Ready64 Forum
Commodore 64 => Commodore 64 & Ready64 => Topic aperto da: mimmo77 - 12 Maggio 2007, 17:18:05
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Salve, all'epoca del C64 impazzivo per le varie cassette pirata da edicola provenienti da Napoli e distribuite in tutta la campania ed anche oltre, che contenevano i giochi con il loro nome originale, con tutti i livelli che spesso di potevano caricare direttamente, con i vari trainers incorporati e così via.
Mi sono sempre chiesto cosa ci fosse dietro a queste cassette e sopratutto alla FSN , che erano veramente fatte benissimo e godettero di una grande popolarità.
Le uniche informazioni da me reperibili in merito sono:
http://massicadenti.altervista.org/algasoft.html (http://massicadenti.altervista.org/algasoft.html)
Voi avete altre informazioni, sopratutto sulle FSN?
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I dump delle Algasoft le trovi in questo sito:
http://www.edicolac64.com/ (http://www.edicolac64.com/)
quindi direi che anche per quanto riguarda ulteriori informazioni, forse di la' ti possono aiutare meglio.
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Stranamente le FSN non si trovano da nessuna parte...
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Stranamente le FSN non si trovano da nessuna parte...
Io ho visto un po' di RE-cracks FSN e sono rimasto stupefatto da come si possa elogiare in qualunque modo queste schifezze. Prendevano cracks degli Ikari, Hotline, etc e ci toglievano l'intro, modificavano le scritte nel trainer facendoli passare per loro, freezavano brutalmente (professionali!1) e poi li vendevano. Io li considero lamers della peggior specie, se non si trovano e' solo un bene. Fai tu.
http://noname.c64.org/csdb/ (http://noname.c64.org/csdb/) e trovi praticamente tutte le versioni che vuoi, e scordati tranquillamente quella porcheria.
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Francamento non sapevo che erano dei lamers, ma d'altronde me lo dovevo immaginare perché non si trovavano in giro e facevano dei prodotti troppo elaborati per essere tutta opera loro. Stesso discorso per i cloni delle FSN che ogni tanto uscivano in edicola, immagino.
Invece penso che l'Alga Soft fosse solo in parte lamer, anche se chi le ha fatte (o chi ci guadagnava sopra) è stato l'unico a pagare, dato che è stata la prima persona condannata per pirateria.
Comunque so che persino a Milano e Roma si trovavano nei mercatini le cassette fatte a Napoli, infatti quei furbacchioni se le copiavano e poi le vendevano (per i floppy non so).
Comunque lamers o no, le cassette by Napoli erano una vergogna per la scena dell'epoca, ma erano una gran cosa per gli utenti finali, che altrimenti dovevano accontentarsi di quelle cose orribili che erano le compilation con i nomi modificati in italiano, i cui giochi spesso mancavano di livelli.
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Comunque lamers o no, le cassette by Napoli erano una vergogna per la scena dell'epoca, ma erano una gran cosa per gli utenti finali, che altrimenti dovevano accontentarsi di quelle cose orribili che erano le compilation con i nomi modificati in italiano, i cui giochi spesso mancavano di livelli.
Io non sarei cosi' sicuro di questa equazione. Possiamo lecitamente supporre che si sarebbe venuta a creare anche qui in Italia la stessa situazione presente nel resto dell'Europa, cioe' si sarebbe sviluppato maggiormente il mercato pirata "classico" fatto di scambi o di piccoli circoli d'affari.
Probabilmente avremmo avuto a disposizione comunque un numero leggermente inferiore di titoli ma non e' detto che questo debba essere necessariamente un male secondo l'equazione "meno titoli = piu' approfondimento". Infatti spesso ci si riduceva ad avere migliaia di videogame inflazionando cosi' il divertimento e senza contare che comunque i giochi che e' possibile approfondire restano nell'ordine delle decine.
