Douglas Perkins: Ghost City Viking numero 3 Douglas Perkins aveva rinunciato da tempo a trascorrere i suoi week-end fra le Montagne Rocciose, ed aveva venduto la sua vecchia roulotte per comprarsi una moto. La moto lo aveva cosi accompagnato in week-end sempre più avventurosi, in luoghi che non avrebbe mai potuto visitare con l'ingombrante roulotte: tutto il suo armamentario consisteva ora in un sacco a pelo, uno zaino per le provviste ed un ottimo winchester come arma di difesa e per la caccia. A proposito di caccia aveva letto da qualche parte che in alcune zone dell'Ovest esistevano ancora dei bisonti non protetti da leggi sulla salvaguardia dell'ambiente, e non gli sarebbe dispiaciuto beccarne uno, soprattutto ora che aveva imparato tutte quelle cose interessanti durante la sua ultima vacanza fra i pellirosse. Aveva imparato tutto quello che bisognava sapere sui bisonti, ed avrebbe saputo sfruttare, alla maniera degli indiani, ogni parte dell'animale una volta ucciso: sarebbe stato un ottimo campo di prova per verificare l'utilità della sua esperienza al villaggio Navajo, ed un ottimo spunto per avere poi qualcosa da raccontare durante le serate invernali con gli amici. Parti il venerdì sera con il solito equipaggiamento, e dopo una notte di viaggio in autostrada affrontò con la sua fida moto il deserto ed alcune zone rocciose: verso il tramonto aveva già raggiunto la regione meta del suo viaggio, senza il minimo sospetto di ciò che lo aspettava. Si, perchè Douglas era un tipo che i guai non aveva bisogno di andarseli a cercare, dato che li attirava come una calamita, e questo lo aveva potuto appurare durante la sua ultima vacanza tra le Montagne Rocciose, quando si trovò ad affrontare un computer impazzito che minacciava di provocare la Terza Guerra Mondiale e l'apocalisse nucleare. Ma ciò che to aspettava oltre la prateria era ben più pericoloso di un computer, e cosi inconsueto da non offrire alcuno spunto per combatterlo. Ma partiamo dall'inizio: sulla caria di viaggio di Douglas Cera una località che lui aveva contrassegnato come "luogo da vedere", una piccola città del West, una "città fantasma" tipica del vecchio glorioso Ovest. La città era oltre la prateria, per cui Douglas decise che l'avrebbe visitata il giorno dopo: preparò un bivacco tra le pareti del Canyon, ed uscì verso il deserto per sgranchirsi le gambe e vedere di beccare qualche serpente a sonagli per la cena (i Navajos gli avevano insegnato una ricetta coi fiocchi e non vedeva l'ora di prepararsela). Ma la sua passeggiata fu interrotta da un vecchio pozzo abbandonato, che Douglas non aveva notato perché stava seguendo attentamente il volo irregolare di un avvoltoio; ci piombò dritto come un siluro, e cosi velocemente da accorgersene solo quando toccò, non molto morbidamente.. il fondo dello stretto pozzo scavato nell'arida sabbia del deserto. Si alzò, scuotendosi di dosso la sabbia fine ed appiccicosa sui panni madidi di sudore, e guardò su verso la stretta imboccatura, cercando l'ispirazione per un'idea che gli consentisse di lasciare al più presto quella che avrebbe potuto diventare la sua tomba. Ma oltre il Canyon, ammesso che fosse riuscito a lasciare il pozzo, lo aspettavano i corpi di due tecnici della NASA uccisi da un'arma misteriosa, e la minaccia di un essere sconosciuto che aveva raggiunto la terra a bordo di una capsula sulla quale avrebbe dovuto esserci un'astronauta: dalla padella nella brace, come si suol dire, ma Douglas cera abituato... Genere: Fantascienza Grado di sfida: Medio Parola d'ordine per iniziare il gioco: RANGER **************************************** CREDITI DIGITAZIONE MANUALE **************************************** Roberto - Ready64.org Aprile 2024