
Ci sono
3 commenti per questo gioco!
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N/D
Mi trovo d'accordo in tutto con Roberto. Personalmente, un elemento che mi attirò furono le notevoli dimensioni dei "combattenti", che tra l'altro erano disegnati abbastanza bene (il ninja che si confonde col buio notturno fa un certo effetto; mi attirava anche la rapidità dei loro movimenti e, mi sembra di ricordare, la relativa varietà di mosse possibili. All'epoca le arti marziali acchiappavano molto, sulla scia del successo dei film di Bruce Lee.
3
Questo gioco, nel suo essere un fulgido esempio di cattivo gusto stilistico e pratico, nel 1983 aveva una sua ragione di esistere che stava tutta nell'atmosfera atipica, quasi onirica, che lo permeava e nel pantheon cinematografico di serie "Z" dal quale attingeva a piene mani.
Una sua ragion d'essere dicevamo, ma solo per i primi minuti, trascorsi i quali si passava decisamente ad altro ma non senza provare un pizzico di rammarico per l'occasione perduta. Un titolo che ha saputo andare oltre il concetto di "brutto" e che a differenza di tanti giochi orrendi ed obliati ha saputo lasciare in molti una traccia del suo passaggio.
AotPKD, sviluppato evidentemente con competenze totalmente amatoriali, nonostante l'insipienza va annoverato tra i primissimi Beat'em Up approdati sul C64.
8
Ci giocai per la prima volta nell'estate del 1987... avevo 10 anni, e l'avevo trovato su una cassetta da edicola con altri 29 giochi... Questo era uno dei miei preferiti perché, nonostante l'aspetto piuttosto "rozzo" aveva un'atmosfera quasi magica... Gli sprites enormi, il nemico di cui era possibile soltanto vedere gli occhi, come se si trattasse davvero di un'ombra... Un gioco da rivalutare!