Ciao a tutti... avevo il PC rotto ed è per questo che ero sparito da diversi giorni... salutoni a Rob, a Ian Coog, ad Alberto e a tutti gli altri amici
Ritengo opportuno riportare questa poesia, tratta dalla rivista Commodore Hacking:
Woe be to Commodore,
The marketer's have finally killed it,
With a little bit of spending here,
And not much over there,
You know that Commodore has finally died.
And that's the way life should be,
The Commodore fanatics cried.
We'll probably be better off they yell,
Let Commodore go to hell.
So the question is who'll purchase Commodore?
Questa poesia racchiude la beffa che sta dietro il fallimento economico di una realtà che aveva tutte le carte in regola per essere presente tuttora, in una posizione di netta preminenza.
"Good engineering cannot beat bad management", come riportato nel sito "The secret Weapons of Commodore". Purtroppo, il genio dei progettisti Commodore non ha potuto niente, alla fine, contro le scelte commerciali degli ultimi tempi a dir poco sconsiderate di certe persone, dedite più al guadagno personale che non alla creazione e mantenimento di una realtà aziendale solida e duratura.
E' stata la "Commodore Constraint Sindrome" l'errore universalmente riconosciuto della Commodore, la quale ha troppo spesso abusato degli Amiga senza riconoscerne il valore (inquadrandole più come console che come elaboratori professionali seri quali erano; ciò era dovuto all'assenza di HD nei modelli A500 e la limitata memoria). Un'altra colpa è stata quella di affossare gli elaboratori CBM2 (se fossero stati valorizzati a dovere, la Commodore sarebbe andata avanti tranquillamente anche senza gli Amiga stessi). Se alla Commodore avessero sempre fatto il marketing come si deve, non avremmo mai dovuto ricordare questa triste data...
Pazienza... ormai la Commodore siamo noi... e cerchiamo di farla vivere finché possiamo
Cari saluti a tutti