Buongiorno Phobos, innanzitutto ancora grazie per il bellissimo NewsStand, che come ripeto ci catapulta in pieno nell'atmosfera dell'epoca d'oro a 8 bit.
Per quanto riguarda questo tuo intervento, lo condivido solo parzialmente.
Premetto doverosamente che sono sempre stato una schiappa con gli arcades, preferendo fina dalla più tenera età (quindi parlo del VIC-20) giochi meno movimentati, quindi rpg, avventure testuali e successivamente punta-e-clicca, e al limite arcade-adventures alla Atic Atac per intenderci.
Ciò detto, vorrei però sottolineare che:
1) i cheat modes esistevano già negli anni Ottanta, e volendo i giochi anche più complessi te li finivi lo stesso senza fatica;
2) a mio avviso, idealmente un gioco moderno dovrebbe comunque essere giocato/giocabile sul Commodore (64, in questo caso) originale, quindi avere la possibilità di essere ripreso da dove si è conclusa la partita precedente o giù di lì: molti giochi originali di trent'anni fa già davano questa opportunità, favorendo il divertimento e la replayability contro ogni frustrazione;
3) il limite principale, anzi forse l'unico

di NewsStand risiede proprio in questa assenza di "continue".
Infine, e qui parlo solo di APQ e di un parere strettamente personale, trovo il gioco in questione un po' sopravvalutato. Per carità, grafica e sonoro assolutamente strepitosi e talmente al top da essere probabilmente imbattibili e imbattuti per il genere platform; ma sono assolutamente d'accordo con @Jahpohke78 che il gameplay è altra cosa dalla scintillante confezione, e - sarà per i miei limiti - l'ho trovato tutt'altro che brillante. Diciamo che avrei messo globalmente un 7, un po' come quando da liceale mi davano 7 in ginnastica anche se facevo schifo nello sport, giusto perché i voti nelle altre materie erano alti

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