Ready64 Forum
Commodore 64 => Off Topic => Topic aperto da: Deovin - 09 Maggio 2020, 19:57:36
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Ciao a tutti!, è da un po' che sono iscritto qui, ma mi rendo conto che oltre a non essere ancora intervenuto in qualche discussione molto probabilmente non mi sono mai presentato... quindi lo faccio ora:
Classe 1979, programmatore per passione ed amante dei sistemi ad 8 bit specialmente come Commodore 64 , MSX, Atari 2600 di cui ho una discreta collezione (ma con lo scopo di usarli, non tanto di collezionarli, perchè nella mia mente sono sempre vivi ed attuali) . Conosco alcuni linguaggi di programmazione (C, C++, Java, Python) e mi diverto a creare semplici App (giochi) per Android pubblicandole poi sul Playstore, ma da "grande" programmerò solo per i miei amati sistemi!
Deovin. :metallica:
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ciao Deovin benvenuto.... ho letto la tua presentazione e mi sono chiesto se hai mai potuto leggere questo topic (ormai chiuso perché obsoleto).... ti prego di aprire un nuovo topic nella sezione giusta se vorrai rispondermi...
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mi riferivo a questo topic:
http://ready64.org/smf/index.php?topic=4441.0
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Ciao a tutti!, è da un po' che sono iscritto qui, ma mi rendo conto che oltre a non essere ancora intervenuto in qualche discussione molto probabilmente non mi sono mai presentato... quindi lo faccio ora
Be', dopo tanto lurkare, ti sei finalmente deciso! :biggrin:
Benvenuto tra gli amanti del Commodore 64! ;)
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Eh, si, dopo tanto tempo mi sono "deciso" ad essere più partecipe! Il fatto è che sono amante anche della programmazione in generale e per divertimento in questo ultimo anno ho sviluppato e pubblicato giochi android sul playstore (niente di eccezionale si intende).
Per quanto riguarda il "cosa" poter fare con il commodore 64 oggi, ma in generale con un qualsiasi computer di quel tempo (come MSX Spectrum ecc) secondo me riguarda il fatto di poter rivivere con entusiasmo i nostri anni di gioventù.
In fondo dopo averci fatto sognare quelle macchine ce ne siamo allontanati un po tutti per il fatto che crescendo si hanno altri interessi e doveri, e anche per il fatto che se anche gli interessi restano gli stessi ci si evolve giustamente insieme ai tempi ed alla tecnologia.
Erano diventate obsolete e ce ne siamo disinteressati, ma se abbiamo amato quegli anni e sopratutto quel mondo tecnologico di allora è chiaro che quegli oggetti ci abbiano segnato nel loro piccolo indelebilmente, e siano andati oltre, diventando dei simboli.
Io finora ho fatto quello che nella vita dovevo fare tra il crescere, maturare, trovare un posto nel mondo e organizzarmi nel mettere in piedi un sistema di vita che regga alle sfide che questa ogni giorno offre. E ritornare al mondo dei miei computer per me è un po' come chiudere il cerchio, come tornare a casa, al me stesso più semplice e vero.
Più pragmaticamente, questi computer offrono qualcosa che la tecnologia di oggi ci nega per facilitarci il compito, ovvero la vicinanza macchina-hardware, cosa che sento sin dall'avvio. All'utente era richiesto di ampliare le sue conoscenze, se non voleva solo giocare ovviamente, e questo oggi non è più così scontato secondo me.
Un mio collega di lavoro una volta in una discussione sull'argomento mi disse che oggi la gente ama Apple perchè non è interessata a sapere come funziona la macchina, vuole solo i suoi programmi semplici e che vadano lisci senza complicazioni, ed è secondo lui come per le automobili, dove una volta tutti sapevano metterci le mani ed oggi ben pochi lo sanno fare.
Ed ha ragione, ed è per questo che i computer e gli smartphone fanno sì cose eccezionali... ma io pur usandoli ne sono fondamentalmente disinteressato.
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Sì, è vero, oggi ci si interessa solo del risultato finale senza chiedersi come si pervenga a quel risultato. E questo perché fondamentalmente manca nelle persone la curiosità.
Siamo tutti (o quasi) spettatori, non protagonisti.
