il presente!

HOPPY

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« Risposta #37 il: 29 Giugno 2011, 12:14:53 »
 ...E si finisce sempre con i battibecchi.

E' ovvio che qualcuno si possa sentire piu ' nostalgico ' di un'altro, che magari non lo chiama nostalgia, ma semplicemente desiderio di ritoccare il C64 e tutta la sua roba che gli sta intorno, per pura voglia di rivederlo acceso e confrontarlo con la realtà di oggi, o per curiosità di sapere se il tutto funziona come una volta e magari farci un partitella, con quei giochi a volte demenziali.
Io, per esempio, raccolgo tutti e tre queste motivazioni e aggiungo anche il fatto che trovo gusto a smanettare sull'hardware, al tal punto che mi obbligo a comprare pezzi sulla prima citata Ebay per arricchire la collezione. Infatti questo tipo di attacamento alle cose di prima puo anche mutare in collezionismo, ma credo che questo merita un'altro capitolo.

Partendo dall'origine di questo thread e dal vero senso della domanda, vorrei esprimere le MIE considerazioni a riguardo.
Prima di tutto bisogna considerare che l'era del C64 era incastonata in un periodo abbastanza limitato e buio tecnologicamente parlando. C'era una speculazione (credo giustificata) sul materiale hardware di ogni genere, che se paragonato ad oggi, ci fa sorridere ed arrabbiare allo stesso momento ma allora c'era solo questo e non conoscevamo alternative, se non aspettare qualche decennio.
Per esempio mi ricordo della riparazione sul mio C64: mi è costata circa 60.000 Lire. Oggi 3 dei miei 7 C64 me li sono riparati io.
Il mio C64 nel 1989 mi è (a mia Mamma) costao 480.000 Lire! Oggi lo prendi a 50 Euro completo di 1541 e funzionante!
Il mio 1541-II  1 anno dopo mi è (a mio Papà) costato altri 390.000 Lire, credo, comprato via corrispondenza presso la NEWEL di Milano (ricordate??)
. Oggi ne prendi uno a 20 Euro.
Per avere i giochi originali, ma piratati, telefonavo e facevo l'ordine dei titoli, che poi arrivava in busta via Posta. Oggi c'è internet, il download, email ed i vari Superstore, ecc.
Ecco, credo che quello che cerchiamo e vogliamo tirare fuori dai ricordi di 25 anni fa è questo. Ripassare un po la vita come si viveva allora, con le sue difficoltà ma che al tempo stesso dava senso di appagamento, perchè tutto quello che desideravamo era affannato e limitato.
Oggi troviamo tutto buttato li', la tecnologia è ormai scontata, come detto prima, il C64 confrontato ad oggi è NULLA, ma allora era l'unica cosa a cui ci aggrappavamo per giocare.
Oggi il ragazzino si stancato del Nintendo DS o della PSP, mi ricordo invece, dell'Atari Lynx, sembrava un gioiello per molti, ma non per tutti.
Sono questi gradini sociali e tecnologici che ci hanno fatto salire dove siamo ora e, malgrado con i suoi pregi e difetti, siamo felici nella nostra era.
Il fatto di volere rivivere quei tempi è dovuto, secondo me, al fatto che oggi siamo grandicelli e ci sentiamo in qualche modo 'superiori' sia come intelletto che come maturità.
20 anni fa non avrei mai aperto il 1541 solo per pulirlo. Oggi lo smonto, lo rimonto e lo modifico perchè mi sento all'altezza. Grazie anche al fatto che con i PC che sono arivati irrompendo ogni barriera delle nostre capacità 8-bittiane, ci siamo abituati alla grandezza e che tutto l'hardware di oggi è a portata di tutti. Ognuni di noi sa assemblare un PC (almeno lo spero).
Quindi, nel vedere sfrecciare tutta questa tecnologia che ha portato alla  trasformazione del mondo videoludico in una corsa al realismo piu sfrenato, ci siamo ricordati ad un certo punto, tra un impegno familiare e lavorativo l'altro, che una volta c'era il C64 a riempire uno spazio della nostra vita.

Certe volte mi chiedo come mai non mi è venuta voglia di rispolverarlo 5 o 10 anni fa.
La risposta che mi do è che solo oggi trovo la serenità ed il tempo per concentrarmi su quella Nostalgia che ricorda i tempi passati e che sono i nostri piu cari beni che ci dobbiamo tenere e mantenere, guai a distruggerli con qualche stupido preconcetto.  
La cosa piu bella è anche rispolvereare i miei ricordi e abbinarli con le reazioni dei miei figli di fronte ai giochini demenziali, ma per loro in qualche modo attraenti.

