Il supertecnico di Edizioni Hobby

Autore: Raffox - Pubblicato il 26-07-2016.
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Con l'aggiornamento del 22 luglio 2016, relativo alle scansioni dell'inserto al numero 9 della collana Viking, ci siamo chiesti chi potesse mai essere il "supertecnico" incaricato di fornire supporto telefonico ai giocatori appassionati delle avventure pubblicate proprio da Edizioni Hobby.

Ebbene... il fantomatico supertecnico si è palesato di lì a poco e abbiamo potuto così dargli un'identità! Si tratta infatti del celeberrimo Bonaventura Di Bello, che molti di noi conoscono da tempo e hanno avuto altresì il piacere di incontrare di persona in occasione della Reunion Simulmondo (evento ribattezzato poi in Svilupparty), organizzata a Bologna dall'altrettanto celebre Ivan Venturi nel 2010.

Bonaventura Di Bello

La sensazione che dietro il mistero si celasse Bonaventura in effetti un po' era nell'aria, nello scenario delle avventure testuali italiane non si può non conoscere Bonaventura Di Bello, e non si può non riconoscere la sua profonda esperienza in materia, quanto gradisse (e gradisca tuttora) il genere, avendone egli stesso scritte numerose sia per il Commodore 64 che per ZX Spectrum ed MSX.

Così abbiamo colto l'occasione al volo, facendoci raccontare qualche aneddoto proprio dal diretto interessato a proposito della sua passata esperienza professionale in qualità di vice direttore di pubblicazione in Edizioni Hobby... Bonaventura ha iniziato col rivelarci che, ad esempio, in quei tempi per non pagare una tassa sul supporto magnetico l'editore doveva dimostrare che la commercializzazione della cassetta in edicola era inscindibile dall'inserto cartaceo, per questo motivo "costrinse" Bonaventura a inserire una password diversa per l'avvio di ogni avventura... password che era riportata appunto sulla rivista allegata. Quindi niente inserto, niente password!

In seguito fu proprio Bonaventura a proporre alla redazione di attivare un servizio di help desk telefonico, rivolto ai più appassionati e tenaci giocatori, per aiutarli a superare eventuali ostacoli incontrati nelle avventure. E in quell'ora pomeridiana dedicata al servizio ricorda che riceveva telefonate da parte di persone di ogni età, alcune delle quali interessate anche a fare solo due chiacchiere.

A proposito del primo numero della collana Epic3000, Bonaventura ci ha raccontato che fu costretto a modificare il titolo di un'avventura per ZX Spectrum, pubblicata come "ET in Action", perché la segretaria di allora, che essendo una giornalista risultava anche come direttore responsabile, non gradì il titolo originariamente da lui proposto "Straniero in Terra", ritenendo che "ET in Action" fosse più "commerciabile"... (Bonaventura ci ha confidato di aver sempre odiato quel titolo) Secondo il direttore responsabile il titolo "Straniero in Terra" poteva essere interpretato erroneamente con un'accezione discriminante. Per questo motivo, dato che la parola "ET" all'epoca attirava ancora l'attenzione, suscitanto curiosità e interesse, e "in action" richiamava film dell'epoca come "Missing in Action", decise per "ET in Action"... bah... Quando in un secondo momento la segretaria lasciò l'incarico professionale che ricopriva in Edizioni Hobby, Bonaventura approfittò dell'occasione e intitolò "Amos Newton: Mente Aliena (Parte I: Straniero in Terra)" una delle avventure per il Commodore 64, contenute nella prima pubblicazione della collana Explorer, nel novembre 1986.

Screenshot di Straniero in Terra

Tra le attività di cui si occupava in Edizioni Hobby, Bonaventura era responsabile anche della stesura delle introduzioni alle avventure, pubblicate di volta in volta negli inserti. Esse avevano la funzione di contestualizzare le avventure, immergendo il giocatore nella giusta atmosfera tramite una sorta di introduzione narrativa. Ma non solo, in qualità di ideatore di avventure, Bonaventura si dedicava all'utilizzo del noto programma The Quill insieme a The Illustrator, per sviluppare rispettivamente le avventure vere e proprie e le illustrazioni vettoriali contenute in esse, per C64 e ZX Spectrum. Non essendo disponibile la versione per MSX di "The Quill", per la creazione dei videogame testuali su questa piattaforma Bonaventura si avvaleva direttamente del BASIC. Quando poi The Quill e The Illustrator vennero fusi assieme per dare vita al P.A.W. - Professional Adventure Writer (disponibile però solo per computer Spectrum), i tempi delle avventure testuali erano ormai in forte declino.

Bonaventura ci ha raccontato che all'epoca aveva provato anche a utilizzare il tool Graphic Adventure Creator, ideato da Sean Ellis e pubblicato da Incentive Software nel 1985.

Proseguendo la conversazione con il ricordo di quegli anni pionieristici ormai andati, tinto di toni innegabilmente malinconici, siamo giunti alla conclusione della chiacchierata con Bonaventura di Bello, dal quale ci siamo congedati ringraziandolo, contenti di aver potuto raccogliere notizie di quel bel tempo che fu.

Per chi avesse il desiderio di approfondire ulteriormente l'argomento inerente le avventure testuali e la loro evoluzione nel corso degli anni, segnaliamo un articolo scritto direttamente da Bonaventura di Bello.