e' in vendita un esemplare del famigerato C64 Gold edition, che come molti di voi sapranno e' stato prodotto ai tempi in tiratura molto limitata quindi molto raro e molto caro. Infatti a 4 giorni dalla fine dell'asta il prezzo e' arrivato alla modica cifra di 1500 euro (o come dice qualcuno EURI per far capire che sono tanti).
Ho già espresso più volte il mio pensiero nei confronti dei "collezionisti" e di come questi siano spesso un ostacolo alle ricerche e allo studio dei vecchi computer, quindi eviterò di ripetermi. Faccio solo notare che, secondo un approccio di tipo collezionistico, valga più l'oggetto in sé del suo funzionamento: alla fine un c64 gold è un c64 normale, a parte la scocca, e quindi può essere riparato anche cannibalizzando altri commodore senza problemi; l'unica cosa che conta è che sia "d'oro", limitato, ricercato e raro. Se questo sia un criterio valido di classificazione dell'hardware non sta a me giudicarlo, posso solo notare che mi sembra un approccio abbastanza superficiale.
Lo spunto di riflessione che vorrei fare è un altro: non riesco a trovare in rete una cifra ufficiale della diffusione di questi gold... vedo che si parla in generale di "centinaia" e mi baso su questo dato per ragionarci sopra. Se date per buona una cifra di 100 euro per un c64 scatolato qualunque nuovo (computer diffuso in milioni di esemplari nel corso degli anni, di cui di sicuro almeno alcune decine-centinaia di migliaia saranno in ottime condizioni) perché 1500-3000 euro è troppo per un gold? Parlando di scala, a me in proporzione sembra pochissimo. Ovviamente è un ragionamento per assurdo, dato che non spenderei mai quei soldi né per il primo caso né per il secondo.
ps. credo che il discorso sulla "crisi" sia troppo complicato da affrontare in questa sede, però in generale è falso dire che a una crisi corrisponda un impoverimento generale: di solito accade che siano le masse e i lavoratori medi a subire le conseguenze, mentre chi è già ricco lo diventa di più.