Questa è la mia.  

AndreaP

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« Risposta #38 il: 29 Giugno 2011, 13:23:41 »
 
Citazione da: "Roberto"
A mio parere bisogna anzitutto intendersi sui termini che vengono usati. La definizione di Nostalgia secondo la lingua italiana è la seguente:

"Stato di malessere causato da un acuto desiderio di un luogo lontano, di una cosa o di una persona assente o perduta, di una situazione finita che si vorrebbe rivivere." (HOEPLI)

"La nostalgia (parola composta dal greco νόστος (ritorno) e άλγος (dolore): "dolore del ritorno") è uno stato psicologico di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere, spesso ricordato in modo idealizzato." (GOOGLE)
A questo aggiungo il fatto che il termine nasce sostanzialmente in ambito psicologico come patologia, ed è presente più o meno in tutte le lingue più diffuse al mondo. L'italiano è particolare perché non ha sinonimi che differenzino le varie accezioni del termine, cioè tra la tipica depressione dell'emigrante e il sentimento depressivo di chi guarda "ai vecchi tempi": l'inglese per esempio ha homesickness/nostalgia, il tedesco heimweh/sehnsucht/nostalgia. Ciò che è certo è che non ne esiste nessuna connotazione positiva, si va appunto dalla patologia clinica (ipotesi peggiore) all'atteggiamento depressivo/consolatorio (ipotesi migliore).

Fermo restando il fatto che ognuno in piena libertà può essere e comportarsi come meglio crede, non è che manifestando un pensiero contrario al mainstream tipico "oh che bei tempi erano, quanto siamo fighi noi depositari dell'unico sapere" si crei automaticamente del battibecco. Ancora si ribadisce che ci sono questi fantomatici ragazzini che si stancano di tutto subito e invece ai bei tempi tutto andava meglio perché c'era poco e lo si gustava con sapienza. Mi chiedo dove eravate alla fine degli anni '80 quando i c64 all'usato ve li tiravano nel muso perché tutti passarono all'amiga e chi aveva un 8bit era un povero sfigato. Quelli erano ragazzini che non si stufavano di tutto subito, eh? No, affatto, la prima infornata anni '80 del benessere e del superfluo reso necessario. Che la generazione dello shift/runstop si sia evoluta improvvisamente in un coacervo di genialità mi sembra una bella pretesa.

Cambio leggermente il commento precedente, dicendo che ora non mi sovvengono i discorsi di mio padre, quanto quelli di mio nonno. In fondo a che serviva la televisione perché c'era il cinematografo? E il tv color distruggerà la magia del bianco e nero? Ma per cortesia.

Il senso di appagamento c'è sempre e comunque per qualunque essere umano, basta avere il desiderio di divertirsi e di essere appagati. Ognuno può poi esercitare i riti privati che preferisce, ma non pretendere che siano accettati o avere una valenza universale. Aggiungo che il sentimento della nostalgia è stato sviscerato dagli studi di psicologia del marketing, grazie ai quali le aziende bersargliano continuamente le proprie vittime. Non clienti, vittime appunto. Il caso dello schifoso accrocchio a forma di c64 è solo uno dei millemila.

