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Mi presento

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eregil:
Visto che tiri in ballo la fantascienza, ti aggiungo una riflessione interessante di uno scrittore contemporaneo, Liu Cixin.

Nel terzo romanzo della sua trilogia iniziata con "Il problema dei tre corpi", il governo federale pone ai più valenti scienziati e tecnologi del mondo un quesito: qual è il modo migliore di preservare delle informazioni il più a lungo possibile, in modo che possano essere lette fra migliaia di anni, e magari anche fra milioni di anni?

Dopo lunghe e numerose discussioni, durante le quali vengono affrontati i problemi di affidabilità e longevità di qualsiasi tecnologia esistente (e parliamo di un romanzo di fantascienza, in cui sono disponibili le nostre tecnologie reali più altre ancora più avanzate), il comitato fornisce la sua risposta al quesito: le informazioni che volete preservare, scolpitele nella pietra!

I dischi si guastano, si rompono, i nastri si smagnetizzano, le codifiche digitali dell'informazione possono cambiare, e se l'informazione è compressa (o crittografata) è sufficiente che non si riesca più a leggere un bit perché diventi impossibile leggere un intero blocco o un intero file. Se questo non bastasse, anche in assenza di disastri non si può stare con le mani in mano: se scrivete su questo forum basato su Simple Machines, è perché era diventato impossibile continuare ad utilizzare il vecchio forum Invision - non solamente per un discorso relativo ai bug di sicurezza che non venivano risolti, ma proprio perché i server sono stati aggiornati e il software Invision non risultava più compatibile.

In ultima analisi, occorre un po' di realismo: si preserverà quello che si potrà, e per quanto tempo si potrà. C'è solo la speranza che questo tempo sia prolungato quanto più possibile.

Deovin:
Saver, ma che gioco è giuseppino il carpentiere? :)

saver71:
Giuseppino il carpentiere? :biggrin:
È un titolo di fantasia, che si rifà, più o meno, ad alcuni titoli di vecchie cassette da edicola per C64. Avevo anni fa un amico con cui scambiavo giochi, e lui mi passava una montagna di titoli tra cui alcuni erano di questa tipologia. Erano tutti giochi craccati, a volte orribilmente "mutilati", ma tutto faceva brodo, pur di passare delle ore in allegria.  :)

Eregil, tutto vero quello che hai scritto. In fin dei conti, cosa è rimasto a noi da secoli/millenni? Opere in pietra e opere scritte. E allora che dire? Godiamoci questa parentesi sessantaquattresca finché dura. Ma... almeno un monumento a Roberto glielo vogliamo fare?  :hail:

Deovin:
Insomma il nome del gioco è un omaggio a tutta la "produzione da edicola" di allora.
Per la seconda parte del tuo intervento, sono daccordissimo!

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