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saver71:
Sì, è vero, oggi ci si interessa solo del risultato finale senza chiedersi come si pervenga a quel risultato. E questo perché fondamentalmente manca nelle persone la curiosità.
Siamo tutti (o quasi) spettatori, non protagonisti.
Ad essere sincero, io ho dimenticato tantissimo di ciò che ho imparato alle superiori. Mi è rimasta, se vogliamo, una debole curiosità su come ottenere certi risultati in linguaggio BASIC, e ogni tanto faccio qualche esperimento, ma è ben poca cosa in confronto a tutto ciò che si potrebbe imparare sulla macchina. Onestamente, quando leggo alcuni utenti di questo forum discutere di C64 utilizzando termini tecnici, mi sento molto ignorante. Sì, potrei prendermi un manuale e studiare, ma non ne ho più voglia.  ::)
Però, questa discussione mi ha fatto venire in mente un aspetto abbastanza importante che riguarda la "memoria". È stato spesso toccato in vari topic, ma forse non approfondito abbastanza. Ne approfitto per riprenderlo e offrire uno spunto di riflessione, sperando che chi amministra questo gioiello chiamato "Ready64" si prenda la briga di leggere.

La dicitura in homepage reca:

--- Citazione ---Non si tratta soltanto di un gesto nostalgico ma di una vera e propria attività di preservazione storica. Infatti è grazie al supporto e alla testimonianza di tutti che è possibile documentare l'ormai "paleolitico" bagaglio culturale e ricreativo offerto dal Commodore 64, affinché non vada perso irrimediabilmente.

--- Termina citazione ---

Affinché non vada perso irrimediabilmente.
La domanda è: tutta questa eccellente opera di preservazione rimarrà dopo la nostra dipartenza?
Qualcuno dirà: "Mamma mia, sei giovane e già pensi alla morte?"
Be', tutti moriamo prima o poi. Di sicuro non campiamo mille anni. Ora, per tenere in piedi questo sito si paga un dominio e un hosting, almeno credo. E questo continuerà ad essere fatto finché il gestore sarà in vita, ma poi?
Ora, non mi si fraintenda: io auguro lunga vita a tutti, ma ragiono sul fatto che quando non si rinnova dominio e hosting, tutto ciò che è stato fatto con encomiabile lavoro nel corso di tanti anni vada perduto irrimediabilmente eccome!  ;)
Sarebbe quindi il caso di cercare una soluzione ora, affinché tutto non vada, in un futuro più o meno lontano, irrimediabilmente perduto.
Sarebbe una grave perdita per le generazioni future, perché non disporrebbero di moltissimo materiale utile per conoscere il mondo dell'informatica, degli home computer e dei videogame si può dire ai loro albori.
E poi, siamo sinceri: gli home computer degli anni '80 interessano soprattutto a noi che siamo al giro di boa, e siamo soprattutto noi a tenerne vivo il ricordo. Quando non ci saremo più, i giovani delle future generazioni, forse incuriositi dall'argomento, faranno un giretto su Wikipedia e tutto finirà lì. Un po' come noi adesso andiamo su Wikipedia per ottenere informazioni sull' abaco.
Sì, forse il paragone non regge del tutto, comunque... capito mi sono!  ;)
Think about it, come dicono gli inglesi.

commodorista:
condivido a pieno gli ultimi due post...

Deovin:
Partendo dal presupposto che nulla è eterno penso che comunque potrebbero esserci sempre degli appassionati o estimatori un pò come avviene per le auto storiche. Se qualcosa che ci ha divertito da ragazzi continua a farlo nonostante tutte le sue limitazioni ancora adesso allora assolve allo stesso identico compito di allora. E questo è l'importante, il dopo nessuno lo saprà mai, ma credo che essendo i primi importanti computer del mondo dell'informatica, le primi computerwar tra utenti che si schieravamo dall'una o dall'altra parte, avranno sempre un posto di rilievo nella storia della tecnologia in generale.

saver71:
Certo. Però forse non ci siamo capiti.
A me piacerebbe che questo sito - e tanti altri a tema - rimanesse, non dico per sempre, ma il più a lungo possibile, perché vorrei che tutto il lavoro che è stato fatto fino ad oggi, e che sarà fatto da oggi in poi, non vada perduto in pochi decenni. Sarebbe un vero peccato, e una mancata occasione per le generazioni future di documentarsi sul C64 attingendo da un portale molto informativo come questo. Non dico che la gente in futuro non si interesserà di C64, ma di sicuro, se vorrà documentarsi al riguardo, il primo sito che andrà a controllare sarà Wikipedia, non potendo usufruire di punti di riferimento più specifici come Ready64. Supponiamo che tra 100 anni Giovanni Bianchi voglia fare una ricerca sul Commodore 64 per un tema o una tesi di laurea; sarebbe bello se in rete trovasse "Ready64", no?
Poi, vabbè, questo piacere dovrebbe averlo anche l'admin, perché se all'admin non frega nulla che il sito rimanga così a lungo online, allora pace.
Però, c'è chi si fa erigere una statua, c'è chi lascia opere di vario genere... Roberto lascerebbe "Ready64", il suo gioiello, e tutti lo ricorderebbero come colui che creò il sito più bello e completo sul C64 in Italia. Mica male!  :)

orion70:
Comprendo i ragionamenti di Deovin (benvenuto!) e le proposte di Saver: se il C64 e gli altri 8 bit ci hanno dato tanto da segnare una parte della nostra vita in maniera diversa e più profonda rispetto agli aggeggi di oggi che usiamo senza conoscere e in fondo senza amare, perché non dedicare uno sforzo per essere sicuri della preservazione futura di questo sito e di tutti gli altri dedicati al retrocomputing?

Il loro valore storico è effettivamente inestimabile e il tempo, la dedizione e la competenza dedicate a Ready64 (veramente impressionanti) come per altri siti analoghi anche stranieri andrebbero irrimediabilmente perduti, come lacrime nella pioggia [cit.]

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