Razhell

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« Risposta #39 il: 29 Giugno 2011, 13:38:46 »
 Tutto è iniziato sistemando la cantina, dove in un vecchio scatolone ormai irrigidito c'era la mia vecchia centralina delle luci da discoteca, costruita nel 1985 per i 18 di una mia compagna di classe, dove io e un amico ormai perso negli anni, si voleva fare colpo usando la tecnologia.
La centralina in questione è gestita dal C-64, un progetto trovato su una rivista dei tempi e autocostruito coi pochi mezzi di allora, basetta ramata, acido, pennarelli indelebili e ricalcabili.
Ora la ritrovo mezza smontata per depredare i pezzi per altri progetti, i ricordi però hanno il sopravvento e un amico attuale mi chiede informazioni più dettagliate, mi chiede come era possibili con il c-64 farla funzionare, lui è più recente di me e l'epoca degli 8bit non l'ha vissuta, si è perso quel pionerismo informatico dove spesso le cose le creavi da solo in casa partendo da prigetti su riviste e salvavi su nastro sequenziale....
La sfida era ormai lanciata e io la accolsi al volo così decidemmo di comune accordo di farla rifunzionare.
Sarà la passione per le cose vintage, specie se sono da riparare, che mi ha preso non pochi anni fa e mi fa conoscere tra gli amici come quello che ripara le cose vecchie che mi porta così a cercare sulla baya un c-64 usato su cui rimettere le mani per il software.
Quello che non pensavo è che il mio mio amico si appassiona e poi se ne aggiunge un secondo e quel vecchio 8 bit crea interessi impensabili.
Ci si accorge come sia facile metterci le mani per riparare la porta user che non andava, una ram farlocca e il video in bianco e nero e la cosa lascia stupiti loro che oggi sono molto più usa e getta di noi vetusti 8 bit.
Le sensazioni sono tante, per me i ricordi e per loro lo scoprire come un vecchio pezzo di tecnologia, ormai da museo, possa ancora affascinare e "prendere".
Io penso che le sensazioni escono se si trova un motore che le fa uscire, il mettere le mani sulla macchina, sul software che crei con la tua passione, intelligenza e voglia di riuscirsi sia un motore molto potente, in parole povere ci vuole uno scopo, un traguardo, senza non c'è interesse.
Comprare un c-64 caricare un gioco e sperare di avere le sensazioni multimediali offerte dalla tecnologia di oggi non funziona, se non c'è un motivo di fondo rimane un ferrovecchio.
Bisogna avere uno stimolo, una sfida, per noi il  voler far funzionare la vecchia centralina ci ha obbligato a prendere in mano vecchi manuali, a cercarne di altri in rete, a leggere e a documentarci, a cercare soluzioni per far fare quella funzione al programma come volevamo noi, a vedere crescere il progetto un passo dopo l'altro.
La cosa strana è che se volessimo fare la stessa cosa con un pc di  oggi non ne saremmo assolutamente capaci !!!
Concludo dicendo che ho in casa un juke-box anni 70 pieno di 45 giri, da me rimesso quasi a nuovo in mesi di lavoro, ma la cosa che vi voglio dire è che quando ho amici in casa mi chiedono sempre di accenderlo, di poter selezionare loro i dischi e che la musica che ne esce, un po gracchiante per i dischi ormai usati da anni, da sensazioni che nemmeno la più blasonata tavoletta della mela morsicata riesce minimante a dare, neanche collegandola al miglior hi-fi del momento, detto da amici appassionati di tecnologia è un messaggio interessante.
RAz
Razhell
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AggRoger

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« Risposta #40 il: 29 Giugno 2011, 15:26:27 »
 Pur essendo presumibilmente un po piu' giovane della media dell'utenza sono pienamente d'accordo con quanto espresso da AndreaP.Ci sono giochi per C64 che da bambino adoravo ma che negli ultimi anni ho rivalutato in negativo,cosi' come ci sono altri giochi che ritengo capolavori pur non avendoli mai provati all'epoca e inoltre pur amando il C64 non ho mai smesso di seguire il mercato videoludico,al punto che ancora oggi cerco di tenermi aggiornato tra PC,console e portatili.

Io ritengo che le sensazioni nostalgiche e i ricordi siano una buona cosa finche' non si cerchi di trasformarle in realta' oggettive,semplicemente perche' oggettive non sono.Si,c'erano tanti programmatori amatoriali ma c'erano anche tanti bambini o ragazzini come me per cui il C64 era usato soltanto per giocare e che erano completamente estranei al BASIC e ai listati.

E comunque posso assicurare una cosa: un bambino di sei anni che giochera' per la prima volta a PES provera' piu' o meno le identiche sensazioni che provai nel 1989 o giu di li quando vidi per la prima volta Microprose Soccer.Soprattutto al succitato bambino della grafica importera' poco o nulla,giusto il tempo per ammirare quanto il modellino poligonale assomigli al proprio beniamino per poi badare soltanto a divertirsi.Il sense of wonder non e' appannaggio di una sola generazione,non a caso molti ventenni di oggi fanno gli stessi discorsi ma utilizzano la prima Playstation oppure il Game Boy Advance come termine di paragone.