Ad essere sincero, io ho dimenticato tantissimo di ciò che ho imparato alle superiori. Mi è rimasta, se vogliamo, una debole curiosità su come ottenere certi risultati in linguaggio BASIC, e ogni tanto faccio qualche esperimento, ma è ben poca cosa in confronto a tutto ciò che si potrebbe imparare sulla macchina. Onestamente, quando leggo alcuni utenti di questo forum discutere di C64 utilizzando termini tecnici, mi sento molto ignorante. Sì, potrei prendermi un manuale e studiare, ma non ne ho più voglia. ::)
Però, questa discussione mi ha fatto venire in mente un aspetto abbastanza importante che riguarda la "memoria". È stato spesso toccato in vari topic, ma forse non approfondito abbastanza. Ne approfitto per riprenderlo e offrire uno spunto di riflessione, sperando che chi amministra questo gioiello chiamato "Ready64" si prenda la briga di leggere.
La dicitura in homepage reca:
Non si tratta soltanto di un gesto nostalgico ma di una vera e propria attività di preservazione storica. Infatti è grazie al supporto e alla testimonianza di tutti che è possibile documentare l'ormai "paleolitico" bagaglio culturale e ricreativo offerto dal Commodore 64, affinché non vada perso irrimediabilmente.
Affinché non vada perso irrimediabilmente.
La domanda è: tutta questa eccellente opera di preservazione rimarrà dopo la nostra dipartenza?
Qualcuno dirà: "Mamma mia, sei giovane e già pensi alla morte?"
Be', tutti moriamo prima o poi. Di sicuro non campiamo mille anni. Ora, per tenere in piedi questo sito si paga un dominio e un hosting, almeno credo. E questo continuerà ad essere fatto finché il gestore sarà in vita, ma poi?
Ora, non mi si fraintenda: io auguro lunga vita a tutti, ma ragiono sul fatto che quando non si rinnova dominio e hosting, tutto ciò che è stato fatto con encomiabile lavoro nel corso di tanti anni vada perduto irrimediabilmente eccome! ;)
Sarebbe quindi il caso di cercare una soluzione ora, affinché tutto non vada, in un futuro più o meno lontano, irrimediabilmente perduto.
Sarebbe una grave perdita per le generazioni future, perché non disporrebbero di moltissimo materiale utile per conoscere il mondo dell'informatica, degli home computer e dei videogame si può dire ai loro albori.
E poi, siamo sinceri: gli home computer degli anni '80 interessano soprattutto a noi che siamo al giro di boa, e siamo soprattutto noi a tenerne vivo il ricordo. Quando non ci saremo più, i giovani delle future generazioni, forse incuriositi dall'argomento, faranno un giretto su Wikipedia e tutto finirà lì. Un po' come noi adesso andiamo su Wikipedia per ottenere informazioni sull' abaco (https://it.wikipedia.org/wiki/Abaco).
Sì, forse il paragone non regge del tutto, comunque... capito mi sono! ;)
Think about it, come dicono gli inglesi.
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condivido a pieno gli ultimi due post...
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Partendo dal presupposto che nulla è eterno penso che comunque potrebbero esserci sempre degli appassionati o estimatori un pò come avviene per le auto storiche. Se qualcosa che ci ha divertito da ragazzi continua a farlo nonostante tutte le sue limitazioni ancora adesso allora assolve allo stesso identico compito di allora. E questo è l'importante, il dopo nessuno lo saprà mai, ma credo che essendo i primi importanti computer del mondo dell'informatica, le primi computerwar tra utenti che si schieravamo dall'una o dall'altra parte, avranno sempre un posto di rilievo nella storia della tecnologia in generale.
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Certo. Però forse non ci siamo capiti.
A me piacerebbe che questo sito - e tanti altri a tema - rimanesse, non dico per sempre, ma il più a lungo possibile, perché vorrei che tutto il lavoro che è stato fatto fino ad oggi, e che sarà fatto da oggi in poi, non vada perduto in pochi decenni. Sarebbe un vero peccato, e una mancata occasione per le generazioni future di documentarsi sul C64 attingendo da un portale molto informativo come questo. Non dico che la gente in futuro non si interesserà di C64, ma di sicuro, se vorrà documentarsi al riguardo, il primo sito che andrà a controllare sarà Wikipedia, non potendo usufruire di punti di riferimento più specifici come Ready64. Supponiamo che tra 100 anni Giovanni Bianchi voglia fare una ricerca sul Commodore 64 per un tema o una tesi di laurea; sarebbe bello se in rete trovasse "Ready64", no?
