A questo punto come esempio leggetevi questo :
http://www.edicolac64.com/public/forums/in...&st=0entry612
Gorsh, sento puzza di babelfish
ANDREAP non faccio confusione per la legge dei copyright.
A quanto pare sì (vedi sotto).
I diritti che chiedo e mi danno per pubblicare i giochi sono - esclusivi per il mio sito - sia originali che "modificati" appartegono alle case software/editrici.
Alcune di esse conservano ancora i diritti ma mi hanno concesso il diritto di pubblicazione solo delle cassette del commmodore e non per altri scopi.
E no. Nel caso dei dump presenti su Edicola64 i proprietari dei diritti sono almeno 3:
1) La casa di software del gioco originale
2) Il distributore italiano del gioco originale
3) La casa editrice italiana che ha fatto il gioco da edicola
Questo almeno nei casi in cui i giochi sono stati tradotti (quindi tutto escluse le Alga Soft, praticamente).
Partiamo dal fondo. Il fatto stesso che le case italiane andassero a piratare i giochi prodotti all'estero non toglie che ci sia comunque un minimo lavoro dietro a Game 2000, Special Program e via dicendo. Inoltre, cosa molto più importante, tutto questo all'epoca era completamente legale per le leggi italiane, il che rende le case editrici nostrane i detentori ufficiali dei diritti ancora più che non i produttori stessi.
La sentenza Pompa -sì, quello della Camera Oscura, ora sapete con chi prendervela- ribalterà questo concetto, ma bisognerà aspettare il 1986 (
link) perché la sentenza in Cassazione rimandi ad un secondo processo d'appello. Ciononostante, il processo non finirà una seconda volta in Cassazione, probabilmente perché alla fine, vista la situazione, il caro Mimmo avrà preferito il rito abbreviato per evitarsi una condanna detentiva inutilmente lunga e dolorosa.
Conoscendo i tempi è quindi probabile che si possa fissare al
1988 la lenta agonia delle cassette italiane, che finiranno per sfruttare fino all'osso i titoli per i quali avevano legalmente i diritti (le ripubblicazioni sono proseguite fino a pochi anni fa). Altri coraggiosamente (parliamo di chi vendeva con tanto di autorizzazione del tribunale) riusciranno ad andare avanti fino ai primi anni '90 quando le prime repressioni da parte della Finanza li ha costretti a chiudere.
A partire dal
1994 si può dire che il materiale nuovo (per qualsiasi macchina) venduto in edicola con autorizzazione del tribunale andrà sempre a pagare i diritti ai produttori originari (a meno che non fossero cose autoprodotte).
A tutto questo vanno aggiunte i giochi e programmi autoprodotti inseriti nelle cassette e nei floppy (in particolare quelli della Systems, della Jackson e in alcuni casi della Logica 2000 e della Di.Erre, ma non solo). I diritti di questi giochi appartengono
esclusivamente alle suddette case editrici o a chi le ha rilevate negli anni (es. il curatore fallimentare).
[EDIT] In ogni caso, alcune case sono ancora esistenti, quindi ad esempio se vuoi chiedere i diritti per Game2000 e simili puoi chiederli a questi qui (
link), la Pubblirome/Edigamma curava tutte quelle cassette "con manualetto a colori formato cassetta".
Passiamo al punto 2 e al punto 1, i distributori italiani ufficiali sono (erano) principalmente 3: di questi, solo la Leader è tuttora in attività, mentre CTO e Lago negli anni sono scomparse (la CTO è fallita da poco). Legalmente rappresenta(va)no loro i diritti per le case ufficiali, che spesso erano oltreoceano, e quindi (all'epoca) difficilmente contattabili, oltre che facilmente piratabili.
Contattare le case del punto 1 (lo fai per tutte?) è encomiabile, ma comunque nella mail che hai linkato riguardante la Cinemaware non solo loro non ti chiedono di essere esclusivo (se così fosse Arnold avrebbe chiuso da 10 anni) ma in fin dei conti QUANTI SONO i giochi Cinemaware arrivati in edicola? AlGaSoft a parte, ovviamente (ricordo un Defender of the Crown su un'algasoft, ma non contiamolo).
Esiste poi un numero 4, che ho volutamente lasciato per ultimo, perché non si tratta di copyright o diritto legale vero e proprio, ma di diritto "morale" sicuramente, ed è quello che appartiene ai dumper. A me, a te, a AndreaP, a Rob e a tutti quelli che chi più chi meno si sono fatti un sedere grosso così per regolare l'azimuth, per recuperare cassette e floppy da scantinati ammuffiti, che a volte si sono fatti diversi km a piedi portando decine di kg di cassette solo per la comunità (io), che hanno speso tanto tempo, tanta corrente elettrica e soprattutto tanta pazienza. Premesso che nessuno ci costringe a farlo perché nessuno ci paga ed è meglio così, ma ritengo che un minimo di "diritti" sul come debba avvenire la distribuzione ce l'abbiamo. Se non fosse così, nessuno si sognerebbe di rilasciare nulla e nessuno avrebbe mai potuto accedere all'enorme quantitativo di software per C64 e compagni.
Io credo che la filosofia di base sia quella ovvia, ossia che si debba avere quantomeno rispetto per il lavoro degli altri. Premesso che ora sto parlando di C64 e compagnia, non credo che il rilasciare gratuitamente dopo 20 anni un software sia una mancanza di rispetto nei confronti degli eventuali aventi diritto (semmai è una pubblicità in più, ad esempio guarda i vecchi giochi della EA e pensa che è diventata oggi), credo piuttosto che una comunità di appassionati (ormai cresciuta a livello MONDIALE) funziona solo se ognuno mette a disposizione il suo piccolo operato gratuitamente.
Bloccare questa cosa (pretendendo di aver esclusive o peggio ancora vendendo) non è salutare per la diffusione dei file, senza contare che, se i file sono disponibili su tanti siti e tanti sistemi, allora chi vuole li scarica da dove vuole; se i file sono disponibili soltanto su un sito, questo sito pagherà un sacco di banda in più e soprattutto è più soggetto ad attacchi, sia da hackers, sia da IDSA e soci (basti vedere che fine ha fatto il famoso mame.dk).
Decentralizzare il tutto, permettendo a chiunque di mettere online le stesse cose, libera banda, permette la diffusione dei dump e soprattutto permette il loro proseguimento anche qualora uno dei nodi dovesse morire, il che non può essere che positivo.
Esattamente come avviene nei P2P, che in fondo rispecchiano questa filosofia.
La licenza creative commons c'e' per le pagine web, le immaggini, il db e altro del mio sito quindi una mia propieta e quindi ha i diritti di autore.
Nessuno vuole disconoscertene il merito (sebbene una parte del codice sia stata diciamo "presa in prestito" da altri siti e dal vecchio XP64, ma ci voglio passare sopra per evitarmi la polemica, quindi ti prego non rispondermi su questo punto).