Ciao a tutti,
Oggi ho deciso di pubblicare in esclusiva solo per READY64 i risultati di questo mio esperimento, che a mio modesto avviso considero molto interessanti e soprattutto con una inedita' novita' al momento non pubblicata su nessun altro sito.
Una novita' che aiutera' tutti a far ritornare come nuovi o quasi i vostri benamati C64/C128 e company.
Questa procedura funziona non solo con i nostri beniamini di casa Commodore ma anche con tutte le Plastiche ABS contenenti una percentuale di BROMO usate per la fabbricazione di Home Computer, giocattoli e quant'altro, queste sono in pratica le classiche plastiche prodotte negli anni '80 fino agli inizi degli anni '90, dove veniva usato il Bromo come ritardante di fiamma per evitare che eventuali computer o giocattoli andassero a fuoco.
Questa è la homepage del sito che parla del RetroBright.
http://retr0bright.wikispaces.comQui troverete tutte le notizie riguardanti la composizione chimica delle plastiche ABS piu' le varie formule di base per fare eventuali esperimenti.
Non mi dilunghero' nel parlarvi della parte chimica della situazione, se volete approfondire l'argomento usate Google dove troverete sia risultati in Inglese che in Italiano (Pochini)
Ma prima di buttarvi in esperimenti vari vi consiglio vivamente di leggere questo articolo fino in fondo.
Allora cominciamo,
FASE 1°
Ho comprato appositamente per immolarlo alla Scienza un C128D messo un po male, Per l'esperimento useremo dei tasti del tastierino numerico che come vedete dalle foto, al momento mancano dalla tastiera e andro' a spiegare fra un momento il perche'.
Come potete vedere dal tastierino numerico mancano i tasti
9 e
6 ed i tasti
+ e
- Nel mio primo tentativo di togliere la patina gialla dai tasti + e - da questa tastiera, che come avete visto è piu' che abbronzata, ho usato del Perossido di Idrogeno al 3 % ovvero l'acqua ossigenata che trovate comunemente in farmacia, ma niente da fare.
Dopo 3 tentativi da 3 ore ciascuno, praticamente tenendo a mollo i tasti nella soluzione, il risultato è stato pressoche' nullo.
Poi passando per caso in un negozio dove vendono vernici e colori sia industriali che per dipingere normalmente su tela, chiedendo mi dicono che avevano a disposizione del Perossido di Idrogeno al 35 % e Poiche' ESTREMAMENTE PERICOLOSO !!!! da maneggiare, la commessa mi consiglia di prendere degli occhiali e dei guanti di gomma appositi e di portare un camice a maniche lunghe, dei pantaloni lunghi e delle scarpe completamente chiuse, cosa che io ho fatto, non si sa mai.
Ho utilizzato 1/2 Litro di Perossido di Idrogeno al 35 % !!! poi, in un piccolo recipiente a parte, ho sciolto 20 Gr. di Vanish utilizzando sempre del Perossido di Idrogeno ma al 3 % il tutto a
temperatura ambiente.
Poi ho unito il tutto in un secchiello ed ho esposto il contenuto ai raggi UV di una lampada da 20 W.
L'immagine del contenuto del secchiello si riferisce a piu' o meno 5 ore di esposizione, come vedete all'interno si è formata della bella schiuma che testimonia che il processo chimico è in atto.
Quasi mezzora dopo IL DRAMMA !!!!!!!, la reazione chimica è DIVENTATA INCONTROLLATA !!!!!!, sprigionando un calore intensissimo, non ho avuto il tempo di scattare delle foto, perche' ho dovuto cacciare il tutto dalla cucina ustionandomi una mano, anche se in modo lieve, buttando il secchiello sotto l'acqua corrente, fino a fare estinguere la reazione chimica, con questi risultati :
Come potete ben vedere , il calore ha completamente deformato i tasti, ma non solo , la cosa piu' importante che si va ha scoprire che questo processo intacca la superfice della plastica, come potete ben vedere nella 2° foto, in particolare, la parte inferiore fa notare in modo inequivocabile che si il procedimento elimina il Bromo ma allo stesso tempo non va ad riequilibrare la molecola della plastica come si legge in giro, ma lo estirpa completamente dalla superfice lasciando al suo posto dei buchi, infatti se guardate bene lo spezzone inferiore della seconda foto, la parte non colpita dall'effetto ingiallimento, ovvero la parte inferiore dei tasti, protetta molto probabilmente dall'ombra del tasto accanto non ha subito nessun danno, mentre l'intera superfice superiore, è diventata come un pezzo di plastica porosa, pieno di microscopici buchi.
C'è da notare che io ho utilizzato del Perossido di Idrogeno al 35 % e la cosa si è estremizzata, ma con delle concentrazioni inferiori la cosa non migliora, soltanto il procedimento è piu' lento, ma alla fine porta allo stesso risultato, se poi la reazione chimica arriva a livello di non controllo allora amen, il risultato lo avete visto.
Dalla 3° foto potete notare come anche il colore del tasto viene completamente sbiadito portandolo ad un bianco innaturale, assolutamente fuori dal bianco avorio originale di Mamma Commodore.
FASE 2°
Non sopportando che il tutto sia andato male e sopratutto la prematura scomparsa dei tasti + e -, non mi sono arreso ed ho incominciato una certosina ricerca prima su internet, poi rispolverando un po di chimica scolastica ed infine sono approdato la dove nessun uomo e' giunto pri!!..... mi sono lasciato trasportare scusate
Praticamente sono andato la dove ogni giorno delle professioniste o professionisti schiariscono in modo del tutto innocuo e soprattutto senza pericolo che il tutto sfoci in qualche reazione chimica incontrollata, dei lunghi filamenti organici a noi tanto cari, praticamente sono andato dalla parrucchiera di mia moglie !!!!!.
Dopo un po di nozioni teoriche, ho assistito ad un paio di decolorazioni, le suddette meches.
Ora vi chiederete cosa cavolo centrano le meches con la plastica del Commodore 64/128 ?
Ve lo spiego subito, per riuscire a fare delle parti molto grandi tipo la scocca della tastiera del 128D che stiamo usando in questo esperimento oppure la scocca di un intero C64 o 128D, il solo perossido di Idrogeno non ci serve a niente, bisogna inventarsi una pasta da spalmare sull'intera scocca per poi sottoporla ai raggi UV.
Una ricetta di questo tipo viene descritta nel sito ufficiale del RetroBright, ma ATTENZIONE!!! anche questo sistema non è immune dalla reazione chimica incontrollata, quindi mi sono chiesto come facessero i parrucchieri a fare con tranquillita' le Maches senza incorrere in una situazione analoga, ed ho scoperto questo :
Una crema normalmente usata per fare le Maches al 12% ( 40 Vol ), praticamente la stessa concentrazione consigliata sul sito ufficiale di Retrobright ma con la particolarita' che' è gia' in crema e SOPRATTUTTO è una FORMULA STABILIZZATA, quindi non andremo incontro a reazioni chimiche incontrollate.
Questa crema rilascia in modo graduale ossigeno che poi va a scolorare i capelli, mentre nel nostro caso va a scolorare la nostra beneamata Plastica che va a comporre i nostri beniamini.
CONTINUA ..........