Personalmente mi sono tenuto la copia corretta, ma volevo un'opinione più generale: secondo voi, va preservata la scansione originale oppure è meglio operare le opportune correzioni?
Dipende principalmente da quali sono gli scopi e i destinatari di tale lavoro. Niente vieta di conservare entrambe le versioni, indicando chiaramente quale è l'originale e quale quella revisionata: anche in editoria si procede sempre così, e "una volta" era anche buona pratica inserire una tabella di errata/corrige per far notare quali errori erano stati reperiti nell'impaginato, errori che sarebbero stati corretti in un'edizione successiva.
Se devo fornire due centesimi sull'argomento: nell'archivio personale di articoli sulla storia dei videogiochi e dell'informatica che raccolgo da anni conservo sempre una scan con l'originale dalla rivista o dal tal quotidiano, accanto a una trascrizione full-text dello scritto con tutte le correzioni del caso, conservando poi a parte una tabella di errata/corrige in cui indico tutte le porzioni cambiate. In generale, però, mi limito agli evidenti errori di battitura e spelling dei nomi, perché un errore concettuale ha invece un valore storico.
Questa procedura è utile soprattutto perché qualunque correzione/modifica personale potrebbe portare a ulteriori errori non presenti nell'originale.