In conclusione: quando carico il CCS64 non lo faccio per una fantomatica quanto infruttuosa ricerca delle emozioni di un tempo,ma per divertirmi.E un bel gioco eccellera' sempre sotto questo aspetto,che sia uscito nei primi anni 80 o che sia nuovo di pacca.
It's the 80s,do a lot of coke and vote for Ronald Reagan! (da Mystery Science Theater 3000)

ALEXCALTAS

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« Risposta #41 il: 29 Giugno 2011, 16:31:04 »
 Il motivo per cui ognuno di noi accenda un C64 reale o carichi una rom attraverso emulatore rimane argomento completamente soggettivo, quindi fantomatica ed infruttuosa ricerca di emozioni del passato come dice AggRoger oppure con lo scopo di divertirsi ad un gioco dalla qualità travalicante il tempo, diventa solo questione personale a cui mi sembra giusto non attribuire alcun senso patologico o di ossessione depressiva che riterrei come una considerazione decisamente offensiva nei riguardi di molti degli utenti che hanno commentato questo thread!

saver71

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« Risposta #42 il: 29 Giugno 2011, 16:52:58 »
  :o  Bene, dopo numerosi interventi siamo finalmente riusciti a dare la risposta definitiva al quesito iniziale di gmasi1971, e cioè: non si emoziona più perché è diventato JEEG ROBOT D'ACCIAO!!  :lol:
(battuta non mia, ma di un simpatico ragazzo di mia conoscenza  ;) )
Ora, vi IMPLORO... chiudete questo topic!!!!!  :doh:  

HOPPY

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« Risposta #43 il: 29 Giugno 2011, 16:54:36 »
 Ecco, questo è l'esempio di come ognuno di noi con il C64, fa riemergere situazioni e ricordi che a riviverli cosi' come ce li ricordiamo, possono solo fare piacere e ci spingono ad approfondire la cosa per rituffarci nei momenti vissuti. Momenti che però sono sempre quelli piu positivi e anche se ricordiamo un malessere o un certo momento di difficoltà economica, che ci ha ostacolato l'acquisto di qualche gioco o ci ha fatto prolungare l'attesa per comprare il 1541, rimane pur sempre un ricordo piacevole sul quale oggi ridiamo su. E' un modo per vedere le cose in positivo, specie i ricordi remoti che a quei tempi non erano vissuti cosi piacevolmente.
Se rivedessi il filmato del giuramento a militare fatto nel 1994, tutti noi in famiglia ci faremmo una gran risata, invece a quei tempi mi sono fatto un c**o cosi' e ogni giorni che trascorrevo la dentro si rivelava una tortura.

Se oggi ci viene voglia di riaccendere il C64, non è perchè siamo psicologicamente malati o depressi, ma, come dice la parola tedesca "Sehnsucht" , cioè la necessità di (ri)vedere.
A tal proposito mi viene in mente un'altro esempio. Ho vissuto in Germania fino all'età di 13 anni. Non passa giorno dove non mi viene in mente qualche ricordo di allora, a seconda della situazione. Ho tanti ricordi belli ma se oggi da adulto ripenso a quel periodo della mia vita, capisco che in realtà ho vissuto in una situazione che oggi definirei disastrosa. Nei miei ricordi invece ho solo le cose belle e le cose brutte le posso raccontare perchè ormai passate e risolte. Ho tanta nostalgia (quella vera) di tornare e malgrado parlo ancora perfettamente il tedesco, sono convinto che ritornarci a vivere sarebbe un cambiamento enorme, per non dire traumatico. Questo perchè tra i ricordi e la realta che ritroviamo dopo tanto tempo c'è una gran discordanza che ci fa dire cose tipo "perchè non mi emoziono piu ? ", in quanto semplicemente le emozioni di quando eravamo piccoli rimangono racchiuse in quel contesto, non li possiamo confrontare o rivivere con la nostra età di oggi.

Basta, devo lavorare.

 

Roberto

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« Risposta #44 il: 29 Giugno 2011, 18:01:33 »
 
Citazione da: "saver71"
:o  Bene, dopo numerosi interventi siamo finalmente riusciti a dare la risposta definitiva al quesito iniziale di gmasi1971, e cioè: non si emoziona più perché è diventato JEEG ROBOT D'ACCIAO!!  :lol:
(battuta non mia, ma di un simpatico ragazzo di mia conoscenza  ;) )
Ora, vi IMPLORO... chiudete questo topic!!!!!  :doh:
Veramente la risposta era già stata data e il discorso si era esaurito, con soddisfazione di gmasi1971, mi pare. Poi il thread si è trasformato in "La vita comincia a 40 anni" contro "Voglio tornà bambino".   :lol:  
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