Adesso vi racconto un pezzo della mia gioventù, che sicuramente mi riporterà le lacrime agli occhi.
Sarà stato forse l'86 o 87, avrò avuto si e no 8-9 anni. Del C64 si sentiva già parlare, qualche amico ce l'aveva, e in casa c'era ancora il vic20 - forse c'era ancora l'Atari 2600, che tante emozioni ci aveva regalato, a me e a quel mascalzone di mio fratello - ha 11 anni in più di me.
Una sera ricordo che mi chiamò in camera sua, in completo e militare segreto... "vieni che ti faccio vedere una cosa... ma non dirlo alla mamma e al papà eh?". Da sotto al divano letto, tirò fuori una confezione spessa, poco più grande di un foglio A4: una nicchia in un foglio di polistirolo spesso circa un centimetro custodiva una cassetta dalla copertina rossa, e sul cartone che giaceva incellophanato tutto attorno campeggiava la scritta "SIMULATORI DI VOLO".
Non capivo. Cosa potrebbe capire un bimbo di 8 anni davanti ad una cosa simile?
Poi mio fratello aggiunse "...a natale ce lo regalano!". Improvvisamente, lo sguardo mi scappa in un angolo in basso sulla confezione, e vedo la scritta "PER COMMODORE 64".
Penso sia stato il miglior regalo che abbia mai ricevuto. Quando il Natale era ancora Natale. Quando le cose avevano un senso. Quando tutto era più semplice, e si potevano mangiare anche le fragole... ("Sally", V. Rossi)
E questo è stato il primo programma che ho visto sul MIO Commodore64 - su quello degli amici, chi si ricorda??
Il gioco a cui ho giocato di più forse è stato Tau Ceti, anche perchè poi con l'arrivo del disk drive, ho potuto salvare le partite (era impensabile all'epoca finire una partita di tau ceti senza salvare).