Ivan Turkjeff: L'Oro dello Zar Viking numero 3 Il giovane studente moscovita Ivan Turkjeff non aveva mai lasciato la capitale, e del resto non avrebbe avuto nessuna ragione per allontanarsi dalla sicurezza della città, ed era troppo impegnato con lo studio per aver voglia di divertirsi in scampagnate o cose del genere. Ma quando, nella primavera di quell'anno, conobbe il giovane Igor Belonoskin, lo studio divenne per lui un aspetto secondario della sua vita, e la desolazione della steppa acquistò un fascino nuovo ed irresistibile. Tutto cominciò in una notte d'aprile, quando Ivan ed Igor si diedero appuntamento alla solita locanda per discutere di una faccenda che avrebbe potuto cambiare per sempre le loro monotone ed umili esistenze: davanti ad un rosso bicchiere di vino Igor rivelò al suo amico un segreto che sin da piccolo aveva custodito gelosamente, una storia narratagli da suo zio Vladimir e di cui suo zio aveva parlato solo a lui. Negli occhi di Igor brillava una luce di giovane entusiasmo quando narrò ad Ivan il favoloso segreto del Tesoro dello Zar, una grande quantità di oro e pietre preziose che da decenni era nascosta in una misteriosa valle al di là del fiume. Ed Ivan non aveva nessuna ragione di dubitare, o forse non voleva, dato che il suo amico gli offriva l'opportunità di sperare in qualcosa che potesse mutare in meglio la sua vita. Da quella sera i due ragazzi ebbero un solo, unico, grande progetto: ritrovare la valle dove era nascosto il Tesoro dello Zar e fuggire in un'altra città dove trascorrere il resto della loro vita come due ricchi signori. In pochi giorni erano pronti per lasciare Mosca, e dopo molte settimane di viaggio raggiunsero la vecchia capanna sul fiume che lo zio di Igor aveva indicato come il punto di riferimento della sua scoperta. Ma Ivan e Igor avevano fatto i conti senza l'oste, non immaginando neppure che i terribili Cosacchi del Don perlustravano la zona alla ricerca di malviventi e bracconieri: stavano preparandosi qualcosa da mangiare, li denlro il vecchio capanno, quando i Cosacchi arrivarono, forse attirati dal fumo del camino. Igor commise l'errore di tirare fuori un coltello, ed uno dei Cosacchi gli sparò ferendolo gravemente: ad Ivan non restava che arrendersi, e rassegnarsi ad essere portato via dai Cosacchi fino al loro campo. Il giovane Ivan si ritrovò così rinchiuso in una strana prigione: una stretta buca chiusa da una grata di ferro, al centro del campo dei Cosacchi. Non aveva molto tempo, pensò, perché il giorno dopo essi lo avrebbero condotto fino al Distretto Militare più vicino e quasi sicuramente sarebbe stato giustiziato senza nemmeno subire un processo; e poi c'era il suo amico Igor, lasciato quasi morto nel capanno presso il fiume: avrebbe dovuto trovare dei medicinali e portargli al più presto soccorso. Quando i Cosacchi andarono a riposare ed il campo diventò silenzioso Ivan decise che quello era il momento di agire, giocando il tutto per tutto: ma il problema principale da risolvere era quello di uscire dalla stretta prigione, dopodiché avrebbe dovuto rubare delle medicine e fuggire dal campo per raggiungere il suo amico ferito... rischiava molto, ma a quel punto la sua vita valeva poco, e non avrebbe esitato a farsi uccidere in un tentativo di evasione piuttosto che finire appeso ad una corda in un qualsiasi Distretto Militare.... Genere: Avventura Grado di sfida: Medio-Facile Parola d'ordine per iniziare il gioco: STEPPA **************************************** CREDITI DIGITAZIONE MANUALE **************************************** Roberto - Ready64.org Aprile 2024