VideoGiochi del Commodore 64

International Soccer Cup Attualmente sono presenti 5.998 titoli nel nostro database, di cui 886 italiani, per un totale di 31.845 schermate. I giochi italiani vengono appositamente contrassegnati allo scopo di tracciare la produzione videoludica per Commodore 64 realizzata nel nostro paese .

Quando disponibili sono anche presenti: Mappe, Soluzioni e Manuali (versione e-text e/o scansioni).
Per i videogiochi italiani è disponibile anche il download dell'immagine del disco/cassetta.

...un commento a caso!
gremlins_2_the_new_batch Gremlins 2: The New Batch
Un platform in parte danneggiato da alcuni evidenti difetti di programmazione, ma è raro infatti imbattersi in una grafica di questo livello. Gremlins 2 può sembrare frustrante, ma una volta potenziatisi e appresi i te... riviero
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COMMENTI PER PAGINA:

Dal 25 Novembre 2003 ad oggi, 719 utenti hanno commentato 2064 giochi per un totale di 6450 commenti.
Ferro 19/04/2024 ore 11:16
Nessuno conosce questo gioco? Non mi ricordo come l'ho avuto ma è stato un divertente passatempo con i miei cugini in un Natale di tanto tempo fa. Mi è ritornato in mente e l'ho riscaricato. Lo consiglio.
Roberto 19/04/2024 ore 09:55
Di primo acchito sembrerebbe di trovarsi di fronte ad uno dei tanti giochi del sottobosco 64istico privo di riferimenti e dati che possano aiutarci a comprenderne la genesi. Sono molti infatti i titoli in circolazione a non avere una paternità definita e questa circostanza non riguarda soltanto i prodotti amatoriali ma in alcuni casi coinvolge persino titoli giunti sugli scaffali. Ma forse questa volta la cose non stanno realmente in questi termini... possiamo infatti aggiungere qualche informazione inedita per i posteri. Dal punto di vista tecnico registriamo che l'avventura è realizzata con il modulo di Mike Grace proposto nel libro Adventure e Commodore 64. Il gioco è anche protetto dagli sguardi indiscreti e la protezione utilizzata è ottenuta tramite il "Mast Copyright" del nostrano P. Boggi, pubblicato sul numero 33 di Papersoft. L'avventura, dal titolo quasi wertmulliano, risulta(va) discretamente infida causa la presenza di almeno un paio di circostanze in cui è necessaria la caccia-al-verbo e per il finale determinato anche da eventi posti al di là del controllo dell'avventuriero. La schermata introduttiva ci rende noto che il Belli è anche autore di "Oroscopo" e "Avventura"; titoli che sono già stati acquisiti da tempo e dovrebbero essere presto o tardi aggiunti al nostro database. Ma vi sono anche altri game sviluppati successivamente e dunque non menzionati: "Lo Scudo d'Oro", "Acqua Eterna", "Colpo d'Occhio". Qualche curiosità. All'interno delle segrete incontreremo "Il Gobbo" che se esaminato scopriremo essere "vestito di verde". Questo cameo si deve ad una vera e propria ossessione da parte dell'autore per Hunchback nella sua incarnazione "edicolara" pubblicata nel secondo numero di Special Program, Il Gobbo. "Terrore", pubblicato su Ready64 nel 2018, è un lascito interessante perché con tutti i suoi pregi e difetti incarna alla perfezione quella genia di giochi e programmi realizzati da una generazione di programmatori in erba che non ha raggiunto una diffusione nazionale restando confinato ad una ristretta cerchia di persone, amici e conoscenti. Di concerto con l'autore e la partecipazione di Carmine (TSM) vede la luce nell'aprile 2024 l'attuale edizione rivisitata e corretta che elimina i problemi legati alla caccia al verbo ed altre ingenuità imputabili alla giovine età dell'autore.
Phobos 18/04/2024 ore 18:26
Il più soporifero dei giochi basati sul personaggio di Alfredo. L’omino di Super Pipeline (Taskset, 1983) non è stato pagato dalla Edisoft per la sua interpretazione nei vari giochi italiani e adesso si vuole vendicare! Con una sfera lampeggiante distruggerà la loro insegna, così impareranno a cambiargli il colore spacciandolo per sprite realizzato da loro. Per noi che dobbiamo operare questi intenti, guideremo Alfredo come se fosse la racchetta orizzontale del classico gioco da sala facendo rimbalzare la palla verso l’alto. Un tempo limite, indicato a destra, farà abbassare il tabellone finché a zero schiaccerà il nostro povero personaggio. Vi sono tre livelli di difficoltà, ma anche alla velocità più alta la sfera viaggia piano e le caselle sono tante da abbattere. Dopo poco arriva la noia e si sbaglia più che altro perché si perde attenzione. Inoltre non è possibile compiere angolazioni diverse nella riflessione della biglia e si rischia di non colpire mai qualche blocchetto superstite. Davvero non ‘sfonda’ l’interesse a giocarci.
