Riprendendo il discorso di Raffox penso che più opportunamente foraggiati e considerati, i programmatori avrebbero fatto ancora di più, aumentandone numero e talenti, di quanto hanno comunque spesso ottimamente, detto. Che all'estero non siano rose e fiori lo dimostra un colosso multinazionale come Rockstar, alle condizioni di lavoro e di contratto che impone ai dipendenti.
Tornando a noi, ci sono stati tanti giochi degni di nota, diversi dei quali perfettamente allineabili ad alcuni capolavori albionici/teutonici. Sono stati un pò spinti dalla critica nostrana ma il valore era spesso indiscutibile. Ne va elogiato il lavoro, la creatività e a volte, anche solo le buone intenzioni.
Una serie come "I play 3d Soccer" ad esempio, fu davvero qualcosa di inedito allora, così come alcune manageriali citate più in alto, e a prescindere dal risultato è apprezzabile il lavoro col senno del poi.
Parlando di generi di giochi, i programmatori italiani hanno detto la loro un pò ovunque, citerò i miei preferiti a partire dai platform: il fumettistico, delizioso Lupo Alberto, Moonshadow e la strepitosa conversione di Chuck Rock a primeggiare (difficile sperare di meglio dal c64 e da parte di programmatori stranieri, penso a cosa avrebbe combinato Tiertex o Activision di quei tempi).
Va detto che a volte lo sguardo della critica inglese era superficiale e forse anche pregiudizievole, i nostri non avevano i santi in paradiso di Ocean.
Fronte sportivo, il più impegnato direi, c'è stato di tutto, dalle corse in Millemiglia al Mondiale di calcio dalla classica vista dall'alto (di certo il settore più debole sul fronte risultati, lasciatemelo dire in un paese di calciofili si poteva fare meglio... hanno comunque ben convertito Emlyn Hughes in italiano), passando per alcuni interessanti Formula 1, bocce, moto, basket, golf, fishing...
Trovo I Play 3D Tennis una tra le simulazioni più giocabili di questo sport su c64, e su questa macchina sono davvero tante e poche davvero degne di nota (devo comunque provare Smash).
Non mancarono i picchiaduro: Dylan Dog - Gli Uccisori , per mano del grande, onnipresente Venturi, era originale, solido e avvincente, non tradiva l'atmosfera del fumetto, e dulcis in fundo, uno sparatutto come Catalypse può annoverarsi tra i capolavori misconosciuti/rivalutati del genere. Spiace infatti, che il valore di alcune pubblicazioni sia stato scoperto col tempo e non abbia reso il dovuto ai propri artefici.