A me Bionic Commando Rearmed e' piaciuto molto,specie per come ha cercato di ricreare l'atmosfera eccessiva di certi film d'azione anni 80.Va comunque considerato il fatto che e' stato prodotto per risultare appetibile al pubblico americano piuttosto che a quello europeo;non a caso il gioco non si ispira al coin-op,bensi' alla versione per NES.Il gioco in treddi' invece non l'ho provato ma contero' di farlo non appena aggiornero' il PC.
Sul discorso indie sono d'accordo con Wizkid: negli ultimi anni,grazie anche al digital delivery,abbiamo assistito alla proliferazione di ottimi prodotti a prezzi contenuti,dei quali cito Braid,Audiosurf,Aquaria,Plants Vs Zombies,World Of Goo e tantissimi altri.
Per quanto riguarda il commerciale,e' vero che se il mainstream nella maggior parte dei casi e' tutt'altro che esaltante dall'altra parte esiste una scena meno "urlata" ma interessantissima: ad esempio l'Europa dell'Est che in questo decennio ha dato un contributo importantissimo nello sviluppo dei giochi di ruolo occidentali ( al contrario dei cyberpanettoni di Bethesda ): abbiamo avuto la serie di Gothic,Divine Divinity e relativi seguiti,lo stupendo The Witcher e il recente Risen.Mica cotica oserei dire.
Anche alcune softhouse "che contano" pero' ogni tanto danno input positivi ;di certo siamo lontani da un'inversione di tendenza,ma dubito che soltanto cinque anni fa EA avrebbe avuto il coraggio di pubblicare giochi come Mirror's Edge e Dead Space,che a mio parere e' il miglior horror game per giocatore singolo degli ultimi anni ( e c'e' anche una sequenza che se non e' una citazione da Project Firestart poco ci manca! ).
Ultima riflessione: Left 4 Dead e' un bellissimo gioco,ma assicuratevi di giocarlo in multiplayer visto che giocato in singolo questa perla di Newell e soci perde di significato.E Newell e' davvero uno degli illuminati dell'attuale scena videoludica,non a caso e' stato tra i primi a credere nel digital delivery.