Menu Alfabetico
Indiana Jones in the Lost Kingdom
Indiana Jones in the Lost Kingdom - Informazioni e risorse
Editore | Mindscape | Musica | Michael J. Hanson |
Copyright | - | Titlescreen | - |
Serie | Indiana Jones | Genere | Platform, Schermo Singolo |
Anno | 1985 | Recensione | - |
Sviluppatore | - | Download | - |
Codice | Michael J. Hanson | Extras | Manuale (scan) |
Grafica | - | Link Esterni | * |
Punteggio Indiana Jones in the Lost Kingdom
Commenti: Indiana Jones in the Lost Kingdom
4 commenti per questo gioco!
Accedi o Registrati per commentare.
Mi misi alla ricerca spasmodica di questo gioco, convinto (!!!) che fosse la versione per C64 del quasi-contemporaneo coin-op di Indiana Jones and the Temple of the Doom (che per me, all'epoca, era il videogioco ideale); PER FORTUNA non sono riuscito a rimediarlo, se non qualche anno dopo, quando la "cotta" era sbollita...
Se non sbaglio Hanson stava sviluppando un platform per conto proprio, che non c'entrava nulla con l'eroe spielberghiano. Poi quando ha ottenuto il contratto per la realizzazione di un gioco incentrato su Indiana Jones ha cambiato gli sprite e la presentazione per adattarlo al nuovo tema.
Questo videogame, il primo a non essere ispirato ad un film del famoso
personaggio, fu pubblicato inizialmente nel 1984 ad opera della Mindscape su
licenza Lucasfilm LTD. Seguì poi una seconda edizione, sostanzialmente
identica, nel 1985. Senza soffermarci sulle qualità, sicuramente scarse, che
caratterizzano questo prodotto, è interessante invece notare come
l'immagine introduttiva originale
LINK
_1.png
venne inspiegabilmente sostituita, nella riedizione, con una visibilmente
meno accattivante. C'è da dire che Mindscape ha sofferto sempre di un
andamento qualitativo altalenante, soprattutto per l'uso frequente di grafica
assai grezza rispetto alle effettive potenzialità del computer, o magari per i
lentissimi caricamenti. Pubblicando ottimi lavori come Gauntlet, Aussie
Games, 720° e fiaschi totali come Willow o lo stesso Indiana Jones, si
potrebbe pensare che agli esordi questa software house abbia faticato non
poco a conquistarsi una fetta di mercato, specialmente tra il 1984 e il 1986
(il suo periodo più nero, secondo me) e che il meglio di sé lo abbia dato a
partire dal 1987 grazie ai porting su licenza Sega e US Gold. Resta un dato di
fatto però che i games targati Mindscape presentano sempre falle non
trascurabili o nella grafica o nel sonoro, o ancora nella giocabilità... ma
almeno nella ricerca del concept, in generale è da attriburle una certa
originalità.
Lo comprai originale nel lontano 1985 appena uscito. Ricordo che la sera uscii con i miei genitori e sfogliavo entusiasta il manuale del gioco (in realta' scarnissimo, ma la copertina con il Indy dentro la caverna era MOLTO evocativa, specie per un bambino). Il mattino dopo provai il gioco ed era una FETENZIA allucinante. Come potete vedere dalle schermate Indy era uno sprite monocolore (giallo, fra le altre cose) animato in maniera pessima, con una sistema squallidissimo di gestione delle collisioni e audio inesistente. Lo riportai indietro e presi altro (non ricordo cosa, forse Shadowfire, gioco stupendo che consiglio anche oggi).