nel 1983 buttavano fuori il c64gs (console) che avrebbe preso una significativa quota di mercato su quelle persone che volevano solo giocare e preferivano il prezzo basso e le cartucce hai computer continuando ad essere viva sia sui computer che sullle console.(la nintendo non avrebbe avuto il mercato libero)
non doveva comprare l'amiga dato che per la commodore è stato un esborso di milioni di euro ed ha venduto la ridicola cifra di solo 4.500.000 di pezzi tra 500-1000-1200-2000-3000 e aveva una cpu 68000 (il 65816 se la mangia)
se nel 1985 avrebbe buttato fuori il fantomatico c65 aka c64dx e 3 anni dopo un nuovo c64 a 16bit con cpu 65816 vic4 e sid 2 con hd di serie.
intel e windows con il 286*486 e windows 3.1 non sarebbero stati dominanti. Ora se uno vuole un pc si ritrova solo x86 (che è stata la peggiore cpu della storia) ,mentre parlando del comparto gpu è assurdo pagare 250 euro in su per una ati o nvidia (per produrle in grosse quantità non superano i 25 dollari dopo e tutto guadagno per i vari azionisti).
chiudo dicendo solo che nella storia pultroppo non ha mai vinto la piattaforma o l'hardware migliore ma solo quello che costava poco produrre ed i guadagni erano alti e permettevano di poter giocare un po sporco(vedi microsoft e digital research) o intel con amd
Il mondo dell'informatica non perdona: se vuoi sopravvivere devi vendere l'hardware più potente del momento ad un prezzo concorrenziale.
Così fu per il 64, così non fu per l'Amiga.
Se ci riflettete, la rovina della commodore é iniziata quando hanno voluto seguire (male) la strada aperta dal Personal computer.
Già il commodore 128 venne pensato non come successore del 64 (che era l'Amiga) ma come risposta ad 8 bit al mondo PC. Infatti il 128 aveva Z80 e os CP/M, ma la retrocompatiiblità forzata con il 64 e quindi con il mondo dei videogames ne fece un pastrocchio che non sapeva né di carne e né di pesce e fu il primo fiasco.
L'Amiga 500. All'inizio ebbe un buon successo di vendite, ma i PC si evolsero rapidamente e con gli assemblati i prezzi crollarono.
La commodore, invece di ritirare il vecchio format "computer con tastiera integrata sopra da collegare ancora alla TV" che agli inizi degli anni 90 nessuno più voleva, insisté su questo formato e invece di valorizzare i vari 2000-3000 fece uscire l'amiga 600 e 1200.
Me lo ricordo come se fosse ieri. Un mio amico voleva acquistare il 500 plus, appena uscito, costava 600-700 mi la lire. Ma lo voleva completo di monitor, mouse, hard disk, con più memoria. Si fece fare il preventivo e il tutto saliva ad oltre il milione e mezzo. Alla fine bene o male con la stessa somma si prese un intel 386 assemblato a 33 mhz, con più ram, HDD più capiente, VGA, insomma un computer più potente e moderno e non sembrava un giocattolo.
E' tutto spiegato qui, in questo mio racconto, il fallimento di commodore.
Se inizi a vendere a costi maggiori sei destinato a fallire, oggi se Amd sopravvive é perché costa meno di Intel con prestazioni quasi analoghe.
Per me la commodore sbagliò a snaturarizzare il progetto amiga. Non avrebbe dovuto trasformarlo in un computer, visto che erano i leader nel mercato degli hardware per videogiochi, con la rinascita del mercato consolle, a quel punto conveniva fare più una consolle. Se fosse stato così, forse oggi giocheremmo con una consolle ancora marchiata commodore.....
Voglio dire un ultima cosa a chi dice "se fossero rimasti i primi progettisti commodore...quelli del vic-20 e del 64", non é detto che avrebbero azzeccato anche i modelli successivi, a volte, come dice il grande Macchiavelli, é anche questione di fortuna...