In America, patria della Commodore, il Commodore64 aveva un prezzo di listino di 595$ mentre un IBM (con 16K) costava 1565$, un Apple II (con 48K) costava 1530$, un Atari 800 (con 16K) costava 899$.
Questo tanto per ristabilire i rapporti con il mercato dell'epoca, mettendolo nella giusta dimensione.
Ho appunto sottolineato all'inizio che rimaneva esclusa ogni valutazione di tipo tecnico qualitativo. Continuo a restare del parere che oltre un milione di lire per il Commodore 64 nudo e crudo, come per qualsiasi altro prodotto equivalente, rappresenta qualcosa di caro.
Riguardo IBM ed Apple, infatti, è vero che il prezzo di vendita era ancora più alto, ma tenendo conto che questo era comprensivo di monitor ed uno o più lettori floppy, la differenza si annullava, anzi forse si capovolgeva. Oltretutto si trattava di computer destinati non ad uso casalingo, bensì ad utenti professionali, normalmente disposti ad una spesa maggiore.
Il paragone con lo Spectrum non regge proprio, lo ZX Spectrum a 48K era un computer nettamente inferiore, nemmeno lontanamente paragonabile al Commodore 64.
Riguardo il paragone dello spectrum, citato nell'ambito degli home computer, avevo citato come metro di paragone il Vic, anche lui ben costoso, e nei suoi confronti lo spectrum si presentava di certo in condizioni migliori.
Infine, per rispondere ad Eregil, no,
spero che la nuova Commodore non fallisca di nuovo, altrimenti non sapremmo mai se prima o poi tirerà fuori dal cilindro qualcosa di speciale, degna del passato.
Ma un taglio dei prezzi io non lo vedo tanto remoto, soprattutto se le vendite andranno bene, dopotutto è un prezzo di lancio; inoltre non credo che la Commodore voglia rischiare di rimanere confinata in un mercato di nicchia.
Per i computer più in generale, anche se la tendenza, come dici tu, è stata tutt'altro che la stabilizzazione delle tecnologie proposte, i risultati a livello di costi è innegabile siano stati positivi; piuttosto il rapido sviluppo ne ha favorito la discesa, sia per fattori strettamente connessi all'affinamento delle tecniche produttive (costi minori), sia perchè i produttori sono costretti a fare in modo che il loro prodotto, che presto sarà sostituito da uno più avanzato, sia acquistato in breve tempo.
Il risultato, generalmente qualità a parte, è che oggi puoi assemblare con un vecchio milioncino di lire un PC interessante, che con la stessa somma solo qualche anno fa potevi sognare. Pensa solo che per un masterizzatore dvd oggi spendi 30 euro e solo pochi anni fa, anche 10 volte tanto per uno di soli cd e lento. O i dischi fissi, monitor, stampanti ecc...
Che ne pensi?