Poi, vabbè, questo piacere dovrebbe averlo anche l'admin, perché se all'admin non frega nulla che il sito rimanga così a lungo online, allora pace.
Però, c'è chi si fa erigere una statua, c'è chi lascia opere di vario genere... Roberto lascerebbe "Ready64", il suo gioiello, e tutti lo ricorderebbero come colui che creò il sito più bello e completo sul C64 in Italia. Mica male! :)
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Comprendo i ragionamenti di Deovin (benvenuto!) e le proposte di Saver: se il C64 e gli altri 8 bit ci hanno dato tanto da segnare una parte della nostra vita in maniera diversa e più profonda rispetto agli aggeggi di oggi che usiamo senza conoscere e in fondo senza amare, perché non dedicare uno sforzo per essere sicuri della preservazione futura di questo sito e di tutti gli altri dedicati al retrocomputing?
Il loro valore storico è effettivamente inestimabile e il tempo, la dedizione e la competenza dedicate a Ready64 (veramente impressionanti) come per altri siti analoghi anche stranieri andrebbero irrimediabilmente perduti, come lacrime nella pioggia [cit. (https://it.wikipedia.org/wiki/Ho_visto_cose_che_voi_umani)]
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Grazie del benvenuto! Nulla è per sempre, ma se quegli oggetti sono stati ricordati fino ad oggi nonostante le loro capacità ormai "ridicole" allora il tutto fa ben sperare per il futuro! Io ad esempio sono appena tornato dopo un turno di lavoro da un negozio dell'usato dove ho comprato un vecchio libro sul basic del c64 ad esempio! Tra l'altro neanche troppo approfondito secondo me e di sicuro per principianti. Non ne avevo bisogno, e si trova tranquillamente su internet, ma la voglia di esperienza "tattile-olfattiva" ha avuto la meglio :)
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ma se quegli oggetti sono stati ricordati fino ad oggi
Sì, ma parliamo di oggetti di poche decine di anni fa, e comunque oggetti che abbiamo noi stessi posseduto e utilizzato. Io facevo un discorso diverso che vedo stenti a comprendere. ;)
Io ad esempio sono appena tornato dopo un turno di lavoro da un negozio dell'usato dove ho comprato un vecchio libro sul basic del c64 ad esempio! Tra l'altro neanche troppo approfondito secondo me e di sicuro per principianti. Non ne avevo bisogno, e si trova tranquillamente su internet, ma la voglia di esperienza "tattile-olfattiva" ha avuto la meglio :)
Sempre lo stesso discorso. Il libro sul basic che hai acquistato risalirà ai primi anni '80, giusto?
Parliamo sempre di oggetti a noi relativamente vicini, che ancora possiamo trovare in vendita.
Per spiegarti cosa intendo, ti faccio un esempio pratico. Supponi di voler fare una ricerca sull'antico Egitto. Il primissimo sito che andrai a visitare quale sarà? Credo Wikipedia, l'enciclopedia online.
Ora, supponi sempre che nell'antico Egitto avessero la tecnologia di oggi, con la connessione internet, i PC e tutto il resto. Supponi che qualcuno avesse realizzato un sito tipo "Egitto.com", con documenti, foto, video e quant'altro. Sarebbe molto bello, e soprattutto emozionante, se tu potessi, a distanza di millenni, servirti di questo portale invece di attingere unicamente da Wikipedia, no? ;)
Il problema qual è? Che con la dipartita dell'admin del sito, anche il sito stesso avrà fatto PUF! Ed è un po' il problema di tutti i siti, che hanno durata pari a quella dei loro realizzatori. Se invece si trovasse il modo di farli durare non dico ab aeterno ma molti secoli, chissà quanta gente del futuro ne trarrebbe vantaggi!
Voglio fare una ricerca sul Commodore 64? C'è Ready64! Ora, fra 10 anni, fra 100 e fra 1000!
C'è poi un discorso tipo: chi se ne frega del sito quanco non ci sarò più? :biggrin: Ed è comprensibile. Ma è altrettanto comprensibile il dispiacere nel vedere sparire tutto il materiale che è stato accumulato negli anni, e che ha inestimabile valore storico.