Phobos 17/04/2024 ore 19:14
Si rimane perplessi per come la Capcom abbia gestito questo suo titolo vendendo a questi sviluppatori americani la sua licenza senza porre un veto sullo standard qualitativo finale. Per lo meno, visto che la Pacific D.I. era più esperta per le realizzazioni su macchine IBM (vedi il loro Ghosts’n Goblins) non lasciargli programmare la versione C64, che sembra derivare da quella PC, senza una vera conoscenza tecnica della macchina Commodore. Lo dimostra lo scrolling, totalmente assente sulle macchine IBM e malamente qui realizzato in quanto procede a scatti! C’è veramente poco da giustificare per un disastro videoludico di tale portata. Il gioco è programmato per intero malissimo, imparagonabile alla versione PAL della Go! che lo subissa enormemente. Partiamo dalla schermata dei titoli dove è possibile, tra le altre opzioni, selezionare il grado di difficoltà tra tre diversi settaggi. Novice, il più basso, rappresenta la giusta difficoltà. Giocare a Normal, la seconda impostazione, è già un’impresa; lo spiegherò tra poco. Non vi dico Expert. Iniziata la partita, forse l’unico elemento decente è lo sprite principale, più definito rispetto alla controparte europea, ma i suoi movimenti, la mediocre fluidità e, il prima nominato scrolling, lasciano il giocatore con l’amaro in bocca. I nemici non hanno attinenza con i colori della versione Arcade, sono sgraziati e poco animati. Peggio gli altri elementi di sfondo, alveari e mine, creati senza un minimo d’impegno. Muovendoci tra le piattaforme è da menzionare la possibilità di caduta controllata planata. Inspiegabilmente l’assenza di collisione orizzontale con i muri, si oltrepassano e si cade nel vuoto con il rischio di non trovare una piattaforma d’atterraggio precipitando fine a fine corsa. Perdere una vita in questo frangente decreta la fine della partita in quanto il nostro ‘Super Joe’, che rientra paracadutandosi, non troverà piattaforme e morirà ogni volta. Il limite di tempo dipende dal grado di difficoltà e su Normal è troppo risicato; non possiamo perdere tempo su nulla. Scaduto questo limite ricominceremo dall’inizio! I nemici alle volte sparano… bene, il loro colpo è ineluttabile. Non è possibile schivarlo abbassandosi e in alcuni cunicoli dei livelli più avanzati vi sono avversari posizionati ad arte per farci perdere una vita, in quanto fanno fuoco appena entrano nella videata di gioco. A completare questo lavoro a tinte fosche ci si mette anche il comparto audio dove abbiamo un unico brano per tutto i livelli, estratto dal primo quadro arcade, che sembra usare due soli canali, davvero mediocre. Alla fine, anche a volerci giocare, diventa tedioso; un giocatore anche smaliziato abbandonerà senza pensarci poi tanto. Non invidio chi l’ha acquistato originale, trappola per l’ignaro acquirente. Sul box sono presenti, furbescamente, le foto di gioco dalla versione PC IBM, brutto uguale, ma graficamente migliore.
tanino79 16/04/2024 ore 23:38
La storia del ritrovamento di questo gioco mi ha spinto a provarlo. Confesso che, dopo i primi momenti di frustrazione, causati da alcune dinamiche di gioco (esempio l'atterraggio), ho dovuto usufruire dell'ottima guida di ready 64 per poter andare avanti. Il gioco in se mi è sembrato assolutamente ben pensato per essere un progetto amatoriale, ma d'altronde il gameplay si ispira ad un famoso gdr da tavolo (VII Legio). La guida e le sezioni di training sono comunque ben fatti e permettono un'ottima comprensione delle regole. Anche la programmazione è di discreto livello (non si riscontra nessun bug particolare) e garantisce uno scorrere fluido delle varie fasi. L'atmosfera spaziale è ben ricreata dalla descrizione delle varie fasi del gioco. I punti negativi sono invece il sonoro particolarmente insignificante e scialbo, la ripetitività, alla lunga, delle attività da completare (paradossalmente, e come evidenziato da phobos, il gioco diventa sempre più facile col progredire dei livelli) e, di conseguenza la durata di un'oretta scarsa nel momento in cui si capisce cosa fare. Tutto sommato consiglio di provarlo. L'esperienza capsula del tempo è assicurata e giocarlo vi lascerà un bel retrogusto e dei simpatici ricordi
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