Succede che anche se hai programmato un gioco e viene venduto a più persone, allo stesso tempo non è detto che sei quel tipo di persona che piace avere l'attenzione su di se o sentirti "trovato" a distanza di anni per qualcosa che, a volte per ragioni incomprensibili, forse non ti fa piacere venga rivangato fuori.
Ma se ti risponde, di sicuro c'è da chiedergli spiegazioni sul fantomatico finale, se esiste o meno, e come venne davvero pubblicato e distribuito il gioco.
Secondo, se vuole parlare se ha continuato a lavorare nel settore oppure se si è mosso in altri tipi di lavoro.
Una terza cosa, si potrebbe chiedergli cosa ne penserebbe di ripubblicare il gioco in un qualche formato, oppure se si potesse rilasciarlo come licenza gratuita come ha fatto Jeff Minter per i titoli più vecchi della Lamasoft (ha dato il permesso ai vari archivi come World of Spectrum di distribuire i dumps delle versioni originali dei suoi primi giochi).
Ci sarebbero poi le domande più comuni, tipo cosa lo ha portato a fare un gioco per Commodore, come è spuntata l'idea di Rags to Riches e di altri, se ricorda quanto ha venduto/distribuito, cosa è successo all'editore, e adesso che cosa si trova a fare come lavoro. Forse anche due parole su cosa pensa del mondo del retrocomputing oggi coi revival del Commodore come il Mini e così via...
Forse anche due righe delle sue impressioni su come si sia evoluto il mondo dei videogiochi dall'80 fino ad oggi.