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Capito capito, per tamponare l'admin qualora fra moooolto tenpo non se la sentisse più potrebbe trovare qualche volenteroso in grado di prenderne il controllo. Per rendere il lavoro svolto duraturo in modo permenente nel tempo sarebbe bello, ma ad ora difficile... possiamo sperare che l'argomento diventi "storia" da tramandare in futuro, ma io non vedo al di là del mio naso Quindi umilmente non faccio troppe supposizioni! ::)
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Bisognerebbe avere la possibilità di mantenere l'intero sito, magari congelato (e qui c'è il discorso che senza un aggiornamento dinamico inevitabilmente diventa un sito utile ma "morto") a tempo indefinito in qualche cloud. Magari l'admin ci sta leggendo e ci ha già pensato... D'altronde, lasciare un monumento alla posterità è sempre stata l'impresa definitiva dei grandi :)
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Francamente non so quale potrebbe essere la souzione. Ci sono troppe variabili in gioco.
Non sappiamo come si evolverà la tecnologia in futuro. In soli 100 anni abbiamo fatto passi da gigante, e ciò ci fa pensare che ne faremo altrettanti. Arthur Clarke, nel suo "3001: Odissea finale", inventò la calotta cerebrale, o "Braincap", che sostituiva in tutto e per tutto i computer. Sarà così? Chi lo sa! C'è da dire che molte le ha azzeccate, a parte la base lunare e la stazione internazionale rotante, progetti che attualmente considero irrealizzabili.
Parlando di Cloud, c'è sempre il rischio che qualche virus infetti i sistemi mondiali, cancellandone i dati. Google prende tutte le precauzioni possibili e immaginabili, ma nessuno è perfetto... ;)
Riguardo l'aggiornamento, basterebbe riuscire a completare tutte le sezioni e lasciarlo così. Sarebbe un portale completo, senza bisogno di alcun aggiornamento.
Ah, chiaramente parlo del sito, non del forum.
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Visto che tiri in ballo la fantascienza, ti aggiungo una riflessione interessante di uno scrittore contemporaneo, Liu Cixin (https://it.wikipedia.org/wiki/Liu_Cixin).
Nel terzo romanzo della sua trilogia iniziata con "Il problema dei tre corpi", il governo federale pone ai più valenti scienziati e tecnologi del mondo un quesito: qual è il modo migliore di preservare delle informazioni il più a lungo possibile, in modo che possano essere lette fra migliaia di anni, e magari anche fra milioni di anni?
Dopo lunghe e numerose discussioni, durante le quali vengono affrontati i problemi di affidabilità e longevità di qualsiasi tecnologia esistente (e parliamo di un romanzo di fantascienza, in cui sono disponibili le nostre tecnologie reali più altre ancora più avanzate), il comitato fornisce la sua risposta al quesito: le informazioni che volete preservare, scolpitele nella pietra!
I dischi si guastano, si rompono, i nastri si smagnetizzano, le codifiche digitali dell'informazione possono cambiare, e se l'informazione è compressa (o crittografata) è sufficiente che non si riesca più a leggere un bit perché diventi impossibile leggere un intero blocco o un intero file. Se questo non bastasse, anche in assenza di disastri non si può stare con le mani in mano: se scrivete su questo forum basato su Simple Machines, è perché era diventato impossibile continuare ad utilizzare il vecchio forum Invision - non solamente per un discorso relativo ai bug di sicurezza che non venivano risolti, ma proprio perché i server sono stati aggiornati e il software Invision non risultava più compatibile.
In ultima analisi, occorre un po' di realismo: si preserverà quello che si potrà, e per quanto tempo si potrà. C'è solo la speranza che questo tempo sia prolungato quanto più possibile.
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Saver, ma che gioco è giuseppino il carpentiere? :)
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Giuseppino il carpentiere? :biggrin:
È un titolo di fantasia, che si rifà, più o meno, ad alcuni titoli di vecchie cassette da edicola per C64. Avevo anni fa un amico con cui scambiavo giochi, e lui mi passava una montagna di titoli tra cui alcuni erano di questa tipologia. Erano tutti giochi craccati, a volte orribilmente "mutilati", ma tutto faceva brodo, pur di passare delle ore in allegria. :)
Eregil, tutto vero quello che hai scritto. In fin dei conti, cosa è rimasto a noi da secoli/millenni? Opere in pietra e opere scritte. E allora che dire? Godiamoci questa parentesi sessantaquattresca finché dura. Ma... almeno un monumento a Roberto glielo vogliamo fare? :hail:
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Insomma il nome del gioco è un omaggio a tutta la "produzione da edicola" di allora.
Per la seconda parte del tuo intervento, sono daccordissimo!