Naturalmente le mie sono supposizioni e manca la controprova, concordo comunque con te sulle cassette "italiane", che sono state prima di tutto un danno economico perche' hanno soffocato l'industria Legit italiana impedendole di fatto di sviluppare una propria autonomia e poi un danno culturale che ha formato decine di migliaia di utenti che ignorano la paternita' dei titoli et autori originali.
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Comunque lamers o no, le cassette by Napoli erano una vergogna per la scena dell'epoca, ma erano una gran cosa per gli utenti finali, che altrimenti dovevano accontentarsi di quelle cose orribili che erano le compilation con i nomi modificati in italiano, i cui giochi spesso mancavano di livelli.
Io non sarei cosi' sicuro di questa equazione. Possiamo lecitamente supporre che si sarebbe venuta a creare anche qui in Italia la stessa situazione presente nel resto dell'Europa, cioe' si sarebbe sviluppato maggiormente il mercato pirata "classico" fatto di scambi o di piccoli circoli d'affari.
Probabilmente avremmo avuto a disposizione comunque un numero leggermente inferiore di titoli ma non e' detto che questo debba essere necessariamente un male secondo l'equazione "meno titoli = piu' approfondimento". Infatti spesso ci si riduceva ad avere migliaia di videogame inflazionando cosi' il divertimento e senza contare che comunque i giochi che e' possibile approfondire restano nell'ordine delle decine.
Naturalmente le mie sono supposizioni e manca la controprova, concordo comunque con te sulle cassette "italiane", che sono state prima di tutto un danno economico perche' hanno soffocato l'industria Legit italiana impedendole di fatto di sviluppare una propria autonomia e poi un danno culturale che ha formato decine di migliaia di utenti che ignorano la paternita' dei titoli et autori originali.
Il tuo discorso va bene solo dal punto teorico, perché dal punto pratico io mi ricordo che i GIOCHI ORIGINALI praticamente non esistevano, mi ricordo che i negozi di elettronica e le edicole erano gli unici posti dove si potevano trovare i giochi per C64 ed erano solo ed unicamente piratati. Tra queli piratati gli unici valifi erano quelle tipo le FSN o le cassette singole.
Solo anni dopo scoprii che c'era un negozio di computer nel capoluogo di rpovincia che aveva i giochi originali, ma per un bambino/ragazzino che non portasse la macchina/motorino era praticamente IMPOSSIBILE riuscire a raggiungere tale negozio.
Le uniche cassette originali che erntrarono nel raggio di 10 KM di casa mia le vidi in un negozio di elettronica ed erano quelle budget che costavano poco, ma apparvero verso l'era del declino del C64.
Senza contare che i giochi originali su DISCHETTI erano impossibili da trovare anche in formato budget.
Quella che è mancata è stata una decente distribuzione dei giochi originali, al contrario di altre piattaforme: per esempio i giochi originali del vetusto Atari 2600 si sono trovati praticamente dovunque fino al 1992.
Quindi è stato ovvio che anche chi avesse i soldini da spendere all'epoca si buttasse sul materiale pirata perché quello originale era dififcilmente disponibile, al massimo ci si prendeva il titolo originale budget quando si trovava, ma questo non fa testo.
I bambini/ragazzini sono molto limitati quando devo acquistare qualcosa perché non sono autonomi, e poi all'epoca difficilmente quelli più grandi si appassionavano seriamente a quel tipo di gioco al punto di andare a sbattere in giro per trovare qualche gioco originale (credo che valga lo stesso per l'Amiga).
Poi con la Playstation è cambiato tutto, ma i suoi giochi si trovavano davvero dovunque.
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Il tuo discorso va bene solo dal punto teorico, perché dal punto pratico io mi ricordo che i GIOCHI ORIGINALI
Non ci siamo capiti: non ho mai parlato di giochi originali ma del fenomeno della cracking scene che ho definito, un po' liberamente, "mercato pirata classico", quindi tutto il resto del tuo discorso viene a cadere... :)